Festival 2 Mondi: Sokhiev, il Benigni della sinfonia, incanta piazza Duomo. Le cene di gala, i fuochi e le fiamme - Nuove Foto e Video, guarda chi c'era - Tuttoggi.info

Festival 2 Mondi: Sokhiev, il Benigni della sinfonia, incanta piazza Duomo. Le cene di gala, i fuochi e le fiamme – Nuove Foto e Video, guarda chi c'era

Redazione

Festival 2 Mondi: Sokhiev, il Benigni della sinfonia, incanta piazza Duomo. Le cene di gala, i fuochi e le fiamme – Nuove Foto e Video, guarda chi c'era

Lun, 16/07/2012 - 18:36

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Sara Cipriani
Il Festival torna al classico e regala un momento magico con lo straordinario concerto in piazza che ieri sera ha chiuso la 55ma edizione del 2 Mondi. Erano anni che non si assisteva ad un evento del genere, per la qualità dell’orchestra (la Nazionale di Tolosa), per il suo straordinario direttore Tugan Sokhiev interprete magistrale delle musiche di due autori come Borodin e Cajkovskij. Ieri fra il pubblico c’era chi si è commosso fino alle lacrime sulle melodie delle Danze Polovisiane, la seconda sinfonia del celebre scienziato-musicista russo scritta sulla storia della cattura del principe Igor e dell’esercito russo per mano delle truppe dei tartari. La grazia melodica della prima danza (che il kan fa eseguire per rallegrare l’illustre prigioniero) è di una grazia melodica da togliere il fiato catturando l’attenzione del pubblico che viene via via trascinato nel ritmo sempre più pulsante della danza dei tartari (allegro vivo) per concludersi con un vortico “presto” in 6/8vi che rappresenta la festa dell’accampamento. Il Tema d’amore del Romeo e Giulietta accompagna la platea in una delle più celebri arie di Čajkovskij, quella del primo incontro fra i due innamorati. Poi la sinfonia n. 5, quella che celebra l’essenza musicale del compositore russo.
Il Concerto in piazza ha fatto scoprire al pubblico del Festival un genio qual è Sokhiev sempre più alla ribalta dei palchi di tutto il mondo nonostante la sua giovane età (35 anni). Chi segue il concerto con gli occhi puntati sul direttore resta catturato dalle sue acrobazie che ne fanno quasi un folletto con la bacchetta. Lo sguardo del volto – ora sorridente, ora pensieroso, ora malinconico – sembrano dare la parola alle musiche di Borodin e Čajkovskij, le mani accarezzare ogni strumento dell’orchestra francese. Sembra quasi ricordare le evoluzioni fisiche cui ci ha abituati Roberto Benigni. Ecco, Sokhiev ricorda quasi un ‘piccolo diavolo’. Capace, dopo il bis, di trascinare i 3mila di piazza Duomo anche nella travolgente musica della Carmen in omaggio alla stessa orchestra francese, straordinaria in ogni sezione, a cominciare da quella degli archi fino ai timpani.
I vip – tant ele autorità presenti a Spoleto per la chiusura della kermesse menottiana. A cominciare dal vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella, il vice miistro al lavoro Michel Martone, il sottosegretario agli esteri Staffan de Mistura, il segretario generale del Quirinale Donato Marra, una nutrita partecipazione di delegazioni diplomatiche di almeno 3 continenti, i parlamentari Anna Finocchiaro capogruppo Pd al senato e Pietro Laffranco vice capogruppo Pdl alla Camera. Fra le autorità umbre la presidente della regione Catiuscia Marini, il presidente della provincia di Perugia Guasticchi, il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti e molti parlamentari umbri tra cui Benedetti Valentini, Giampiero Bocci, Luciano Rossi, Ada Spadoni Urbani e Amato Berardi.
Le cene – quella ufficiale, ospitando il Festival, è stata la cena di gala organizzata dalla Cassa di Risparmio di Spoleto nella suggestiva Rocca Albornoziana e affidata alle sapienti mani dello chef Andrea Scotacci del ristorante Apollinare. Dopo l’aperitivo nel Cortile delle Armi i 300 ospiti hanno raggiunto l’enorme gazebo di tessuto bianco candido dove sono stati offerti dei frascarelli con pomodoro, pesto e cialda di parmigiano, quaglia disossata farcita con fois gras e un enorme buffet di dolci della tradizione italiana. E’ qui che hanno fatto capolino le autorità invitate dal Festival a cominciare dal viceministro Martone. A fare gli onori di casa è stato il d.g. Carispo Alunni e il presidente della Fondazione Pompili. In piazza Duomo, nel giardino di palazzo Bufalni, lo chef Alessandro Massarini (Il Pentagramma) ha servito invece la cena per i 150 ospiti della Meccanotecnica del presidente Alberto Pacifici che vantava fra gli altri ospiti gli ambasciatori di Brasile, Cina, India e Svezia, Paesi dove l’azienda di Campello sul Clitunno ha dei propri stabilimenti. Alla terrazza del convitto Inpdap, per circa 500 persone, la tradizionale cena della Scs e Bps dove a fare gli onori di casa era il presidente Giovannino Antonini. Sulla terrazza dell’Hotel Gattapone si è tenuto l’incontro conviviale offerto dal presidente del consiglio regionale Eros Brega ad una cinquantina gli ospiti. Ancor più blindata la cena preparata dagli chef Giovanna Tomassoni e Marco Saveri del ristorante San Lorenzo offerta dalla società Costadoro ad una quarantina di invitati.
Fuochi e fiamme – allo scoccare della mezzanotte è cominciato il tradizionale spettacolo pirotecnico offerto dalla Confcommercio Spoleto. Per una quarantina di minuti la vallata spoletina al di qua del Ponte delle torri è stata illuminata dalle luci e dai colori dei fuochi d’artificio che hanno regalato un altro momento indimenticabile di questa edizione. A creare qualche problema alle squadre di soccorso che presidiavano la zona sono stati un paio di focolai divampati intorno all’area, specie quello che si è sviluppato alle spalle della Chiesa di San Pietro. C’è voluto anche l’intervento di una squadra di pompieri rimasta a presidiare la centrale ma nel giro di un’ora le fiamme sono state spente e la zona bonificata.
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