Tra dipinti e disegni, sono una ventina le opere dell’artista perugino Umberto Gualaccini donate dagli eredi all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”. Un gesto che la signora Anna Maria Gualaccini Spadolini si è impegnata a predisporre con un legato testamentario mediante il quale verranno assegnate all’antica Istituzione le opere già selezionate, e che è stato sugellato da una calorosa presentazione che si è tenuta stamattina nell’aula dell’“Ercole Farnese”. Dopo i saluti del presidente e del direttore dell’Accademia, rispettivamente Mario Rampini e Emidio De Albentiis, ad introdurre i lavori è stato il Conservatore dei beni, Giovanni Manuali, grato di poter aggiungere al patrimonio dell’Accademia altre opere di artisti perugini che si formarono nella nostra Istituzione: un gesto spontaneo che arricchisce la conoscenza, assieme al vasto repertorio di opere presente in famiglia, di un abilissimo artista e disegnatore, non molto ricordato e citato.
Umberto Gualaccini nasce a Perugia nel 1863. Giovanissimo si iscrive all’Accademia, che frequenta nel decennio 1875-1885 sotto la guida di Silvestro Valeri e Francesco Moretti, distinguendosi sin dagli esordi con la vincita del primo premio nella classe di ornato e in quella di architettura.
L’importante legato testamentario offre l’occasione di riportare alla conoscenza del pubblico e all’attenzione della critica l’interessante profilo di un artista perugino che, nonostante il successo riscosso in vita, è sinora stato scarsamente oggetto di organici ed esaustivi approfondimenti di carattere storico-artistico. È stata così assegnata ad Irene Panfili, storica dell’arte, una borsa di studio messa a disposizione dal Lions Club Perugia Centenario (presente il presidente Ezio Vescovi), per redigere uno studio approfondito e mirato sulla figura dell’artista.
“Già nel testamento, mio zio, che era nipote di Umberto Gualaccini – ha spiegato Riccardo Spadolini – aveva espresso la volontà di fare una donazione all’Accademia di una quota rappresentativa dei quadri del nonno, per onorare la sua memoria. Ora, grazie alla borsa di studio messa a disposizione dal Club, intitolata a Corrado Costantini, socio fondatore dello stesso Club, venuto a mancare lo scorso anno, persona sempre amante dell’arte e della cultura, sarà portata avanti una ricerca storica sull’artista, alla quale si auspica faccia seguito una pubblicazione”. Uno studio, il cui “obiettivo primario – ha sottolineato Irene Panfili – è quello di ricostruire con maggior accuratezza il percorso formativo e professionale di Umberto Gualaccini alla luce delle fonti documentarie conservate negli archivi accademici e di famiglia, in modo da inquadrare coerentemente l’ampio catalogo a sua firma a oggi noto. Si andranno quindi a evidenziare le specificità della produzione gualacciniana nel contesto perugino compreso fra la fin de siécle e le due Guerre, così che la Città possa aggiungere un nuovo tassello al quadro conoscitivo della propria identità artistica e incrementare conseguentemente la consapevolezza della propria dignità storica”.