E all'ultimo secondo , come nei noir più esaltanti , la Confcommercio e la Confesarcenti, poco prima di firmare il Protocollo d'intesa sul controllo dei prezzi costruito su un paniere di beni prestabilito, hanno abbandonato il tavolo delle trattative lasciando di stucco le altre organizzazioni sindacali presenti ed un quasi rassegnato, Assessore Giovannetti che ha preso atto dell'abbandono ” per problemi relativi al paniere dei beni”.
Come si possa essere giunti alla stampa del protocollo senza che si fosse certi della volontà di tutte le parti di firmare davvero è un mistero. Incomprensioni o piuttosto una dissimulazione sulle reali intenzioni?
Sta di fatto che una parte dei consumatori già ci credeva di poter affrontare l'autunno con un paniere calmierato, e le Istituzioni erano già pronte a sbandierare il successo dell'accordo. Punto e a capo dunque! Con una Triplice fuori dalla grazia di Dio che emana il presente comunicato:
“Le associazioni dei commercianti – dopo quattro incontri del Tavolo regionale sul contenimento dei prezzi svoltisi negli ultimi quattro mesi, nel corso dei quali era stata registrata la volontà di tutti i soggetti presenti, di procedere verso la sottoscrizione di una intesa, per determinare azioni e comportamenti, tendenti a calmierare l'aumento dei prezzi – a seguito della proposta finale avanzata dall'Assessore regionale Giovannetti hanno deciso, inspiegabilmente, di abbandonare il tavolo.
L'aumento dei prezzi, a volte anche ingiustificato, ha creato gravissimi problemi soprattutto ai pensionati e alle pensionate oltre che alle lavoratrici e ai lavoratori che, come tutti sanno, negli ultimi anni non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese, per non parlare dei precari, dei disoccupati e di quei lavoratori le cui imprese attraversano momenti di difficoltà o, peggio, di vere e proprie crisi del settore.
E', quindi, particolarmente importante che il confronto si riapra nel più breve tempo possibile e si raggiunga una intesa, con tutte le istituzioni e le associazioni imprenditoriali e del commercio.
Prendiamo atto di questa rottura, invitiamo la Regione a sviluppare tutte le azioni necessarie, perchè si riprenda il confronto su un tema così grave e delicato, per pervenire ad un accordo, che metta sotto controllo i prezzi dei prodotti di più largo consumo.
Sollecitiamo, quindi, comportamenti coerenti, da parte di tutti, con quanto sottoscritto nel Patto per lo sviluppo e la coesione sociale della regione, che contiene anche il Protocollo per la stabilità fiscale e tariffaria siglato tra Regione, CAL, ANCI, UPI e sindacati.
Chiunque volesse sottrarsi a questo confronto si assumerebbe gravi responsabilità di fronte a tutta la comunità regionale. Per tali ragioni le organizzazioni sindacali assumeranno tutte le iniziative necessarie, per tutelare il potere d'acquisto di pensioni e salari, modificare atteggiamenti che non favoriscono lo sviluppo economico locale e sono dannosi per la qualità e la quantità dei consumi, nonché alla coesione sociale della nostra regione”.
CGIL-CISL-UIL REGIONALI UMBRIA
( carvan)