E’ di nuovo bufera sull’appalto di pulizie del comune di Norcia che indubbiamente non sembra conoscer pace. L’ultima, clamorosa notizia riguarda ancora una volta la Cooperativa Incontro B della presidente Costanza Carocci che è stata estromessa dalla gara di cui risultava (provvisoriamente) aggiudicataria dai primi del mese di aprile in attesa che la competente Commissione aggiudicatrice ne verificasse i requisiti. Una verifica che, annunciata dapprima per il 3 aprile, è slittata inspiegabilmente allo scorso 22 aprile. Di ieri il fax da parte del responsabile del procedimento del Comune di Norcia, il geometra Rotondi, che l’appalto era stato assegnato alla Ecotecna di Torino. E qui sorge il primo ‘giallo’. La società torinese, che ieri pomeriggio aveva chiesto alla Incontro B i nominativi dei dipendenti da assumere per il servizio di pulizie, questa mattina ha incontrato i cinque lavoratori, tre ore prima almeno che la Carocci fornisse via fax l’elenco richiesto. Non solo. Ai cinque lavoratori, stando alle informazioni reperite dai sindacati di Cgil e Cisl, sarebbe stato offerto dalal Ecotecna un contratto per 10 ore settimali ciascuno che fanno, ora più, ora meno, 200 ore al mese. Contro le 360 ore offerte dalla Cooperativa del comprensorio. Tanto è bastato per far saltare sulla sedia Fausto Stochi (Cgil) e Carlo Ugolini (Cisl) i quali hanno richiesto in serata al vice prefetto Giancarlo De Filippis (il Commissario di Governo che regge il comune dal 21 scorso, dopo la caduta della Giunta Alemanno) un incontro urgentissimo per capire quale fine abbiano fatto le assicurazioni fornite un mese fa dal primo cittadino in termini normativi e occupazionali. Sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo, che la Commissione abbia accertato la mancanza di un requisito in capo alla Incontro B. Il tutto pare ruotare sulla clausola del Capitolato che voleva le aziende partecipanti alla gara in possesso di una capacità tecnico-finanziaria pari all’oggetto dell’appalto, di 45mila euro per 4 anni. Facile dunque per la Cooperativa umbra – che, come si ricorderà, ha espletato tale servizio a Norcia nell’ultimo quadriennio stabilizzando i 5 ex lsu – dimostrare di avere capacità tecnico-finanziaria per l’importo annuale. Ma la Commissione avrebbe invece preso, quale capacità richiesta, l’importo dell’intero appalto, ovvero € 180mila.
“Ho ricevuto da pochi minuti la documentazione in possesso della Incontro B – dice a Tuttoggi.info l’avvocato Iolanda Caponecchi – e non posso pertanto fare alcun commento. D’altra parte il fax ricevuto dalla mia assistita è privo della determina dirigenziale e non è dunque possibile conoscere i reali motivi che hanno portato alla esclusione. Dovremo dunque capire cosa è avvenuto lo scorso 22 aprile e solo allora valuteremo i presupposti per impugnare la delibera (la n. 123 del 23 aprile 2008, n.d.r.). Conto di poterla avere o almeno visionare già domani mattina”. Impossibile, a quest’ora, rintracciare il vice prefetto De Filippis (nella foto), probabilmente all’oscuro di questo appalto che da più di un mese è permeato di veleni e polemiche. Una situazione comunque imbarazzante (anche per lo stesso ex sindaco Alemanno) che, se quanto trapela dovesse corrispondere al vero, comporterebbe non solo una diminuzione del salario per gli operai, ma anche un incremento del costo orario del servizio avendo il Municipio aggiudicato l’appalto alla ‘seconda’ miglior offerta fra quelle pervenute al seggio d’asta.
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