Le elezioni per il nuovo segretario provinciale di Perugia del piddì registrano ancora sgambetti e colpi bassi a Spoleto, la piazza che più di tutte, a dispetto dei sondaggi nazionali, ha fatto registrare un boom di nuovi iscritti. Conseguenza della “faida” in corso tra le due correnti che si sono venute a creare e che fanno sostanzialmente capo da una parte al trio consiliare Rossi (segretario provinciale uscente), Martellini e Zampa che si riconoscono nel segretario Montini; dall’altra a Lisci, Erbaioli e Capitani che sostengono la candidatura di Matteo Cardini a segretario comunale.
Se qualcuno pensava che i veleni sarebbero cessati con l’avvio delle elezioni, si è sbagliato di grosso. Anche quelle per il provinciale, infatti, sono state motivo di litigio, più probabilmente un modo per intorbidire le già melmose acque.
Whatsapp day – ieri la votazione per i circoli di Spoleto centro e Passo Parenzi, tenutesi nella sede del primo. L’appuntamento era fissato per le 15. Tutto sembrava filare liscio quando la Commissione provinciale presieduta dal folignate Manini ha fatto sapere che il congresso non si sarebbe dovuto tenere perché non tutti gli iscritti avevano ricevuto la convocazione. Colpa di Poste italiane? Un ritardo nella convocazione? La notizia è sembrata da subito un po’ farlocca.
Perché le segreterie dei due circoli (Rosanna Mazzoni e Letizia Pesci), sostenute dal tesoriere Giorgio Dionisi, già il giorno prima, per evitare ogni possibile reclamo e poter dar corso alle elezioni , avevano inviato ai 299 iscritti un messaggio via whatsapp per ricordare l’appuntamento.
Una soluzione al passo con i tempi, visto che la app fornisce sia la notifica di ricezione e, crepi l’avarizia, anche quella di lettura.
Nella sede spoletina però si sono presentati sia il segretario uscente Montini, sia un suo fedelissimo dirigente di partito che hanno protestato e minacciato di chiedere l’annullamento delle elezioni . Intorno alle 16, tutti d’accordo, inclusi i due sfidanti allo scranno provinciale, Leonardo Miccioni (sostenuto dalla terna Bocci-Leonelli-Marini) e Luca Barilari (in quota all’onorevole Anna Ascani) che sono così passati a illustrare il proprio programma, si è deciso di dar vita al Congresso.
Un colpo di scena c’è stato quando Miccioni ha dichiarato di rinunciare ai delegati espressi dai due Circoli, visto come è spaccato il partito. Una dichiarazione che si è tramutata in autogol nelle urne.
Alle 20 lo spoglio ha infatti registrato 57 voti per Barilari, 36 per Miccioni. Per gli amanti dei numeri hanno votato 44 iscritti dei 118 di Passo Parenzi (22 Barilari, 20 Miccioni) e 51 dei 181 di Spoleto centro (35 Barilari, 16 Miccioni). Tra i votanti, come da copione, i consiglieri Stefano Lisci e Carla Erbaioli. Non pervenuti i voti di Dante Andrea Rossi, Laura Zampa e Paolo Martellini.
Elezioni Pd, la convocazione del segretario Passeri per il Circolo San Venanzo
Proteste per San Venanzo – clamorosa la decisione del circolo di San Venanzo il cui segretario, Francesco Passeri, ha deciso di non aprire i locali e non dar così luogo alle elezioni provinciali. Una decisione che ha fatto aumentare le temperature. Almeno due iscritti, infatti, si sono presentati al circolo di Spoleto centro chiedendo di poter votare. Ma la Commissione non ha potuto accogliere la loro richiesta. Uno di loro ha così depositato sia la convocazione a firma di Passeri (a dimostrazione che Poste italiane non è stata poi tanto ritardataria), sia una lettera di protesta.
Voto in Alta Marroggia – oggi pomeriggio l’appuntamento è previsto nel Circolo dell’Alta Marroggia. Il consigliere Capitani ha già assicurato la propria presenza. In serata si conoscerà l’esito delle elezioni e il dato finale di “Spoleto la litigiosa”.
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(Modificato alle ore 14.15)