DALLA POSTERNA ALLA BARONCI: LE PREOCCUPAZIONI DEL SINDACATO PER CRISI EDILIZIA NELLO SPOLETINO. L’INVITO AL COMUNE - Tuttoggi.info

DALLA POSTERNA ALLA BARONCI: LE PREOCCUPAZIONI DEL SINDACATO PER CRISI EDILIZIA NELLO SPOLETINO. L’INVITO AL COMUNE

Redazione

DALLA POSTERNA ALLA BARONCI: LE PREOCCUPAZIONI DEL SINDACATO PER CRISI EDILIZIA NELLO SPOLETINO. L’INVITO AL COMUNE

Mar, 28/10/2008 - 07:39

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di Gianluca Menichini e Cristian Benedetti (*)

E’ forte la preoccupazione che potrebbe delinearsi nel territorio spoletino anche nel settore delle costruzioni. Dopo quasi un decennio di crescita costante, dovuta alla ricostruzione post-terremoto del 1997 ed alla forte domanda di nuove abitazioni, per il comprensorio di Spoleto, ed in generale per tutto il territorio nazionale, era ed è prevedibile un periodo di rallentamento fisiologico; insieme alle difficoltà finanziarie, nazionali ed internazionali, che potrebbero colpire anche il credito alle imprese del settore, questo rallentamento potrebbe essere molto pesante anche per un settore, che ad oggi sta ancora trainando positivamente l’economia del territorio. Gli esempi positivi del settore sono diversi, uno su tutti, quello della Cementir, realtà che, per dimensioni e consistenza, nazionali ed internazionali, è ancora in attivo e le cui previsioni per 2008, sono ancora con il segno più, grazie anche agli investimenti, quelli fatti e quelli preventivati. Simbolo invece delle difficoltà attuali ma anche e sicuramente di una cattiva organizzazione e gestione, con un’evidente incapacità di sfruttare le opportunità date dal sisma del 1997, così come un po’ tutto il mondo dell’imprenditoria edile provinciale e i dati della cassa edile ne sono la dimostrazione, è la situazione della ditta Baronci Costruzioni, azienda edile con una trentina di addetti, il cui futuro è purtroppo compromesso. La totalità dei lavoratori della Baronci è ancora in attesa delle mensilità di agosto e in alcun i casi di luglio e giugno e per questo motivo molti di loro si sono già dimessi per giusta causa, l’azienda o quel che ne rimane, è purtroppo prossima al fallimento. Per la Fillea-CGIL, la preoccupazione è forte, non vorremmo, infatti, che anche in questo territorio, già duramente colpito, direttamente da gravi situazioni come la Minerva e indirettamente, da Merloni, ed altri, ci si possa ritrovare, tra qualche tempo, con un consistente numero di lavoratori anche dell’edilizia, a richiedere il sostegno degli ammortizzatori sociali. Una seria politica, sarebbe quindi per noi quella legata alle opere pubbliche; crediamo, infatti, che una forte azione del governo nazionale e di tutte le amministrazioni locali, con consistenti investimenti pubblici, possa essere decisiva per il superamento delle difficoltà, anzi, come già dimostrato da altri paesi, gli investimenti in opere pubbliche sono decisivi ed essenziali, soprattutto dove si ha una forte necessità di infrastrutture. Come Fillea-CGIL, per quanto già detto, vogliamo richiamare l’attenzione su due opere pubbliche essenziali e praticamente ferme da diversi anni; il parcheggio Posterna, direttamente nel centro città, e il cantiere per il raddoppio della linea ferroviaria Roma-Ancona, che attraversa sia il territorio spoletino che quello di Campello sul Clitunno. Per il parcheggio Posterna, opera importantissima per la mobilità cittadina, invitiamo l’amministrazione comunale ad attivare quanto necessario e prima possibile per il completamento di un cantiere fermo oramai da troppo tempo, cercando di operare nel migliore dei modi, soprattutto dopo i ricorsi, le sentenze e le polemiche che si sono succedute anche in questi giorni; purtroppo le preoccupazioni che avevamo, nel momento in cui si deteriorò, fino poi alla rottura, il rapporto tra l’amministrazione comunale e la precedente impresa appaltatrice, Asfalti Sintex, si dimostrarono fondate, l’opera, infatti, è tutt’ora incompiuta. Per quanto riguarda il raddoppio ferroviario, come Fillea operiamo quotidianamente con i lavoratori ancora presenti in cantiere; tutte le aziende impegnate nei lavori, oramai da diversi mesi, hanno ridotto notevolmente il numero delle maestranze. La nostra preoccupazione è forte, anche sul versante della sicurezza; il ritardo nell’esecuzione dei lavori, il numero sempre maggiore di fornitori in difficoltà ed il numero minimo di lavoratori presenti in cantiere, con l’esecuzione di opere minori, ci dimostra una grossa crisi del cantiere, dovuta soprattutto ad una disorganizzazione e ad una destrutturazione dello stesso, siamo, infatti, alla presenza di un’impresa esecutrice, con poche, pochissime maestranze e tutta una serie di altre aziende, piccole e piccolissime, in una catena di sub-appalti, che realizzano le opere. La crisi del cantiere, non presuppone nulla di buono, non vorremmo rivivere quanto già successo in passato, sempre per la stessa opera; in passato, le nostre preoccupazioni e i nostri richiami, sulle difficoltà del cantiere, si dimostrarono assolutamente giustificate, dopo pochi mesi, la ditta Coopcostruttori, portò i libri in tribunale. La Fillea-CGIL invita le amministrazioni locali e tutte le associazioni ad uno sforzo comune per evitare quindi, ogni possibile peggioramento del momento di difficoltà collettiva che, toccando l’economia di tutti i giorni potrebbe aggravarsi e dimostrarsi lungo e difficile, come sindacato faremo la nostra parte.

(*) Fillea Cgil


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