Lettera aperta di Ance Umbria, Cna Umbria, Confartigianato Umbria, Aniem Confapi Umbria e Arucpl Umbria al Presidente della Giunta Regionale dellUmbria Maria Rita Lorenzetti.
“Gentile Presidente,
da oltre un anno e in più occasioni le nostre Associazioni hanno evidenziato lestrema difficoltà in cui si trovano le imprese che operano nel settore delle costruzioni a reperire siti nei quali poter collocare terre e rocce derivanti da scavi, sbancamenti e, più in generale, da movimenti terra. Ciò, sia nel caso in cui tali materiali vengano gestiti e trattati come rifiuti, sia nel caso in cui, invece, vengano considerati comesottoprodotti.Come Le è certamente noto la situazione, già da molto tempo insostenibile, si è fatta ancor più grave con lentrata in vigore, nel febbraio dello scorso anno, del Decreto Legislativo 4/08 che ha apportato importanti innovazioni proprio in merito al trattamento delle terre e rocce da scavo. Con tale norma, infatti, si è disposto, tra laltro, che per tutti gli interventi che comportano la produzione di tali materiali, prima del rilascio dei necessari titoli abilitativi, debba essere indicato dal richiedente il sito in cui gli stessi verranno collocati.Da tale disposizione deriva quindi che la mancanza di siti idonei non consente di ottenere la necessaria autorizzazione, a meno che, ovviamente, si decida di trattare il materiale in questione come rifiuto con le relative conseguenze e, peraltro, con eguali difficoltà in ordine al reperimento di discariche idonee.A ciò si aggiunga, per di più, che siti individuati, seppur a fatica, al tempo della richiesta potrebbero non essere più disponibili al momento delleffettivo conferimento, visti i tempi delle procedure amministrative legate al rilascio dei titoli abilitativi.Come già evidenziato la gravità della questione e lesigenza di trovare urgenti soluzioni è stata già da tempo portata allattenzione di diversi soggetti istituzionali.In particolare, nel mese di giugno dello scorso anno, è stata inviata una nota a tutti i sindaci della provincia di Perugia chiedendo un confronto sulle possibili soluzioni da individuare nei diversi territori e successivamente è stato investito della problematica anche il Tavolo delle costruzioni, costituito dallAmministrazione regionale da Lei presieduta. Purtroppo, ad oggi, nessuna delle predette iniziative ha portato esito alcuno mentre, nel frattempo, la situazione sul fronte del reperimento dei siti, si è fatta e si sta facendo sempre più allarmante tanto da rischiare, a breve, il blocco di tutte quelle attività edilizie che richiedono scavi e sbancamenti.A fronte di ciò le imprese del settore, oramai esasperate, hanno deciso di organizzare, per il prossimo 25 maggio, una manifestazione di protesta contro limmobilismo dimostrato dalle diverse amministrazioni.E nostra intenzione occupare simbolicamente con gli automezzi e le macchine operatrici delle nostre imprese, il centro delle città più importanti della nostra Regione.Posto quanto sopra siamo a richiederLe urgentemente, e comunque prima di tale data, un incontro al fine di individuare insieme, per quanto ovviamente di Sua competenza, una soluzione alla grave situazione che si è venuta a creare in un momento, peraltro, già di forte crisi per il settore.”
ANCE UMBRIA
CNA UMBRIA
CONFARTIGIANATO UMBRIA
ANIEM CONFAPI UMBRIA
ARUCPL UMBRIA