Denunce per affissione abusiva di manifesti elettorali agli esponenti politici, non c’è due senza tre e il caso continua anche fuori dai confini comunali. Prima è toccato a Bacchetta e Lignani Marchesani, ora è la volta di Luciana Veschi, consigliera comunale di San Giustino e candidata alle scorse elezioni regionali.
Dopo le modalitàdi azione non proprio ortodosse con le quali la Polizia locale ha comunicato il “deferimento” ai due politici tifernati – raggiunti nelle rispettive case dai vigili urbani – nei giorni scorsi le richieste di informazioni del Corpo di Città di Castello sono proseguite anche nel territorio di San Giustino.
Tramite delega al Comune confinante è stato infatti notificato un mandato a comparire, come detto, a Luciana Veschi, sempre per la questione dei manifesti abusivi a Città di Castello. Lignani, che ha riportato la vicenda nuovamente in Consiglio comunale, ha aggiunto: “E’ una cosa inammissibile e chiedo per questo agli organi politici superiori gerarchici di prendere dovuti provvedimenti. Gli esponenti politici non sono certo al di sopra delle leggi ma queste devono essere uguali per tutti: non è pensabile che per il politico una legge sia più penalizzante rispetto agli altri”.
“Ribadisco, infatti – ha spiegato l’esponente della minoranza – che una procedura siffatta è errata, perché se si vuole perseguire l’affissione abusiva dei manifesti si scatta una foto e si manda alla Prefettura, che ha competenza per erogare sanzioni nelle forme previste dalla legge”.
Lignani, come richiesto nella precedente seduta, ha poi fatto presente di non aver ancora ricevuto la lettera di scuse dall’amministrazione comunale: “Se questa lettera non arriva relazionerò, perché ho contezza fotografica sulle affissioni abusive avvenute durante la campagna elettorale, sulle quali la Polizia Locale aveva il compito di intervenire per deaffiggere, come recita la legge, e irrogare le dovute sanzioni. La mia relazione dirà che il Corpo non ha agito come doveva, perché non hanno deaffisso numerosi manifesti abusivi”.
Anche stavolta a rispondere è stato il sindaco Luca Secondi, che ha annunciato come l’amministrazione di Città di Castello interpellerà il prefetto di Perugia “per fare chiarezza sulla correttezza dell’iter procedurale seguito dalla Polizia Locale in merito alla denuncia per affissione abusiva. Il segretario generale del Comune ha inviato una richiesta di illustrazione della procedura attuata al comandante della Polizia Locale, il quale sta producendo le sue spiegazioni. Ritengo comunque opportuno che la tematica sollevata venga anche affrontata con il supporto della Prefettura e quindi sarà mia cura coinvolgerla per chiarire tutto l’iter procedurale in materia”.