Corteo pro ospedale Spoleto, sindacati in ordine sparso. Cisl non aderisce: senza terzo polo a rischio anche Foligno | Video - Tuttoggi.info

Corteo pro ospedale Spoleto, sindacati in ordine sparso. Cisl non aderisce: senza terzo polo a rischio anche Foligno | Video

Sara Fratepietro

Corteo pro ospedale Spoleto, sindacati in ordine sparso. Cisl non aderisce: senza terzo polo a rischio anche Foligno | Video

Gio, 21/09/2023 - 08:28

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Mobilitazione per l'ospedale, sabato il corteo a Spoleto. Dal sindaco appello a partecipare, ma Imbriani mette in luce le sue contraddizioni

La città di Spoleto si prepara a scendere in piazza per difendere l’ospedale San Matteo degli Infermi, con un corteo che sabato 24 settembre partirà da piazza Garibaldi (ore 10) per arrivare fino al nosocomio. L’iniziativa del City forum (che 17 anni fa riuscì a coinvolgere migliaia di persone nella storica manifestazione al Sacro Cuore – con un successo di partecipazione della città mai più replicato – salvando l’emergenza-urgenza del presidio ospedaliero a rischio già allora) sta raccogliendo numerose adesioni. In primis quella delle forze di maggioranza dell’Amministrazione guidata dal sindaco Andrea Sisti, che ha chiamato all’appello la città.

Ma non tutti scenderanno in piazza. A non condividere i motivi della protesta non sono solo alcune forze dell’opposizione: pure i sindacati marceranno in ordine sparso. Al corteo cittadino, infatti, ha aderito integralmente la Cgil (quella di Perugia, la Fp e lo Spi), mentre la Uil parteciperà soltanto con i pensionati (il sindacato confederale no). Chi invece è compatta “contro” il corteo è la Cisl, che ha voluto spiegare i suoi motivi durante una conferenza stampa.

Le richieste del corteo promosso dal City forum

La “chiamata alle armi” del City forum “per il diritto di Spoleto e Valnerina alla nascita e cura di emergenza-urgenza nell’ospedale ‘San Matteo'” ha l’obiettivo di “impedire lo smantellamento dei reparti e il declassamento dell’ospedale Dea, senza primari e personale, a succursale del già problematico ‘San Giovanni Battista’, ridotta a Geriatria e Poliambulatorio come un borgo periferico“. Nel volantino per promuovere il corteo, inoltre, l’organismo multiassociativo attualmente coordinato da Leonello Spitella chiede che venga “revocato l’offensivo progetto terzo polo Foligno – Spoleto”. “Senza Punto nascita e ospedale d’emergenza-urgenza, unico Dea disabilitato in Umbria, violando anche le leggi sulle aree sismiche, Spoleto-Valnerina vengono condannate dalla Regione al degrado civile, sociale e istituzionale” conclude il City forum.

Corteo pro ospedale, la Cisl non parteciperà

Ma sono proprio i toni usati dal volantino in questione ad aver convinto la Cisl a non prendere parte al corteo di sabato. Come ha spiegato il responsabile territoriale Bruno Mancinelli, che ha anche evidenziato che il sindacato non è stato minimamente contattato dal City forum per gli incontri preliminari che ci sono stati e dunque non c’è stata alcuna concertazione come al contrario di altre realtà (ad esempio Città di Castello, dove sabato si terrà un’analoga manifestazione ma promossa in modo differente).

Mancinelli, affiancato dal segretario della Fnp di Foligno – Spoleto Sante Fracalvieri, da quello della Fnp Francesco Dominici, da Simona Gola della Fisascat e da Emanuele Petrini della Filca, ha spiegato l’importanza che invece secondo la Cisl riveste il progetto del terzo polo ospedaliero. Senza il quale non chiuderebbe a breve soltanto l’ospedale di Spoleto, ma anche quello di Foligno, visti i paletti imposti dal Decreto ministeriale 70 del 2015 (150mila utenti per il mantenimento del Dea, numeri che da soli non raggiungono nessuno dei due nosocomi della valle umbra sud). Ma il sindacato, pur non aderendo al corteo di protesta, evidenzia le problematiche esistenti e punta il dito contro i ritardi della Regione Umbria, con il nuovo piano sanitario regionale fermo da un anno e mezzo. “E’ sbagliato – dice però Mancinelli – dire no al terzo polo: senza di quello ci sarebbe un salto nel vuoto, si rischia di fare in modo che prima l’ospedale di Spoleto e poi quello di Foligno vengano ridimensionati. Ci sono comunque delle correzioni da fare, in primis utilizzare le deroghe del sisma, garantendo a Spoleto servizi a tutela anche della Valnerina, in primis l’emergenza-urgenza”. Il cosiddetto Dea, infatti, nel progetto del terzo polo rimarrebbe soltanto sulla carta al San Matteo degli Infermi, con le urgenze garantite di fatto – come scritto in tutti i documenti ufficiali della Regione – soltanto al San Giovanni Battista, mentre il presidio ospedaliero spoletino sarebbe dedicato soltanto alle attività programmate.

