Ci manacava solo la bordata del sindacato vicino alla linea politica della Giunta per rendere ancora più torbido il dopo-conferenza stampa di ieri (clicca qui), con cui il sindaco Daniele Benedetti aveva tracciato una ipotetica exit strategy per togliersi dagli impicci del buco di bilancio. Il sindaco combattente che non abbandona la nave e vara il piano triennale di rientro per salvare il salvabile, era la fotografia della conferenza stampa, pur con tutti i dubbi e le ipotesi di numeri mancanti in consiglio. Ora a dare una spintarella in senso opposto ci pensa la Cgil-Fp che senza tanti giri di parole, afferma che se arriverà il Commissario prefettizio a Spoleto, loro non si stracceranno le vesti. Un vero atto di sfiducia “creativa”, potremmo dire nei confronti dell'esecutivo spoletino già decisamente ridotto a “cenere e panni sporchi”, secondo l'antico adagio locale. Tutto da capire chi rimarrà alla fine senza vestiti…Ecco il testo della Cgil-Fp:
Non vogliamo assolutamente sostituirci alla politica. Spetta ad essa e a chi è stato eletto per rappresentare la città decidere il da farsi assumendosi ovviamente ogni responsabilità.
Così come non sta a noi individuare responsabilità o emettere sentenze, ma rispettosi e fiduciosi nel lavoro della magistratura, tenuto conto che qualche avviso di garanzia è stato comunicato, aspetteremo la conclusione delle indagini.
Al di là delle responsabilità tecniche, ci sono comunque responsabilità politiche che nessuno può ignorare, dovute al mancato controllo della gestione dell’Ente lasciate solo ed esclusivamente, a nostro parere, a chi nello stesso tempo era controllore e controllato.
Ma come già detto di questo si occuperà la politica.
Quello che invece vogliamo evidenziare, è la mancanza di rispetto nei confronti delle Organizzazioni Sindacali che hanno chiesto ripetutamente e in modo unitario, incontri all’amministrazione per capire quali ricadute potesse avere sui cittadini e sui lavoratori la situazione economica venutasi a creare al Comune di Spoleto e per conoscere quale progetto, quale piano di rientro mettere in campo per ripianare il buco di bilancio.
A queste nostre richieste di incontro, nessuno ha mai risposto, per cui ci vediamo costretti a dire pubblicamente quello che avremmo detto all’Amministrazione se ci avesse convocato.
I cittadini di Spoleto, già martoriati da una crisi economica e sociale già presente da tempo in quel territorio, non possono pagare per responsabilità che non hanno, attraverso interventi lacrime e sangue sulle tariffe.
La stessa cosa vale per i dipendenti, che in questo caso potrebbero essere colpiti due volte: sia come dipendenti che come cittadini.
Per cui eventuali piani di rientro, seri e credibili, non possono che essere spalmati nel tempo e se per far questo, bisognasse fare spazio ad un Commissario Prefettizio, non saremo certo noi a strapparci le vesti.
(Car.Van.)
