Che fine ha fatto il turismo ad Assisi? AGGIORNAMENTO, il Pd perde un altro pezzo - Tuttoggi.info

Che fine ha fatto il turismo ad Assisi? AGGIORNAMENTO, il Pd perde un altro pezzo

Flavia Pagliochini

Che fine ha fatto il turismo ad Assisi? AGGIORNAMENTO, il Pd perde un altro pezzo

III° rimpasto in 2 anni | I rumors, "fuori Rota, dentro Capitanucci" | Ma non si parla più di Turismo | Si dimette Matarangolo
Dom, 22/04/2018 - 10:21

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Chi si occupa di turismo ad Assisi? Mentre la giunta Proietti cambia il terzo assessore in due anni: dopo le dimissioni “spintanee” di Claudia Travicelli e quelle di Eugenio Guarducci, è al 99.9% certo l’addio a Italo Rota, che in quasi un anno di assessorato – al “poetico” forma e rigenerazione sostenibile della città, del sistema ecoculturale e del paesaggio – si è visto meno di quante sono le dita di una mano e che avrebbe in realtà consegnato le sue dimissioni, congelate dal sindaco, a fine 2017. Il sostituto sarà, al 99%, Alberto Capitanucci, ingegnere, già rappresentante della Provincia nel cda del Convitto, cui probabilmente andranno le “prosaiche” deleghe a lavori pubblici e urbanistica.

Ma manca l’assessore più importante, quello al turismo, tema sul quale la città chiede di più: a due anni dal varo della prima giunta di centrosinistra, su questi versante non è cambiato molto nonostante le promesse e Assisi – che voleva diversificare le tipologie turistiche e magari trovarne di alto spendenti, vive ancora di turismo religioso, senza però trovare quelle alternative promesse e sta soprattutto perdendo anche quel turismo “mordi e fuggi”, di passaggio di Roma e Firenze, che caratterizzava il turismo feriale a San Francesco: le “lungaggini” imposte dai controlli hanno dissuaso alcune guide e tour operator dal fermarsi ad Assisi, visto che quella che era una visita di un’oretta circa si allunga a causa delle code dovute ai controlli.

E poi manca una politica ‘certa’ del turismo: dall’addio di Guarducci è passato un mese, e ancora non si sa quali saranno le scelte e quali saranno i programmi degli eventi, grandi o piccoli, che contrassegneranno l’estate. In questo periodo, in realtà, la stagione estiva dovrebbe essere già una certezza, si dovrebbe cominciare a pensare al prossimo Natale e gli eventi per convincere quei turisti che Assisi ha già assicurati a fermarsi di più avrebbero dovuto già essere noti, visto che la promozione, come Roma, non si costruisce in un giorno.

Senza Guarducci, inoltre, non è chiaro cosa farà il Comune con i proventi della tassa di soggiorno: il sindaco Stefania Proietti, stuzzicata dal consigliere M5S Fabrizio Leggio (“Qual è il programma per Universo Assisi? È urgente, non si può fare una straccio di promozione neanche quest’anno, non si può mettere in vendita un pacchetto, niente. Sempre lo stesso errore, ormai non ci sono giustificazioni. Se non si fa comunicazione i soldi investiti ( e sono molti ) vengono solo gettati al vento”, scrive il consigliere-albergatore), risponde “Lunedì 23 aprile saranno presentati dettagli all’osservatorio sull’imposta di soggiorno. Le date e i principali ospiti di Universo 2018 sono noti da tempo”. In realtà gli ospiti noti solo tre (Bjarke Ingels, Luca Trevisani e Antonio Ottomanelli) su dieci giorni di manifestazione, che dopo gli oltre 300.000 euro dell’anno scorso quest’anno ha un budget di quasi mezzo milione di euro, cifra che rende insopportabile un flop.


AGGIORNAMENTO h 16,49

E mentre la Giunta ha i suoi guai il Pd di Assisi non è da meno e perde un consigliere e un membro del partito: Franco Matarangolo, con una stringata nota, abbandona il partito e lo scranno in consiglio comunale; in quest’ultimo caso, al suo posto entra Barbara Chianella, che in risposta alle motivazioni postate su Facebook scrive, “Caro Franco mi spiace prendere il Tuo posto, cercherò di fare il meglio possibile per tutti i cittadini e per tutta l’amministrazione comunale. La tua stima per me è un grande tesoro come ben sai ricambiata in tutto”.

Quanto alle ragioni dell’addio, “non intendo increspare nemmeno con una folata di vento il cammino di questa esperienza amministrativa, che ho voluto fortemente ma – scrive l’ex consigliere – è noto ai più che avrei voluto modificare le cose fatte male, secondo me, da quelli che c’erano prima, in tema di traffico, arredo urbano e disciplina di piazze e spazi pubblici, con una visione laica del governo della città, qualche esempio. Non ci sono riuscito, evidentemente perché non sono stato sufficientemente convincente, nè dentro, né fuori del partito. Spero che ci riescano quelli che verrannoconclude Franco Matarangolocui auguro buon lavoro. Per ora, non stando io notoriamente con i frati, torno a zappare l’orto delle mie pandette”. 

Per la giunta, e il Pd, l’ennesima grana dopo un toto giunta che da un mese tiene nel limbo il principale assessorato della città, quello al turismo.

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