Elezioni a Trevi, possibile corsa a quattro per la fascia tricolore | Ecco i nomi - Tuttoggi.info

Elezioni a Trevi, possibile corsa a quattro per la fascia tricolore | Ecco i nomi

Claudio Bianchini

Elezioni a Trevi, possibile corsa a quattro per la fascia tricolore | Ecco i nomi

Il centrosinistra ripresenta l'uscente Sperandio, i grillini punterebbero su di una donna, nome di spessore per il centrodestra | Incognita CasaPound
Mer, 11/04/2018 - 17:51

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Chi indosserà la fascia tricolore della Capitale dell’Olio in Umbria? Anche Trevi nella tornata del prossimo 10 giugno, sarà chiamata alle urne per rinnovare l’amministrazione comunale, ed anche in questo caso, la riconferma del centrosinistra non è più scontata come nel passato. La recente storia trevana, tra l’altro, insegna che i ribaltoni non sono affatto impossibili.

Basta tornare al 17 maggio del 2011 quando l’attuale primo cittadino, Bernardino Sperandio ottenne 2.328 voti rispetto ai 2.314 dello sfidante del centrodestra Luigi Andreani. Appena 14 voti di differenza ma il nodo del contendere furono 35 schede elettorali rilasciate a cittadini di nazionalità romena che avevano presentato la domanda in ritardo. Vero anche che Sel si presentò in corsa solitaria, ma quelle schede furono determinanti ed il Tar dell’Umbria decretò lo scioglimento anticipato dell’amministrazione trevana.

Altro giro, altra corsa, dopo due anni, il 27 maggio del 2013 per l’esattezza, i cittadini di Trevi furono richiamati alle urne. Tornò in sella proprio Bernardino Sperandio con il 54,86% dei voti pari a 2459 preferenze, sostenuto da una lista civica di centrosinistra ‘Noi x Trevi’. La lista civica di centrodestra ‘Fare per Trevi’ ottenne 1173 voti fermandosi al 26,17% con Maria Zappelli Cardarelli. Fanalino di coda, il terzo incomodo Simone Edy Augusto Moretti con 850 voti pari al 18,96% dei consensi.

La fotografia attuale, quella cioè uscita dalle recenti elezioni politiche nazionali dello scorso 4 marzo ha ridisegnato la situazione. A Trevi infatti, la coalizione di centrodestra ha ottenuto clamorosamente il 36,91% dei consensi assegnando il primato assoluto al giovane deputato Riccardo Augusto Marchetti della Lega Nord. Secondo posto per i grillini, con il 28,84% assegnato al candidato alla Camera dei Deputati, Di Manici. Relegato al terzo posto l’attuale Sottosegretario agli Interni, on. Giampiero Bocci, fiore all’occhiello del Patito Democratico dell’Umbria, che nella capitale umbra dell’olio si è dovuto accontentare di un modesto 24,69% uno dei risultati più magri del comprensorio folignate.

Ora, è vero che un conto sono le politiche ed altra cosa sono le amministrative. Ma certo è che il segnale è chiaro: tutto può succedere e nulla è più scontato come qualche tempo fa. L’obiettivo per il PD è quello di mantenere Trevi, considerando che si voterà anche nella vicina Spoleto, e anche nella città del Festival le prospettive per il centrosinistra non sono esaltanti. Mantenere Trevi è di strategica importanza anche e soprattutto per il suo ruolo baricentrico tra Foligno e Spoleto. L’incarico spetterà al sindaco uscente Bernardino Sperandio, che dovrebbe godere del sostegno dell’intero centrosinistra compresa la componente, ormai marginale, di Liberi e Uguali. Nel corso della legislatura se n’è andato Gianluca Tribolati, assessore al Bilancio rappresentante del Psi ed è entrata in giunta Dalila Stemperini dell’Udc mentre la vicesindaco Stefania Moccoli venne sostituita come braccio destro di Sperandio dall’assessore Paolo Pallucchi. A parte questo rimpasto, la vita amministrativa non ha fatto registrare grandi sconvolgimenti.

Il centrodestra sarebbe pronto a candidare il ternano Franco Todini, già candidato sindaco di Terni con la lista civica ‘Il Cammello’ ed attuale consigliere comunale di minoranza della città dell’acciaio. Il nome è autorevole, si tratta infatti dell’ex Segretario Generale della Regione Umbria, che da anni vive in città con la compagna, nella frazione di Santa Maria in Valle.

Per i grillini circola ormai da tempo il nome di Antonella Meniconi, indiscrezione che trova conferme anche da fonti istituzionali. Si tratta di una nota avvocatessa con studio a Trevi ed è considerata particolarmente ‘temibile’ visto anche il risultato ottenuto dal Movimento Cinque Stelle alle politiche.

La corsa a tre potrebbe però incappare in un ‘quarto incomodo’.  Secondo i bene informati infatti, anche CasaPound potrebbe presentare un proprio candidato sindaco, forte degli oltre cento voti andati a Saverio Andreani alle elezioni per la Camera dei Deputati, che ha portato l’estrema destra a superare il 2% esattamente il 2,26% con 106 preferenze.

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