Croce di Monte Acuto, distrutta lapide per la Grande Guerra

Croce di Monte Acuto, distrutta lapide della Grande Guerra

Sara Cipriani

Croce di Monte Acuto, distrutta lapide della Grande Guerra

Atti di vandalismo e cattiva gestione dell'area, questa la forte denuncia del vice presidente Marco Vinicio Guasticchi
Ven, 31/07/2015 - 19:28

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La croce di Monte Acuto, uno dei simboli di Umbertide e della memoria è stata deturpata dai vandali. A denunciare il fatto è Marco Vinicio Guasticchi, Vice-presidente del Consiglio Regionale Umbro. “Stavo facendo trekking -racconta Guasticchi – e quando sono arrivato sulla cima del monte ho preso atto dell’operato di qualche balordo. La lapide che ricorda le vittime della Grande Guerra era gravemente danneggiata, a terra, oltre ad alcuni monconi del monumento celebrativo anche una spranga di ferro, lo strumento con il quale gli scriteriati hanno compiuto lo scempio.  A terra – prosegue nel suo racconto – c’era anche il recinto che delimita il tempio umbro del 4 secolo a.c.. Quello che è successo è molto grave. Episodi come questo, oltre che rattristarci per i gesti compiuti da qualche sconsiderato, devono ricordarci che ci sono dei simboli che vanno difesi proprio perché rappresentano una parte importante dei valori sui quali oggi si dovrebbe poggiare la nostra società”.

Il Vicepresidente del consiglio regionale ha anche parlato della volontà di constituire un’associazione per ricordare i 100 anni della Grande Guerra. Un gruppo di uomini e donne pronti a scendere in campo per non far scomparire la memoria e i simboli di uno degli avvenimenti storici più drammatici e importanti del secolo scorso.

Guasticchi non ha nascosto la sua insoddisfazione per come viene gestito dall’amministrazione il monte che sovrasta la città e che gli Eruschi consideravano come monte sacro.

“Sempre in tema di tutela della storia – prosegue Guasticchi – vorrei sapere con quale diritto e soprattutto con quale autorizzazione, il Comune di Umbertide qualche anno fa ha raso al suolo il cimitero ottocentesco di Monte Acuto. Non si può cancellare la storia con le ruspe. Spero che questa faccenda venga discussa quanto prima in Consiglio Comunale e che chi ha agito giustifichi il proprio operato spiegando anche dove è finita la grande quantità di pietra bianca che costituiva lo scheletro del cimitero”.

di Mirco Diarena

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