Una “vergogna l’applicazione della retroattività del bollo sulle auto storiche”. Club in tutta Umbria e Italia protestano per il pagamento della tassa, che ha subito variazioni importanti dopo l’approvazione della legge di stabilità del 2015, passata sotto la guida del governo Renzi. A raccogliere la protesta dei 560mila tesserati A.S.I. e dei 520 club italiani è la Lega Nord. Numeri importanti se si pensa che solo il club di Napoli tessera circa 8mila persone. In Umbria, dove l’iniziativa è stata promossa dal consigliere regionale del Carroccio, Emanuele Fiorini, sono 8 i club delle auto, con una media di 600 tesserati ciascuno.
Il nodo è il passaggio, nel pagamento del bollo, avvenuto dopo il 31 dicembre 2014: prima di allora, infatti, stabiliva che i veicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico certificati dall’Asi e dalla Fmi ed in Umbria anche dai Centri specializzati, usufruissero dell’esenzione dal bollo auto. Era dovuta soltanto la tassa forfettaria in caso di circolazione, pari ad euro 25,82 per le autovetture e di euro 10,33 per i motoveicoli. La legge di stabilità 2015 ha soppresso questa situazione eliminando ogni beneficio fiscale ai veicoli di età compresa tra i 20 e i 29 anni. Che è stato invece conservato per i veicoli da 30 anni in poi ad esclusione di quelli adibiti ad uso professionale. Per porre rimedio all’intervento dello Stato, la Regione Umbria è intervenuta riducendo il bollo auto con decorrenza 1 gennaio 2016 per i veicoli ultraventennali storici del 10 per cento.
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Dalla Lega Nord, il Senatore Candiani, intervenuto all’iniziativa di oggi, ha ricordato “quella sera quando fu approvata la legge di stabilità del 2015. Tant’è che fu posta la fiducia e la manovra fu approvata alle 6.41 del mattino. Il passo successivo fu la legge elettorale che poi fu dichiarata incostituzionale. In nessun sistema è prevista la retroattività sulle leggi. Su queste cose dovete arrabbiarvi – chiosa il senatore Candiani. Porterò il caso in Conferenza Stato Regioni”.
Dal canto suo il consigliere regionale umbro della Lega Nord, Emanuele Fiorini, porterà il caso in assemblea a Palazzo Cesaroni. “Un problema importante. Ci siamo trovati in difficoltà rispetto ad una Regione come la Lombardia, dove la legge regionale è stata approvata prima di quella nazionale. Noi in Umbria ci siamo allineati. Con il collega Mancini abbiamo scritto un atto, che presenteremo in Consiglio Regionale, attraverso il quale chiediamo alla Giunta regionale di intervenire presso il Governo Nazionale per ripristinare l’esenzione del pagamento del bollo auto e delle moto ultraventennali”.
E dal CUAE, il Club Umbro Automotoveicolo d’Epoca, presente con Liborio Libori, promettono di andare a Roma, “tirare fuori gli striscioni, andare di fronte a Montecitorio e protestare. E’ il momento di muoversi. A breve ci saranno le elezioni”.
Cosa accade in Umbria – Le ultime novità sul bollo delle auto storiche e da collezione risalgono all’1 gennaio 2016, quando la stessa Regione Umbria in una sua nota comunicò che gli autoveicoli e i motoveicoli tra i venti e ventinove anni di interesse storico o collezionistico possono beneficiare della riduzione del 10 per cento del “bollo” auto.
Per poter beneficiare della riduzione tariffaria, come previsto dalla legge regionale 16/2015, gli autoveicoli ed i motoveicoli non devono essere adibiti ad uso professionale e devono essere iscritti in uno dei registri ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI, previsti dall’articolo 60 del Nuovo Codice della strada o in uno dei registri dei centri specializzati riconosciuti dalla Regione Umbria.
Attualmente nell’albo regionale risultano iscritti nei centri specializzati: A 112 Club Italia di Petrignano di Assisi, Associazione amatori veicoli storici A.A.V.S. di Trieste, Associazione italiana automotoveicoli classici A.I.A.C. di Terni, Vespa Club di Città di Castello, Registro Fiat italiano di Torino, R.I.V.S. – Registro italiano veicoli storici di Padova, Club Automotostoriche sportive Patriarca di Perugia, Associazione italiana automoto da collezione Perugia. Pertanto per poter fruire della riduzione tariffaria è necessario che il proprietario del veicolo “storico” sia in possesso del certificato di rilevanza storica e collezionistica, rilasciato da una delle associazioni elencate, entro l’ultimo giorno utile per il pagamento della tassa automobilistica. Per il “bollo” con scadenza dicembre 2016 i versamenti possono essere effettuati entro il 1° febbraio.
Nelle altre regioni – La legge però non è uguale ovunque. Ad esempio, come illustra il Club Alfa, “in Lombardia auto e moto con più di 20 anni pagano una tassa di circolazione in misura fissa, sempre che questi mezzi rispettino le normative concernenti i limiti di emissioni dei gas di scarico. In questo caso si paga 30 euro per le auto e 20 per le moto. In Toscana invece si paga una tassa forfettaria pari a 63 euro per le auto con più di 20 anni e 26,25 per le moto. Questo però vale solo per le auto che presentano un concreto interesse storico e collezionistico iscritte in appositi albi dell’Asi o delle Fmi”.
Per il futuro – Prossimo passo dell’iniziativa degli auto e moto club e della Lega stessa sarà l’apertura di una pagina Facebook nazionale, che raccolga i soci e costituisca una forma di protesta.
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