La Cisl per questo nella giornata di mercoledì ha inviato una lettera insieme alla Uil chiedendo un incontro al direttore regionale alla sanità Massimo D’Angelo per chiedere un’accelerata sul terzo polo. “Noi siamo pronti a manifestare sotto la Regione anche il 24 settembre, ma il messaggio della manifestazione del 23, che è comunque legittima, secondo noi è confusionario” ha aggiunto Simona Gola. “Il tema è delicato e non bisogna essere equivoci né agire per slogan” sostiene la Cisl, che un paio di settimane fa ha avuto un incontro proficuo con il sindaco Sisti insieme alle altre sigle sindacali. “Va ripristinata la fiducia nelle cure, basta temporeggiare, il progetto del terzo polo va messo a terra per poi essere monitorato ed aggiustato con correttivi, garantendo servizi di qualità” il messaggio del sindacato.

Sulla manifestazione Cgil unita, Uil divisa

Se la Cisl ha le idee chiare, le ha – anche se in modo opposto – anche la Cgil. “Come Cgil da tempo siamo impegnati in una vertenza in tutta la regione in difesa della sanità pubblica e universale – si legge in una nota del sindacato – per un rafforzamento della medicina territoriale, che nel caso specifico, non può prescindere dalla riqualificazione dell’ospedale di Spoleto, a cui devono essere garantiti tutti i servizi che qualificano un Dea di primo livello, rigettando ogni ipotesi di depauperamento dello stesso”. Per la Cgil è inoltre fondamentale implementare gli organici necessari ad “una piena funzionalità dell’ospedale e dei sevizi territoriali”. Il sindacato chiede poi di avviare “una seria e approfondita discussione, che coinvolga le organizzazioni sindacali, i lavoratori e i territori, per costruire anche ipotesi funzionali all’integrazione territoriale. Passaggio senza il quale ogni riferimento al terzo polo sanitario regionale rischia di essere solo una copertura per ridimensionare i servizi”. 

Spaccata al proprio interno, invece, la Uil. Che a livello confederale sembra avere una posizione simile alla Cisl, mentre la compagine dei pensionati, con il segretario Roberto Ranucci, ha sposato in pieno il corteo del City forum.

Il sindaco Sisti invita alla mobilitazione

Intanto nelle ultime ore dal Comune di Spoleto è stata diramata una nota in cui si invita la cittadinanza alla mobilitazione per la mattinata di sabato. Annunciando genericamente la partecipazione dei “componenti della Giunta e del Consiglio”. Facendo saltare dalla sedia più di un consigliere di opposizione, visto che non tutti hanno aderito al corteo, ma soprattutto visto che l’adesione al corteo non è stata deliberata dal massimo consesso cittadino.

Nel comunicato stampa del Municipio si annuncia che “sarà presente anche l’amministrazione comunale al “Corteo cittadino per il San Matteo degli Infermi, un ospedale che guarda al futuro”, in programma sabato 23 settembre. Insieme alle associazioni, ai sindacati, alle forze politiche e ai cittadini, il sindaco Andrea Sisti, il presidente del Consiglio comunale Marco Trippetti, i componenti della Giunta e del Consiglio parteciperanno alla manifestazione che inizierà alle ore 10.00 da piazza Garibaldi per concludersi al San Matteo degli Infermi”.

Quello di sabato sarà un momento importante per ribadire l’attaccamento della città al suo Ospedale e affermare la nostra ferma volontà nel veder ripristinati i servizi ancora mancanti – sono le parole del sindaco Sisti Come amministrazione ci stiamo confrontando con i vertici della Usl Umbria 2 per rimuovere tutte le problematiche che, in questi ultimi anni, hanno impedito alle comunità di Spoleto e della Valnerina di tornare ad usufruire di servizi sanitari indispensabili per gli anziani, le famiglie ed i bambini e di avere come punto di riferimento territoriale il San Matteo degli Infermi. Questa manifestazione è pienamente dentro questo percorso, perché esprime la volontà di Spoleto, rappresentata anche a livello istituzionale. Invito quindi tutti i cittadini di Spoleto e dei comuni limitrofi a prendere parte al Corteo, per far sentire tutti insieme la voce della comunità”.

