Concorso dell'assistente col Covid, Fioroni: esame in videoconferenza per ragioni mediche

Concorso dell’assistente col Covid, Fioroni: esame in videoconferenza per ragioni mediche

Redazione

Concorso dell’assistente col Covid, Fioroni: esame in videoconferenza per ragioni mediche

Mer, 26/01/2022 - 13:55

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Scontro in Consiglio regionale sulle procedure concorsuali di Umbria Digitale | La replica dell'assessore e le accuse del Pd

“Rispetto all’impossibilità di partecipare all’orale per impedimento medico, era previsto nel bando che essa poteva essere svolta in video conferenza, come previsto per tante altre situazioni, legate oggi, soprattutto, alla
pandemia”. Così l’assessore regionale Michele Fioroni ha replicato in Aula alla vicenda sollevata dalle opposizioni circa l’esame per l’assunzione in Umbria Digitale sostenuto in particolare da un suo assistente che il giorno della prova orale risultava in quarantena perché contagiato dal Covid.

L’interrogazione presentata dai consiglieri del Pd Meloni, Bori, Paparelli e Bettarelli chiamava in causa l’assessore Fiorini su tutte le procedure concorsuali di Umbria Digitale.

La fusione

Illustrando l’atto in Aula, Meloni ha ricordato che “la legge regionale
‘13/2021’ ha portato alla norma del 14 dicembre 2021 per la fusione per
incorporazione di Umbria Digitale in Umbria Salute e Servizi, che dal primo
gennaio 2022 si chiama PuntoZero. Nelle more del perfezionamento delle
operazioni societarie per la costituzione della società Puntozero, la
società Umbria Digitale ha comunque indetto a partire da ottobre 2021, ben
17 procedure concorsuali per la copertura di 36 posizioni professionali a
tempo indeterminato, ognuna delle quali si è svolta e poi conclusa alla fine
del mese di dicembre 2021, non solo nel periodo natalizio ma anche a ridosso dell’imminente incorporazione nella società PuntoZero”.

I dubbi del Pd

Per questo i consiglieri dem hanno chiesto di conoscere “quali misure sono state adottate per dare vasta e piena pubblicità a tutte le procedure di selezione del personale ricordate in premessa; se tutti i candidati ammessi all’unica prova concorsuale prevista per il reclutamento di 2 posizioni nel profilo di ‘Multichannel Content Specialist’ abbiano svolto la stessa in presenza, così come previsto, oppure se si siano verificate eccezioni; se ritiene che le succitate procedure di selezione del personale siano coerenti e funzionali alle attività di Umbria Digitale, che è confluita in PuntoZero”.

Inoltre, i firmatari dell’interrogazione chiedevano alla Giunta se ritiene opportuno che ben 17 procedure concorsuali per l’assunzione a tempo indeterminato di 36 nuove unità di personale vengano bandite dall’amministratore unico, di nomina politica della stessa Giunta, che era in scadenza il successivo 31 dicembre 2021. E se ritiene opportuno valutare, in autotutela, la possibilità che i competenti organi annullino tali procedure di selezione.

La replica di Fioroni

“Ho letto questa interrogazione con perplessità – la replica dell’assessore Fioroni -. Si fa riferimento al fatto che un amministratore uscente, a
seguito di una fusione, abbia bandito un corso, ma, in questa situazione, il
concorso è stato bandito perché funzionale alla successiva fusione, perché
servivano quei profili. Il tema del digitale, delle competenze, del supporto
al cittadino con tutti gli strumenti digitali non può prescindere dalle
tempistiche tecniche di una fusione. Quindi bene ha fatto l’amministratore
unico che con efficacia ed efficienza ha fatto uscire i bandi come da mandato e come richiesto dall’Assemblea dei soci con un piano approvato il 30 aprile 2021. Si trattava di un obiettivo che prevedeva di traghettare Umbria digitale alla fusione”.

La pubblicità dei concorsi

Quanto alla mancanza di pubblicità rilevata dal Pd, Fioroni ha ricordato che ci sono criteri di trasparenza pubblica, quella chiamata ‘amministrazione trasparente’, ci sono sezioni dei portali sia di Umbria digitale che della Regione in cui vengono esplicitamente riportati gli avvisi. “E non si può sentire – ha aggiunto – che qualcuno non ha partecipato a causa del periodo e del clima natalizio”. Spiegando che per i 120 avvisi sono state presentate complessivamente 123 candidature.

Diploma e laurea

Rispetto ai titoli di studio richiesti, Fioroni ha detto che questi vengono definiti in maniera esclusiva o cumulativa. In questo caso il bando prevedeva che, in maniera alternativa, poteva andare bene sia il diploma che la laurea. È chiaro che chi è laureato è automaticamente anche diplomato. Quindi, dove viene indicato il diploma, questo è alternativo anche al titolo della laurea.

Fioroni ha aggiunto che la Commissione di selezione era diversa da quella che ha poi fatto le domande. “I criteri di trasparenza adottati – ha replicato l’assessore – forse non si sono mai visti in passato”.

Esame in videoconferenza per i malati

Quindi la replica sulla questione del candidato che il giorno dell’esame risultava positivo al Covid: “Rispetto all’impossibilità di partecipare all’orale per impedimento medico, era previsto nel bando che essa poteva essere svolta in video conferenza, come previsto per tante altre situazioni, legate oggi, soprattutto, alla pandemia”.

Meloni: non ci è stata data alcuna risposta tecnica

“Non accettiamo lezioni di etica e di morale – la replica della capogruppo Pd Simona Meloni – quando poi non è stata data nessuna risposta sulle questioni poste nell’interrogazione. Non possiamo accettare arringhe fumose in Aula come quella di oggi. Non ci è stata data alcuna risposta tecnica ai quesiti posti, anzi c’è una contraddizione continua rispetto alle procedure concorsuali”.

Gli esponenti dell’opposizione non escludono che le procedure concorsuali contestate vengano segnalate agli organi competenti affinché indaghino sulla loro regolarità.

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