Stabilita la data della beatificazione del venerabile Carlo Acutis, che sarà celebrata ad Assisi il prossimo 10 ottobre nella Basilica papale di San Francesco.
La notizia era stata ufficializzala lo scorso febbraio, quando Papa Francesco aveva approvato il miracolo del giovane Acutis, annunciando i festeggiamenti per la primavera, posticipati poi alla data di ottobre per ovvi motivi di sicurezza sanitaria.
“Alleluia!” si legge sul sito del devoto quindicenne, mancato per una leucemia, “la beatificazione sarà un momento di gioia per tutto il popolo di Dio. La data scelta è prossima a un anniversario importante nella vita di Carlo: la sua nascita al Cielo, avvenuta il 12 ottobre 2006″.
La gioia della comunità
Anche la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino è in festa “La gioia che da tempo stiamo aspettando ha finalmente una data – afferma il vescovo, mons. Domenico Sorrentino –. Parliamo della beatificazione del venerabile Carlo Acutis. La presiederà il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione per le Cause dei santi”.
“La notizia – aggiunge il presule – costituisce un raggio di luce in questo periodo in cui nel nostro Paese stiamo faticosamente uscendo da una pesante situazione sanitaria, sociale e lavorativa. In questi mesi abbiamo affrontato la solitudine e il distanziamento sperimentando l’aspetto più positivo di internet, una tecnologia comunicativa per la quale Carlo aveva uno speciale talento, al punto che Papa Francesco, nella sua lettera Christus vivit rivolta a tutti i giovani del mondo, lo ha presentato come modello di santità giovanile nell’era digitale”.
Il riposo ad Assisi
Il corpo del venerabile è conservato ad Assisi nel Santuario della Spogliazione. La sua beatificazione, prosegue il vescovo, “lo porterà ancor più all’attenzione del mondo giovanile e sarà un incoraggiamento per tutti. La prova che stiamo vivendo non ci deve abbattere. L’amore di Dio può far in modo che una grande crisi diventi una grande grazia. Occorre una nuova creatività, generativa e responsabile, per costruire un mondo diverso, più bello, più solidale”.