Centro-sinistra attacca "Romizi assente" | "Perugia destinata a sprofondare" - Tuttoggi.info

Centro-sinistra attacca “Romizi assente” | “Perugia destinata a sprofondare”

Alessia Chiriatti

Centro-sinistra attacca “Romizi assente” | “Perugia destinata a sprofondare”

Nel mirino mense scolastiche e fondi Capitale cultura
Gio, 22/10/2015 - 17:21

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Nuovo attacco della minoranza del Comune di Perugia alla squadra del sindaco Romizi. Per i gruppi consiliari del PD e del Psi manca il confronto. Il Consiglio grande, aperto alla partecipazione dei cittadini, è continuamente “rinviato“, tanto che quello del Comune di Perugia viene descritto come “un mostro giuridico, guidato da un sindaco assente che non si assume alcuna responsabilità, perché non vuole decidere”. Perugia si trasforma in un “città destinata a sprofondare”, dove tematiche care ai cittadini, come la scuola e la cultura, non sono “democratimante condivise“. In Sala Giunta, questa mattina, Mencaroni, Bori, Bistocchi, Mori, Arcudi, Borghesi e Vezzosi si sono riuniti per fare il punto.

Perugia capitale della cultura – Aprendo l’incontro, la paola è andata al capogruppo Pd Diego Mencaroni, il quale ha precisato l’esistenza di “un’ennesima mancanza della volontà della Giunta di dialogare con i cittadini. Ciò è confermato da una serie di scelte unilaterali, compiute dall’esecutivo senza coinvolgere minimamente la gente. Ne è un esempio la gestione dei fondi per il titolo di capitale italiana della cultura, ma soprattutto quando accaduto sulla questione mense. Su questa vicenda oggi la maggioranza pone il veto alla richiesta dei cittadini di un confronto “aperto” nonostante la tematica sia molto sentita dalla popolazione, in quanto, sul punto, l’amministrazione ha dimezzato i fondi e varato una riforma della refezione scadente e penalizzante per gli utenti. Tutto ciò – secondo Mencaroni – in aperta contraddizione con le promosse fatte più volte (conferenza dei capigruppo del 3 agosto e del 12 ottobre) dai consiglieri di maggioranza“.

Il caso mense – Nulla da fare, riferisce Arcudi del Psi, per quanto riguarda i Consigli aperti ai cittadini che dovrebbero verificarsi tra a settembre a novembre, per verificare gli effetti del nuovo servizio di refezione scolastica. “C’era, in sostanza, un accordo tra capigruppo che, tuttavia, oggi la maggioranza non intende rispettare. Capisco che sindaco ed assessore Wagué vogliano nascondersi, ma ciò non implica che i consiglieri comunali debbano rimangiarsi la parola data in spregio alle istituzioni. Credo che i servizi all’infanzia siano un tema centrale per la città che dovrebbe essere affrontato in un Consiglio grande nel confronto coi cittadini. Così, evidentemente, non è per la maggioranza”. Il capogruppo Psi ha evidenziato che sulle mense, rispetto all’inizio del nuovo servizio, fortemente contestato da opposizione e genitori, molte procedure sono state corrette (acqua, grammatura del cibo, ecc.) in itinere. “La verità è che l’esecutivo sta portando avanti solamente le opere varate dalle precedenti amministrazioni senza apportare alcuna innovazione né cambiamento per l’evidente mancanza di una guida politica”. Sulle servizio mense ha preso la parola anche Borghesi, la quale ha sottolineato come “la scelta di privatizzare molti servizi, compresi quelli di refezione scolastica, è prettamente politica. Visti i disagi che sono stati segnalati dai genitori, noi continueremo a vigilare esercitando fino in fondo il nostro compito di controllo”.

Liste civiche o ciniche? – Tommaso Bori ha a sua volta giudicato “assurdo che, nel corso della conferenza dei capigruppo di lunedì, rispetto a quanto espresso in precedenza, la maggioranza abbia votato contro l’individuazione della data per il Consiglio grande. Ciò conferma che questa maggioranza, comprese le liste civiche divenute ormai ciniche, ha fatto della latitanza una strategia politica. La conseguenza di ciò è che a Perugia molte cose non vanno, specie per ciò che riguarda i servizi all’infanzia, per i quali sono stati disposti tagli del 25 per cento”.

Della stessa opinione resta anche Sarah Bistocchi, per la quale “la maggioranza ha perso una grande occasione di dimostrare che è composta da persone serie ed affidabili. Al contrario, dopo aver fatto promesse specifiche, per tre volte in due mesi il centro sinistra ha disatteso la parola data, a conferma del fatto che si vuole rimandare all’infinito un confronto per timore di aprire un dialogo coi cittadini”. Emanuela Mori ha segnalato che il Consiglio comunale non è un consiglio di amministrazione di un’azienda: “siamo eletti dal popolo ed è per queste ragioni che il nostro ruolo non può e non deve essere svilito come accaduto in questa ed altre circostanze. Ciò accade perché il presidente del Consiglio comunale non svolge la funzione di garante ed è totalmente asservito ad un esecutivo che sfugge al confronto con cittadini e consiglieri”.

L’incontro con la stampa è stato chiuso dall’intervento della consigliera Alessandra Vezzosi: “l’esternalizzazione del servizio-mensa è stata prospettata come un risparmio per le casse comunali; su questo permangono molti dubbi che solamente i documenti potrebbero chiarirci. Tuttavia anche su questo versante ci stiamo scontrando con enormi difficoltà nell’accedere agli atti. Evidentemente questo ostruzionismo conferma che ci saranno in futuro spese ancora maggiori in capo all’amministrazione e, di conseguenza, per i cittadini”. La consigliera ha preannunciato l’intenzione da parte di Pd e Psi di presentare una proposta alternativa sul servizio mense, visto che quella varata dalla giunta “non funziona“.

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