Gestito a Fossato di Vico dalla Squadra cinghialisti Gruppo Folgore. Come funziona
La Asl Umbria 1 ha autorizzato l’associazione Squadra cinghialisti Gruppo Folgore di Fossato di Vico quale Centro di raccolta selvaggina. Si tratta della prima in Umbria realizzata da una squadra di caccia al cinghiale in forma collettiva, all’interno del comprensorio Eugubino-Gualdese. Un riconoscimento importante per la squadra guidata da Roberto Galassi, di cui fa parte anche il presidente provinciale e vice presidente regionale di Federcaccia, Marcello Spigarelli.
Il Centro di raccolta è un impianto funzionale, in cui le carcasse degli animali abbattuti sono depositate temporaneamente, in attesa della loro successiva destinazione, quale l’autoconsumo, fornitura di piccoli quantitativi a terzi o ulteriore lavorazione presso un Centro lavorazione selvaggina (CLS) riconosciuto.
“Nel Centro di raccolta – spiega il presidente Galassi – si possono effettuare, nel rispetto delle norme e dei protocolli sanitari, varie attività, come il rilievo dei parametri biometrici degli animali, il prelievo di campioni per esami di laboratori ed eventuale scuoiatura, la divisione in mezzene o quarti”.
In un contesto di ampia disponibilità di carni di selvaggina, abbattuta a caccia o nell’ambito dei piani di contenimento attuati dagli enti competenti, e di grande richiesta da parte dei consumatori e dei ristoratori, si rende necessario attuare delle indicazioni per la produzione igienica delle carni di selvaggina e le relative modalità di controllo ufficiale. Il Regolamento CE, stabilisce norme specifiche in materia di igiene degli alimenti di origine animale, in cui definisce precisi requisiti per quanto riguarda l’immissione sul mercato delle carni di selvaggina selvatica. Pertanto questo Centro rappresenta l’anello di unione per la filiera delle carni di selvaggina, con l’obbiettivo di avere una corretta tracciabilità dei prodotti immessi sul mercato locale e anche nazionale, caratterizzandone la territorialità.
Si prevede un grandissimo e largo utilizzo di questo Centro di raccolta selvaggina da parte degli operatori interessati: selettori, associazioni venatorie e agricoltori, che potranno portare gli ungulati in una struttura aperto 24 ore, con reperibilità dei volontari, soci dell’associazione Squadra cinghialisti Gruppo Folgore. I destinatari interessati saranno di conseguenza tutti i Centri di lavorazione selvaggina, che potranno ritirare carcasse di ungulati certificati, i commercianti di carne, i ristoranti della zona e tutti i loro clienti finali.
La salute, la tracciabilità e le statistiche sugli ungulati che verranno raccolte saranno il valore aggiunto di questo progetto, parallelo a quello nascosto e invisibile presente fino ad ora nel mercato della carne di selvaggina. Trasformando finalmente in opportunità una problematica qual è quella della presenza degli ungulati e valorizzando queste carni, riconosciute da tutti come prelibatezze a tavola.