Non si ferma la mobilitazione dei cittadini di Santa Maria degli Angeli per la tutela dell’ambiente e del territorio. Il comitato dei residenti di di via Protomartiri Francescani ha tenuto nei giorni scorsi una prima assemblea pubblica “Ambiente e salute una riflessione dopo l’incendio alle Fonderie Tacconi”, a Casa Leonori e chiesto all’Arpa di esaminare le prescrizioni autorizzative e di monitorare i possibili impatti dell’attività produttiva sull’ambiente circostante.
Per il comitato, le attività e l’ubicazione dell’azienda “contrastano con molte normative urbanistiche e sanitarie e precise leggi dello Stato quali quelle riguardanti la distanza dal cimitero, la distanza dalla ferrovia, la mancanza di valutazione di impatto ambientale, la destinazione residenziale di quel comparto nel Prg, le difformità dal vincolo paesaggistico, gli scarichi liquidi, i valori delle sostanze emesse con i fumi, l’assenza di un’indagine epidemiologica. La soluzione è la delocalizzazione dell’azienda – hanno ribadito i vertici del comitato – che attualmente è collocata all’interno dell’area urbana di Santa Maria degli Angeli“. Dal canto suo, dopo un incendio scoppiato proprio all’interno dell’azienda, la Tacconi aveva ricordato come “Siamo a Santa Maria degli Angeli dal 1962 e abbiamo determinate lavorazioni, tutte nel pieno rispetto della normativa. Le nostre emissioni sono controllate dall’Arpa. Abbiamo anche i nostri sistemi di monitoraggio interni, visto che i nostri committenti sono attenti a questi aspetti”.
E intanto l’Arpa ha risposto alle Pec del comitato angelano. Per quanto riguarda l’ottemperanza delle prescrizioni autorizzative, “si informa che sono stati effettuati numerosi sopralluoghi presso l’impianto anche in occasione degli esposti della popolazione residente; dagli accertamenti svolti sono state riscontrate alcune criticità riguardanti la gestione dell’impianto ricadenti nell’ambito dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per le quali sono in corso approfondimenti e, a conclusione dei quali, saranno effettuate le necessarie comunicazioni a tutti i soggetti competenti”. Quanto al monitoraggio dei possibili impatti dell’attività produttiva sull’ambiente circostante, “è stato trasmesso al Comune di Assisi, alla USLUmbria1 e alla Regione dell’Umbria, il rapporto tecnico ‘Rilevamento Qualità dell’Aria a Santa Maria degli Angeli’, dal quale emergono possibili riscontri alle molestie anche olfattive lamentate dagli esponenti, i cui contenuti potranno essere di supporto ai Soggetti destinatari per gli eventuali seguiti di competenza”.