La Perugia-Ancona si potrà percorrere, interamente su quattro corsie, entro un anno. Le imprese che vi hanno lavorato e che attendono di essere pagate dopo la procedura in cui è incorsa la Ansaldi, è l’auspicio, vedranno i soldi prima. Queste le rassicurazioni fornite dal premier Giuseppe Conte, a Fabriano insieme al ministro Toninelli ed ai governatori di Umbria e Marche per la ripresa dei lavori.
“Fare sistema per risolvere i problemi” è la strada tracciata da Conte, il quale ha ringraziato le imprese e l’Anas, insieme al ministro Toninelli, per aver consentito la ripresa dei lavori. Per una infrastruttura definita “strategica“, perché “collega Tirreno e Adriatico, i porti di Civitavecchia e Ancona“.
Il programma è definito e finanziato, ma resta sul tavolo il problema delle imprese che devono essere pagate per il lavoro fatto in passato. Crediti con la Astaldi che complessivamente, compresi quelli dei fornitori, arrivano a 40 milioni di euro.
I governatori Catiuscia Marini e Luca Ceriscioli hanno ribadito la necessità di pagare le piccole e medie imprese creditrici. Quel “provvedimento straordinario” al quale sta lavorando il Governo (anche per risolvere una analoga situazione che si è creata in Sicilia), ma che Conte e Toninelli, contro le aspettative degli ottimisti, non hanno annunciato a Fabriano. “Stiamo lavorando per risolvere i problemi” si è limitato a dire il premier. Per il quale ci sono due interessi che devono essere tutelati: quelli delle comunità locali, affinché questa strada sia terminata, e quello delle imprese che devono essere pagate.