Erano in corso i preparativi per il ricevimento organizzato in favore di due cittadini stranieri, che avevano deciso di sposarsi e festeggiare l’evento con amici e parenti nella verde Umbria, precisamente nell’Alta Valle del Tevere. Peccato che nella struttura ricettiva scelta per i festeggiamenti, una splendida country house situata nel tifernate, i primi a presentarsi sono stati gli uomini della Tenenza della Guardia di Finanza di Città di Castello.
I finanzieri hanno identificato 12 dipendenti tra cuochi, camerieri ed altro personale utilizzato per la conduzione della struttura, gestita da una società con sede a Roma (zona Parioli). Al termine dei controlli di rito 7 di questi sono risultati completamente in nero.
Poiché i lavoratori irregolari scoperti superavano il 20% del totale di quelli presenti nella struttura, è stata inviata immediata segnalazione all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che ha successivamente applicato la misura della sospensione dell’attività.
All’arrivo degli sposi e degli invitati, il blitz delle Fiamme Gialle era già terminato e gli ospiti hanno così potuto serenamente festeggiare. Il ricevimento si è svolto comunque con i restanti dipendenti in regola, che hanno potuto continuare a lavorare. Il responsabile della società romana si è visto applicare anche la sanzione pecuniaria (la cosiddetta “maxi sanzione”) che va da 10 mila a 21 mila euro.