Sarà pronta ad aprile la nuova scuola materna di Eggi, la struttura completamente antisismica di circa 200 metri quadrati che ospiterà i bambini sfollati dopo le scosse di terremoto di ottobre 2016. Nella frazione, la più colpita nel territorio comunale di Spoleto dalla recente sequenza sismica, lunedì pomeriggio è stato aperto ufficialmente il cantiere, con una simbolica cerimonia di posa della prima pietra. In realtà a “posare” alcuni mattoni sono stati gli stessi piccoli alunni, che da oltre un anno sono ospitati nei locali parrocchiali di San Giacomo.
La scuola sarà realizzata grazie all’impegno della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus, che ha coinvolto numerosi sponsor nel progetto, e ad un cofinanziamento da parte del Comune di Spoleto per le opere di urbanizzazione (per un ammontare di 120mila euro). A chiedere con forza che la Fondazione Rava – già attiva in Valnerina (clicca qui per leggere tutti gli articoli) per realizzare le scuole semi-permanenti di Norcia e Cascia – potesse intervenire anche a Spoleto era stato il sindaco Fabrizio Cardarelli. Ed a lui è andato il pensiero commosso di tutti durante la cerimonia, a cui ha preso parte anche sua moglie Emanuela.
A raccontare i primi contatti avuti tra la Fondazione Francesca Rava ed il compianto primo cittadino è stata la vice presidente Maria Chiara Roti, che ha ricordato anche l’impegno dell’associazione per il territorio colpito dal terremoto e che ha voluto accanto a sé la signora Emanuela. “Oggi siamo qui per i bambini di Eggi e di tutta Spoleto e siamo qui anche in sua memoria, perché l’impegno che abbiamo preso con il sindaco è un impegno che vogliamo portare avanti”.
“Oggi – ha detto il vice sindaco Maria Elena Bececco – è una giornata meravigliosa, che ci dà un grande segnale di speranza. Qui a Eggi ripartiamo, dai più piccoli, dalla loro scuola. Questo è stato possibile grazie alla Fondazione Rava, ma grazie anche alla volontà di un grande uomo, il nostro sindaco Fabrizio Cardarelli, che ora non c’è più ma che tanto ha voluto e cercato questa scuola fino ad ottenerla. Per noi è un gran dolore che oggi lui non sia qui”.
A rappresentare la Regione Umbria c’era l’assessore Luca Barberini: “La Regione non poteva non essere presente qui oggi, è una bella prospettiva per questa comunità profondamente colpita dal terremoto“. Barberini ha ricordato i risultati tangibili nati dalla collaborazione con la Fondazione Rava. “Dobbiamo essere convinti del fatto che il lavoro di squadra è quello che paga. Mi fa piacere che in questo modo ricordiamo Fabrizio – ha concluso – penso che da lassù non potrà che apprezzare questo risultato”.
Emozionata la dirigente scolastica Norma Proietti, che ha ricordato come la presenza della scuola ad Eggi è importante non solo per gli alunni ma anche come presidio per la comunità e punto di aggregazione sociale e che quindi per questo ha voluto ringraziare la Fondazione Rava per la sua sensibilità. “Per tutti noi è importantissimo rientrare ad Eggi il prima possibile, questo momento segna l’inizio di un percorso ormai definito“.
Il progetto della materna di Eggi
A sostenere il progetto della scuola di Eggi sono alcuni sponsor, rappresentati durante la cerimonia: la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese con il Vice Presidente Francesco Giacobbi, che ha contribuito insieme a Fondazione Mediolanum Onlus, il Gruppo Eco Eridania con Diego Zarneri, insieme ai rappresentanti di Fondazione Milan (presente con Consiglia Iovino), Amway Italia e Q8.
I nuovi moduli antisismici accoglieranno un ufficio segreteria, due classi (ognuna di 41 mq con bagni interni), una zona ricreativa comune (di 64 mq), uno spogliatoio, una cucinetta e vari servizi. I primi lavori avviati lunedì riguarderanno lo scavo, la preparazione delle superfici e dei necessari allacci cui seguiranno le operazioni di montaggio in loco dei moduli. La durata degli interventi, condizioni meteo permettendo, è stimata in cinque settimane per le opere di fondazione e di 65 giorni per la realizzazione dell’edificio. Che quindi dovrebbe essere inaugurato ad aprile.
