Casacche Anas e finti contratti, la "beffa del catrame" del baby truffatore - Tuttoggi.info

Casacche Anas e finti contratti, la “beffa del catrame” del baby truffatore

Redazione

Casacche Anas e finti contratti, la “beffa del catrame” del baby truffatore

Era pronto a colpire anche a Perugia. Sulle spalle un avviso di garanzia per sei truffe a Bolzano e un "buco" da 50 mila euro
Mar, 19/01/2016 - 18:14

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Chissà cosa avevano in mente per gabbare privati e società dell’Umbria, due giovani irlandesi specializzati nelle truffe a base di “catrame”.

Un 19enne fermato, controllato e poi espulso dagli agenti della questura di Perugia, aveva già a suo carico un avviso di garanzia, con annesso provvedimento di sequestro di circa 24.000,00 Euro (gli altri 50 mila che si sarebbe intascato sono invece spariti), in quanto indagato dalla Squadra Mobile di quella città nell’ambito di un procedimento penale aperto dalla quella Procura della Repubblica; in particolare P.O.D. è accusato di una serie di truffe perpetrate ai danni di ben 6(sei) diversi soggetti residenti a Bolzano e che, in diverse occasioni, avevano presentato querela nei confronti suoi e di alcuni suoi connazionali, tutte per lo stesso motivo.

Insieme al suo “compare” e connazionale di 35 anni, è stato fermato mentre all’Ufficio posta di Via Mario Angeloni di Perugia era  in procinto di aprire un conto corrente postale, sul quale avrebbero immediatamente versato la somma contante di cui sono stati trovati in possesso (circa 700 Euro) e su cui appoggiarsi per portare a segno chissà quante truffe.

Fingendosi esperti nell’apposizione di asfalto e bitumi, traendo i clienti in inganno anche indossando, indebitamente, casacche colorate dell’ ”A.N.A.S.”, proponevano la stipula di contratti, attraverso la loro società, appositamente avviata ed aperta con normale partita IVA a nome di uno dei soggetti “puliti” del gruppo, per la bitumazione o l’asfaltatura di strade, eseguendo il lavoro sempre in maniera “parziale” e con materiali scadenti per poi, dopo aver preso almeno un anticipo per le spese dei lavori, darsi alla fuga e far perdere ogni traccia di sé.

All’esito dell’intervento, al giovane indagato veniva notificato l’avviso di garanzia di Bolzano, con contestuale nomina di un difensore di fiducia e sequestro della somma a lui già ritirata a Bolzano, ma soprattutto gli veniva notificato un provvedimento altrettanto efficace a firma del Questore di Perugia Carmelo Gugliotta,  un ordine di allontanamento dal Comune di Perugia per anni 3 (il cosiddetto “foglio di via”).

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