Carabinieri di Perugia impegnati nel controllo della cosiddetta “movida” e del rispetto della normativa anti Covid, secondo le disposizioni seguite all’aumento dei contagi in città. Massiccio l’aumento delle forze presenti sul territorio, anche per fronteggiare la recrudescenza delle forme di illegalità che destano maggiore allarme sociale, al fine di accrescere il senso di sicurezza percepita.
Covid, le scuole perugine in quarantena
Militari, un arresto a Fontivegge
I militari della S.I.O. (Squadra di Intervento Operativo) dell’8° Reggimento “LAZIO”, inviati a supporto nel capoluogo, unitamente a quelli della Sezione Radiomobile del N.O.R. della Compagnia di Perugia, hanno tratto in arresto, in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un cittadino tunisino 28enne, domiciliato ad Ancona, irregolare sul territorio nazionale e già noto alle cronache giudiziarie.
In particolare, durante un servizio straordinario nella zona della Stazione di Perugia Fontivegge, giunti in piazza Vittorio Veneto, i militari hanno controllato il ragazzo, il quale, a seguito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di una dose di hashish e cinque di cocaina, sottoposte a sequestro.
A esito della celebrazione del rito direttissimo, l’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto e ha concesso il nulla osta all’espulsione del medesimo, il quale è stato quindi accompagnato al C.P.R. di Milano.
Spacciatore condotto a Capanne
I carabinieri della Stazione di Perugia Fortebraccio hanno tratto in arresto un cittadino tunisino classe ‘74, residente a Perugia, già noto alle cronache giudiziarie locali, in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, dovendo espiare la pena di 1 anno, 2 mesi e 8 giorni di reclusione, per il reato continuato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti commesso a Perugia nell’anno 2018.
L’arrestato, che era già sottoposto al regime della detenzione domiciliare, al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso la casa circondariale di Perugia – Capanne, a disposizione dell’autorità giudiziaria.