Cresceria, un tuffo nel passato al motto di “senza crescia non si cresce!” - Tuttoggi.info

Cresceria, un tuffo nel passato al motto di “senza crescia non si cresce!”

Redazione

Cresceria, un tuffo nel passato al motto di “senza crescia non si cresce!”

Sab, 18/02/2012 - 13:20

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Un tuffo nel passato inaspettato è ciò che avviene per il forestiero che arriva in treno a Foligno e, attirato dalle curiose insegne della Cresceria, osa entrare nel locale. Spinto dalla curiosità che attirò Alice nella tana del Bianconiglio, l’ignaro turista al suo ingresso si immerge in un’atmosfera che cozza con la realtà del di fuori: è un altro mondo, o meglio, è sempre Foligno, ma cinquant’anni prima. Dalle cameriere all’arredamento, dalla musica alle affettatrici, tutto riporta ad un’altra dimensione, più colorata, gioiosa, scanzonata (non è detto che sia stato così, ma la memoria è ingannevole e tende ad escludere il negativo). Sarebbero già sufficienti i cartelloni appesi fuori a stimolare i potenziali avventori ad entrare: uno invita i cittadini ad usare a bicicletta con il progetto “Crescia e vai”, un altro spiega che il locale rimborserà i clienti dell’euro speso per parcheggiare, un altro ancora illustra la possibilità, anacronistica se rapportata ai tempi del locale, ma fondamentale per offrire un servizio completo, di usufruire gratuitamente del Wi-Fi gratuito.
L’iniziativa riservata ai ciclisti è in attesa del sole primaverile per partire a tutti gli effetti. Grazie a quest’idea gli avventori che desiderano fare una scampagnata portando con sé le specialità della Cresceria, possono ritirare al volo ciò che hanno preventivamente ordinato –usufruendo di uno sconto riservato ai ciclisti del 10% – e, senza scendere dal mezzo ripartire per le campagne amene di Foligno, dove stendersi e bivaccare al sole.
Quanto al rimborso per l’euro speso per il parcheggio, il locale va incontro ai clienti ben conscio della difficoltà di trovare un posto per l’auto gratuito nei pressi della Stazione. Grazie al Wi-Fi libero, la Cresceria si presta altresì a luogo di ritrovo anche per business-man che si rifocillano senza perdere connessione con il mondo del web.
All’interno della Cresceria ciò che colpisce subito è l’armonia con cui tutto l’arredamento si fonde con l’avvolgente bianco delle pareti prive di spigoli. Dopo il quadro d’insieme ci si perde nei particolari: ogni dettaglio risponde ad un preciso disegno. Le insegne alle pareti sono autentiche reliquie della Foligno che fu. Cartelli di birre, bevande, insegne di vecchi tabacchi o di dimenticate cabine telefoniche a gettoni, stralci di frasi che emergono dal pavimento disegnando un percorso letterario, sui mobili si trovano bilance, telefoni, lampade, televisori e ventilatori che rimandano all’immaginario popolare e al ricordo della casa dei nonni.
In questo clima accogliente e familiare, curato personalmente dall’appassionato collezionista che è il proprietario Carlo Delicati, anche chi vi lavora si immedesima nel clima. Le ragazze dietro il bancone sono perfetti esempi dell’allegro stile anni ’50: dalle gonne a pois, alle camicette, fino ai più piccoli dettagli, tutto è curato da Francesca – una delle figlie del proprietario – che vive ogni giornata come una rappresentazione teatrale e si prepara di conseguenza all’entrata in scena con la cura degli attori.
Per quanto riguarda il cibo ci sarebbe da scrivere molto soltanto sulla pietanza da cui prende il nome il locale: la crescia è forse il pane più antico del mondo, conosciuta tuttavia con questo nome soltanto tra Umbria e Marche, rimanda alla piadina romagnola, anche se con una consistenza differente. Bianca sostituisce il pane come accompagnamento a carni, ma è preferibile dividerla e riempirla con i genuini ingredienti preparati nella grande cucina a vista e proposti dai moderni monitor posti dietro il bancone. Ma la Cresceria non è solo crescia. Risponde praticamente a qualsiasi esigenze dei clienti, offrendo primi, secondi , contorni e dolci, senza risparmiare i fritti per ogni esigenza (di recente è stato introdotto il fritto pesce). E allora al motto di “Senza crescia non si cresce”, non rimane che aprire la porta e compiere il salto nel passato.

E per chi non risiede a Foligno, ma volesse immedesimarsi con frequenza in quest’atmosfera, i proprietari hanno lanciato l’idea del franchising in altre città. Progetto studiato in seguito alle numerose richieste provenienti dai clienti di fuori regione.

(fb)

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