Imbriani: “Corteo apertura della campagna elettorale per le regionali”

Una nota istituzionale a cui segue la forte presa di posizione del capogruppo consiliare della Lega Paolo Imbriani. “Il Sindaco di Spoleto Andrea Sisti ed il Presidente del Consiglio Comunale, Marco Trippetti, – esordisce l’esponente di minoranza – hanno annunciato urbi et orbi che parteciperanno alla manifestazione del prossimo 23 settembre a difesa dell’Ospedale, insieme all’Amministrazione ed al Consiglio Comunale. Manifestazione che, come abbiamo già annunciato, sarà l’apertura della Campagna Elettorale del Centro Sinistra e di qualche consigliere fortemente ambiziosa/o di sedere sui prossimi scranni regionali, costi quel che costi, anche con falsi allarmismi e gettando fango sul san Matteo con la scusa di difenderlo. La prima domanda che mi faccio è: il consiglio Comunale ha deliberato la partecipazione alla manifestazione? Se n’è discusso nelle sedi Istituzionali? L’Ufficio di Presidenza, almeno, ne è stato messo a conoscenza? Rispondo io: NO! Alla faccia della correttezza!

“A che gioco sta giocando il sindaco Sisti?”

Veniamo ora al comportamento dei singoli protagonisti. Il sindaco Sisti, con delega alla sanità, ogni volta che parla con l’ASL, a parte il Punto Nascita, in linea di massima condivide tecnicamente il progetto. Poi, messo con le spalle al muro dai suoi, sempre pronti a sfiduciarlo, politicamente lo osteggia e, per essere ancora più credibile, sfila in corteo con tanto di fascia tricolore.  Non sarebbe meglio, ed istituzionalmente più corretto, andare a Perugia e parlare seriamente con la presidente Tesei e Coletto, cercando di trovare soluzione ai problemi dell’Ospedale? Se non va lui, portatore della massima autorevolezza cittadina, chi deve e può andarci? E’ opportuno che la città sappia che alla Regione, il nostro sindaco, non ha mai chiesto un incontro approfondito in merito. Dopo nove mesi dal suo insediamento, accusato di questa carenza comunicativa, chiese al sottoscritto il numero privato dell’Assossore Coletto che, regolarmente, ho fornito: era il 23 giugno del 2022. Quale il risultato? Non l’ha mai chiamato!

Ora per giustificarsi si trincera dietro una semplice lettera dello scorso 27 luglio, inviata alla Tesei, con la quale si è limitato ad elencare le carenze del San Matteo e avanzare le richieste. Se non ha ricevuto riscontro politico alla lettera, perché non ha telefonato alla presidente? Perché non si è recato a Perugia pretendendo di essere ricevuto? E’ opportuno inoltre che la città sappia che, anche l’ultima volta, quando ha dichiarato a mezzo mondo di diffidare l’ASL e Regione dal continuare il presunto trasloco dei macchinari dell’ostetricia, in nessuna parte della lettera inviata è scritta la parola “diffida”, ma solo richieste di valutazioni sull’opportunità o meno. Pertanto, a che gioco sta giocando il sindaco Sisti? E, soprattutto, con chi lo sta giocando? Magari a Terni possiamo trovare risposte? Ed ancora, perché continua ad incontrare solo i tecnici e non affronta i politici, chiamati ad elaborare strategie, anche battendo i pugni se serve?  Prendo quindi atto che il 23 settembre lui sfilerà contro le sue incapacità di rapportarsi con le Istituzioni e le sue ambiguità comportamentali.

Nel mirino anche Trippetti

Veniamo ora al presidente Trippetti, – prosegue Imbriani – tra l’altro dirigente medico del San Matteo. Non è per caso la stessa persona che, su mandato del Sindaco, prese parte alla Commissione che ha elaborato il progetto del Terzo Polo Sanitario, firmando la relazione ed il verbale finale per approvazione? Non è la stessa persona che in più occasioni poi, insieme a Sisti, ha dichiarato sempre di essere d’accordo all’80% del progetto medesimo? Quindi ci chiediamo: contro chi sfila il presidente Trippetti, membro di Commissione, dirigente medico, dirigente piddino? Rispondo io: contro se stesso!

Per PD, Cinque Stelle e qualche altro personaggio in cerca di scranni, non è importante cercare di ridare dignità al nostro ospedale, che i loro compagni di sinistra per anni hanno depauperato, ma solo strumentalizzare ogni accadimento per cercare di catturare qualche consenso in più. Si trincerano dietro al Punto Nascite perché sanno che, essendo di difficile soluzione per mancanza di numeri, sarà l’argomento che potranno sfruttare fino alle prossime elezioni. Giustificano le loro azioni per i presunti ritardi nel mettere a terra operativamente il Terzo Polo, sapendo di mentire, visto che conoscono bene le lungaggini burocratiche richieste. Ed allora, meglio sfilare baldanzosi, magari accanto a chi, quando il punto nascite di Spoleto funzionava, ha preferito far nascere i propri figli a Foligno, Assisi o Terni. Ecco perché l’incoerenza sfilerà insieme a loro: l’importante è radunare gente, il San Matteo può aspettare!“.

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