Il valore dei beni che saranno donati al Comune di Spoleto è stimato in 260mila euro. A questi vanno aggiunti altri 120mila euro di lavori, necessari per le opere di urbanizzazione e di allaccio e per l’utilizzo di specifiche competenze tecniche richieste, i cui costi saranno sostenuti dal Comune.
Ad occuparsi dei lavori sarà l’impresa Campana costruzioni srl, il progettista è l’ingegner Lorenzo Pesci del Comune di Spoleto, mentre direttore dei lavori l’ingegner Luca Berardi. Coordinatore per la progettazione il geometra Fabio Perini, responsabile dei lavori il geometra Paolo Orazi, mentre calcolatore statico è l’ingegner Elio Mattioli.
La Fondazione Francesca Rava, che aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo, ha già consegnato 6 scuole alle comunità colpite dal terremoto del 2016, 1 ad Arquata del Tronto, 3 a Norcia e 2 a Cascia, a meno di un anno dalle prime scosse, grazie al lavoro con le Istituzioni, come la Protezione Civile e le amministrazioni pubbliche locali e con il sostegno di molti donatori privati e aziende.
Le scuole da ricostruire
Ad Eggi era presente anche l’architetto Alfiero Moretti, direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione dell’Umbria, a cui abbiamo chiesto il punto della situazione sul piano di ricostruzione per le scuole che a Spoleto riguardano vari plessi. In primis il polo scolastico di San Paolo che sarà pronto presumibilmente tra un anno.
Oltre alle questioni tecniche che hanno riguardato i vincoli idrogeologici dell’area di via Valadier, ci sono stati infatti dei ritardi di tipo burocratico inerenti ai rapporti tra Invitalia e il commissario straordinario per la ricostruzione. “Invitalia il 23 febbraio – ha annunciato Moretti – concluderà la progettazione definitiva, poi si andrà in gara”. Questa parte di progetto, infatti, era in carico proprio all’agenzia nazionale che ora finalmente ha quasi concluso il suo operato. Dalla gara dovrebbero passare un paio di mesi per l’inizio dei lavori, quindi tra maggio e giugno il cantiere dovrebbe essere aperto. Ma la conclusione, secondo il dirigente regionale, dovrebbe avvenire tra gennaio e febbraio 2019.
Leggermente migliore la situazione delle altre scuole umbre inserite nel primo piano di ricostruzione delle scuole, vale a dire le medie Carducci di Foligno e Carducci – Purgotti di Perugia e l’elementare di Bastardo di Giano dell’Umbria. Per le prime due le gare sono state effettuate, mentre l’ultimo intervento deve essere ancora appaltato, anche se in due casi su tre non c’è stato ancora l’ok della conferenza permanente. Per tutti e tre gli interventi si stima un completamento per settembre 2018.
Per quanto riguarda invece il primo piano di opere pubbliche (e quindi il secondo per le scuole), a Spoleto oltre alla palestra dell’ex istituto magistrale è interessata proprio la sede attualmente inagibile della materna di Eggi, che comunque dovrà essere ricostruita (con la struttura donata dalla Fondazione Rava che una volta assolto il suo compito rimarrà a disposizione del territorio). In questo caso la Regione (che ora è anche centrale unica di committenza) ha avviato le procedure di gara per l’assegnazione dell’incarico per la progettazione. “Il nostro impegno – ha sottolineato Moretti – è di appaltarle entro la fine dell’anno”. Difficile però capire i tempi che ci vorranno. Mentre per quanto riguarda il terzo piano delle scuole (contenuto nel secondo piano di opere pubbliche del commissario straordinario per la ricostruzione), l’atto approvato nei giorni scorsi a Pieve Torina è ora al vaglio della Corte dei conti. Una volta che l’ordinanza commissariale sarà pubblicata la Regione Umbria si attiverà per avviare il percorso di progettazioni e gare.