Lu. Bi.
Nella giornata di ieri la direzione della Thyssen ha convocato i rappresentati sindacali dell'azienda e aveva annunciato l'intenzione di separare la produzione siderurgica dalle altre tipologie di produzione, compresa quella Inox che nello stabilimento ternano conta circa 2 mila e 800 operai, con la conseguente vendita delle azioni in borsa e la vendita degli impianti. L'operazione dovrebbe ammontare un disinvestimento di circa 10 miliardi di dollari. Subito allertato il mondo dei sindacati che in una nota congiunta hanno fatto sapere: “La strategicità e la competitività del sito sono date dagli investimenti fatti che hanno permesso una moderna ed efficace attività produttiva nell'ambito di corrette e costruttive relazioni industriali con conseguente clima di reciproca affidabilità. Le stesse – prosegue la nota – sono garantite dal mercato degli acciai speciali in Italia, che rimane nel nostro contesto Europeo il più importante riferimento. Queste ragioni portano le segreterie territoriali di FIM, FIOM, UILM, FISMIC e UGL, per tutelare il mondo del lavoro, a riconfermare e riconoscere il sito industriale come valore nazionale”. Il Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e il Presidente della Provincia Feliciano Polli hanno incontrato ieri mattina l’Amministratore Delegato di Tk-Ast Harald Espenhahn, che li ha informati sui contenuti della lettera con la quale il Presidente del Consiglio esecutivo del gruppo ThyssenKrupp, Heinrich Hiesinger, ha preannunciato le misure che saranno discusse nella riunione del prossimo 13 giugno del Consiglio di sorveglianza della multinazionale tedesca. “Nel corso dell’incontro, a fronte delle possibili decisioni sull’eventuale “spin off” del comparto inox del gruppo – sottolineano in una nota congiunta Polli e Di Girolamo – abbiamo innanzitutto espresso la comune valutazione sull’alto livello di competitività raggiunto, grazie agli ingenti investimenti attuati ed anche a relazioni positive con il territorio, le Istituzioni ternane ed umbre e le parti sociali, dallo stabilimento di viale Brin. Il sito industriale di Terni – sottolineano ancora il Sindaco e il Presidente della Provincia – ha capacità produttive rilevanti, tecnologie d‘avanguardia e qualità della forza lavoro di altissimo valore, capaci di reggere- pur in una fase particolarmente delicata per la siderurgia mondiale – le sfide dei mercati, rappresentando anche un patrimonio economico e occupazionale di valenza nazionale di primissimo piano. Da parte nostra – concludono Polli e Di Girolamo – confermiamo il massimo impegno a sostenere, per la parte che ci compete, ogni sforzo che si traduca in nuove opportunità di sviluppo e di valorizzazione del polo siderurgico ternano nel quadro del riassetto del mercato mondiale dell’acciaio, per garantire certezze di sviluppo, di occupazione e di prosperità alla nostre comunità”.
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