I giovani, di età compresa tra i 20 e i 28 anni, si erano dati alla fuga all'arrivo della polizia
Niente discoteca per sei giovani che si erano resi protagonisti delle botte nel parcheggio del locale a Città di Castello, lo scorso marzo. Quando era arrivata la polizia, allertata da un testimone, tre dei sei giovani coinvolti – 4 stranieri e due italiani, di età compresa tra 20 e 28 anni – si erano dati alla fuga. E questo nonostante uno di loro, a causa dei colpi subiti, era a terra privo di sensi.
I Daspo notificati dal Commissariato di Città di Castello sono scaturiti dall’attività di accertamento svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Perugia che, in considerazione della gravità dell’episodio, della modalità con le quali è avvenuto e dell’allarme sociale ingenerato negli avventori del locale pubblico, ha ritenuto la condotta tenuta dai 6 ragazzi tali da determinare una situazione di pericolo e turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Per questi motivi, al fine di tutelare tutte le persone che sono solite frequentare quei luoghi ed evitare che possano diventare teatro di nuovi episodi analoghi, il questore della provincia di Perugia ha adottato i provvedimenti.
Discoteca vietata
Nei confronti di tre dei protagonisti, per la durata di 2 anni, sarà vietato l’accesso al pubblico dell’esercizio teatro dell’evento, nonché interdetto lo stazionamento nelle sue immediate vicinanze. Ad altri due, invece, il divieto avrà la durata di 1 anno e 6 mesi. All’ultimo, infine, sarà interdetto l’accesso al locale pubblico, nonché lo stazionamento nelle sue immediate vicinanze per la durata di un anno.
Queste misure di prevenzione, particolarmente importanti e incisive, rientrano nella categoria più ampia dei divieti di accesso ad aree urbane (DACUR). La violazione del provvedimento è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8mila a 20mila euro.