Seduta fiume questo pomeriggio al Consiglio Comunale dove non sono mancati momenti di autentico imbarazzo. A gestire la difficile situazione ancora una volta il Presidente Vanni Castellana, che ha invitato alcuni esponenti della Giunta a non ritardare le risposte alle interrogazioni e mozioni presentate dai membri del consiglio comunale.
Nasce il Pd… – i lavori si sono aperti con l’annuncio (finalmente) del neocostituito Pd. Dalle 16 di oggi dunque Franco di Marco è il nuovo coordinatore del piddì, affiancato nell’opera dal vice Amedeo Marcelli. Fra i due per la verità non è proprio rose e fiori dal momento che Marcelli, forse perchè ormai abituato da troppi anni a governare tutto un partito (quello dei Ds) non sembra voler accettare l’idea di concordare e tenere una linea unica. Motivo dell’ultimo scontro l’uscita pubblica dell’ex capogruppo della quercia di voler appoggiare Giancarlo Cintioli per la candidatura a sindaco.
ma la Margerita continua a vivere… – subito dopo Castellana ha annunciato che Carlo Calandri, che non ha aderito al gruppo del Pd, è da oggi il nuovo capogruppo della Margherita. Il partito dunque, almeno a Spoleto, non è morto affatto. Resta da capire cosa deciderà da qui alel prossime elezioni il consigliere più ribelle della maggioranza. Chenei prossimi giorni, dopo un confronti con i suoi elettori, deciderà se aderire all’Idv che lo sta corteggiando o dare vita ad una lista civca. Che avrebbe l’appoggio di anche di alcuni imprenditori locali.
Italmatch – sulla vicenda della azienda chimica sita a ridosso del centro storio, che nei giorni scorsi aveva dato alle stampe un documento per gli 80 anni di vita, è tornato nuovamente il capogruppo di Casa Rossa, Aurelio Fabiani. Quest’ultimo ha rinnovato l’invito alla Giunta di voler chiarire la situazione della industria sotto ogni profilo, a comincare da quello dei rischi legati dall’attività di lavorazione e stoccaggio di materiali chimici. Preoccupazioni bipartisan, dal momento che Fabiani ha ricevuto il sostegno anche del consigliere anneista Carlo Petrini che ha criticato l’assessore competente che “dimostra un certo assenteismo nel rispondere alle richieste legittime del consiglio comunale”.
Scandalo sulla Ssit? – ma a creare non poco imbarazzo fra i consiglieri di maggioranza e gli stessi dirigenti del comune, è stato il capogruppo della Cdl Gianluca Speranza e il collega di an Gianmarco Profili quando, prendendo la parola, sono tornati sulla vicenda che riguardava una ex impiegata della SSIT e la stessa società di trasporto pubblico. I due rappresentanti della opposizione, all’inizio dell’estate, avevano chiesto alla Giunta di sapere se rispondeva a vero la notizia di una azione legale per mobbing avviata dalla dipendente nei confronti della SpA. Una mancata risposta che ha allarmato il segretario generale Paolo Ricciarelli che si è affannato a ricercare le carte. Ma il duo Profili-Speranza avrebbero sciolto ogni dubbio (il condizionale è d’obbligo) sventolando in aula una copia della transazione che sarebbe costata ala Spoletina Trasporti ben 160mila euro. Nel documento, fotografato da TO® durante l’intervento in aula, si legge che la signora aveva avviato una azione per “esser rimasta vittima di una pesante azione di mobbing che l’aveva costretta a rassegnare le proprie dimissioni”. L’azienda, rappresentata in giudizio dal consigliere della Ssit Onelio Gasperini, aveva respinto ogni addebito. Trovando però alla fine un accordo con la dipendente “che non ne aveva fatto richiesta” (si legge testualmente) per la liquidazione della indennità di anticipata risoluzione del rapporto di lavoro. Per i due consiglieri ce n’è abbastanza per avanzare il sospetto che la liquidazione di quella indennità altro non sia che il pagamento dei danni subiti per l’azione di mobbing. Anche se le due parti hanno sottoscritto di non procedere alla transazione per per questa ipotesi risarcitoria. Profili e Speranza hanno così chiesto al Sindaco di fare piena luce sulla vicenda (che sarebbe comunque già approdata alla procura del Tribunale e a quella della Corte dei Conti) per una uscita di danaro pubblico che, in caso di mobbing, sarebbe dovuto gravare sulla responsabilità degli eventuali autori del mobbing.
Alleori e il richiamo alle banche – i consiglieri di maggioranza, durante la seduta, hanno presentato un interessante ordine del giorno, primo firmatario Enzo Alleori (Sdi), affinchè vengano “sensibilizzate banche e confidi che operano all’interno del tessuto economica, per evitare di appesantire speculazioni nei rapporti commerciali con le aziende, tendendo a limitare attività di finanziamento per le esigenze gestionali e continuando a sostenere gli investimenti, sopratuto laddove riguardano l’innovazione tecnologica”. In particolare “è assolutamente indispensabile abbassare i tassi applicati su varie forme di anticipazione sui prestiti a breve termine e non limitare, a fronte della temporanea difficoltà dell’azienda, la conessione di finanziamenti indispensabili per proseguire un’attività imprenditoriale che avrebbe una reale propsettiva di mercato. E dunque ricorrere soltanto in situazioni soggettivamente motivate a revoche e richieste di rientro”. Per questo il Consiglio Comunale “ritiene opportuno sollecitare l’amministrazione comunale ad adottare strumenti utili per monitorare e garantire il corretto comportamento delle aziende di credito nei confronti delle imprese”
(C.C.)
