Città di Castello, Torna la Fiera delle Utopie Concrete per “Costruire insieme la Città Sostenibile” - Tuttoggi.info

Città di Castello, Torna la Fiera delle Utopie Concrete per “Costruire insieme la Città Sostenibile”

Redazione

Città di Castello, Torna la Fiera delle Utopie Concrete per “Costruire insieme la Città Sostenibile”

Lun, 14/10/2013 - 16:48

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Nella mattinata di lunedì 14 ottobre, presso la Sala della Giunta del Comune tifernate, è stata presentata la ventunesima edizione della “Fiera delle Utopie Concrete”, in programma a Città di Castello per tre fine settimana dal 18 ottobre al 2 novembre, che avrà l’obiettivo di “Costruire insieme la Città Sostenibile”.
In sede di conferenza stampa, il coordinatore della Fiera, Karl-Ludwig Schibel, ha sottolineato che “il Masterplan Smart (una sorta di piano d’azione per città intelligenti/sostenibili che migliori la qualità della vita, n.d.r.) nasce per mettere insieme e integrare tra di loro vari interventi progettuali in ambiti diversi, per dare un futuro sostenibile a questo territorio”. Ecco allora che in tre “laboratori del futuro”, incontri strutturati attraverso un percorso metodologico tra ideazione e discussione, verranno analizzati altrettanti aspetti centrali, proponendo soluzioni territoriali per quanto riguarda cultura e turismo (sabato 19 ottobre, dalle 9 nella Sala conferenze di Palazzo Vitelli a Sant'Egidio, in piazza Garibaldi), integrazione e inclusione sociale, innovazione e produttività (rispettivamente il 26 ottobre e il 2 novembre, dalle 9.30, al Circolo degli Illuminati in piazza Matteotti).
L’assessore tifernate alle Politiche economiche, Enrico Carloni, ha spiegato: “In questi laboratori analizzeremo soluzioni e idee da inserire poi nel Masterplan, che verrà presentato alla cittadinanza entro la fine dell'anno; un progetto, quest’ultimo che va pensato come un ‘contenitore’ di azioni e interventi integrati, anche in vista della programmazione economica europea 2014-2020: le risorse comunitarie andranno dove c’è una progettualità coerente e, in questo senso, con il lavoro fatto insieme alla Fiera delle Utopie Concrete il nostro Comune sarà avvantaggiato”.
Il Masterplan altotiberino, in altre parole, entrerà nell’agenda dei progetti che la Regione Umbria farà propri per andare a relazionarsi con la Comunità europea, sempre meno propensa ad elargire finanziamenti e, anzi, decisa, nei prossimi sette anni, ad intervenire a sostegno di progetti organici, integrati e coerenti. Un risultato perfettamente in linea con lo spirito della Fiera, fondata nel 1988 dal pacifista e ambientalista altoatesino Alexander Langer ed affermatasi, nel tempo, a detta dell’assessore all'Ambiente Luca Secondi, come un “laboratorio permanente per sviluppare progettualità per il futuro, affiancando all’analisi teorica di questioni chiave l’applicazione pratica attraverso azioni concrete”.
Altri contenuti – Nel corso dei tre fine settimana della kermesse si parlerà poi, altro elemento centrale del Masterplan, della riduzione dell’impatto ambientale degli eventi pubblici nelle città, partendo dal lavoro portato avanti in questi mesi a livello umbro per la definizione e la promozione del marchio di “Ecofesta” (nell'incontro inaugurale di venerdì 18 ottobre, alle 9.30, nella Sala consiliare). E non è quindi un caso che quest'anno gli appuntamenti della Fiera delle Utopie Concrete affianchino due iniziative importanti come “Altrocioccolato” (dal 17 al 19 ottobre) e la “Mostra del Tartufo” (dal 31 ottobre al 2 novembre), declinando così, attraverso esempi concreti, il tema fondamentale dello sviluppo sostenibile del territorio. Infine, l’altro elemento che da sempre contraddistingue la manifestazione, è lo spazio riservato ai giovani. Verrà infatti presentato, venerdì 25 ottobre dalle 9.30 nella Sala consiliare, il Telegiornale Verde, realizzato dagli studenti di una quarta classe dell’Istituto “Franchetti – Salviani” di Città di Castello, risultato del progetto annuale di educazione (e comunicazione) ambientale portato avanti dalla Fiera. Come rendere appetibili al grande pubblico televisivo le notizie ambientali? Come raccontare i cambiamenti del clima e della natura senza annoiare e senza catastrofismi? Come far appassionare i telespettatori alle questioni della conversione ecologica della società? Queste le domande che gli studenti si sono trovati ad affrontare e a cui hanno cercato di dare risposta con i loro servizi televisivi.

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