Difficile darsele fino al giorno prima e improvvisamente fingere di essere in luna di miele: lo sanno bene Orlando Masselli e Cinzia Fabrizi, i consiglieri di Fratelli d’Italia che, nella giornata di ieri 17 settembre, sono usciti dalla minoranza in segno di protesta contro l’alleanza del Centrodestra con il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, in vista delle prossime elezioni Regionali. Un sussulto di dignità e coerenza per il quale i due esponenti di FdI verranno certamente ricordati, come si ricorderannono i famosi ‘denti mangiati’ di Bandecchi all’indirizzo proprio di Orlando Masselli e il verso del cane nei confronti della dirigente scolastica Cinzia Fabrizi (e in generale contro il gruppo di FdI), umiliazioni con le quali è giusto non scendere a compromessi. Dopo aver pronunciato certe parole dovrebbe essere terribilmente difficile dover abbassare la testa e, in ossequio al tritatutto politico, accettare che il segretario di Ap sia un nuovo ‘capo’. Per quanto riguarda Marco Celestino Cecconi e Maria Elena Trotti, i restanti uomini della Meloni insieme a Roberto Pastura, invece, sembra che in cambio dei rospi ingeriti e della fedeltà al partito avranno un ‘posto al sole’ in Regione in caso di vittoria.
Bandecchi-centrodestra, sgambetti e dispetti
Non ce la possono proprio fare a nascondere il fastidio di avere tra le loro fila gli esponenti di Alternativa Popolare che, con una dote di un pugno di voti, è riuscito a sedersi ai tavoli delle trattative e delle alleanze della maggioranza di Governo: gli esponenti del centrodestra, dopo essere stati continuamente umiliati e offesi da Bandecchi e i suoi, non perdono occasione per fare sgambetti, dispetti bacchettare e appuntare ai nuovi colleghi di maggioranza, mal tollerati e non accolti se non per circostanza di parole a livello di accordo nazionale. Al momento dei fatti, nel dibattito tra uomini con nomi e cognomi che si sono osteggiati, è tutta un’altra storia.
Scontro Sergio Cardinali ed Enrico Melasecche
Un esempio di quello che sta accadendo a livello di comunicazione, soprattutto social, è quanto accaduto con il convegno internazionale “Il paesaggio come strategia dello sviluppo. L’Umbria verde e resiliente”. Nella giornata di oggi, 18 settembre, l’assessore Regionale Enrico Melasecche scrive: “Un convegno internazionale presso la Sala dei Notari organizzato dal mio Assessorato su un tema centralissimo della agenda di questa giunta”. Sapete cosa scriveva ieri l’assessore del Comune di Terni, Sergio Cardinali?: “Non uno dei soliti Convegni, l’autorevolezza di relatori internazionali lo ha trasformato in uno strumento molto interessante per “utilizzare” al meglio le eccellenze ambientali del territorio della “bassa Umbria”. Un sistema territoriale vivo al centro della transizione in atto. Il Piano Paesaggistico Regionale rappresenta uno strumento positivo per lo sviluppo economico del territorio. La stretta collaborazione con la struttura regionale rappresenta un nuovo volano per le politiche territoriali! Work in progress”. Ecco il commento di Melasecche: “Peccato che manchi soltanto l’ammissione di chi quel convegno ha organizzato ma capisco che passare improvvisamente da una narrazione provocatoria e distruttiva ad un rapporto istituzionale serio non è facile. Occorre ammettere semplicemente la verità e credere in un approccio culturalmente opposto a quello fin qui seguito. Forse un piccolo bagno d’umiltà, cessando le follie delle offese personali e come minimo qualche scusa alla città e in particolare a chi è stato oggetto di sputi, minacce, ricatti, costituirebbe soltanto una mossa di rispetto e intelligenza politica”.
La comunicazione social
La comunicazione social è un indicatore spesso indicativo, anche se non sempre fedele alla realtà. Ma è chiaro che di questi commenti e di queste accuse, tra esponenti della stessa coalizione, se ne possono vedere a decine. Gli uomini e le donne di Bandecchi sono tronfi e, vittoriosamente, sventolano lo scalpo dell’alleanza strappata alla maggioranza di Governo ottenuta con una dote di voti irrisoria. Ap è ora seduta alle trattative dei tavoli nazionali non avendo sostanzialmente fatto nulla se non cavalcato trionfalmente la paura della destra di perdere qualche Regione strategia alle elezioni. Gli esponenti del centrodestra non ci stanno proprio, invece, ad accettare il nuovo stato di cose e non perdono occasione per dire: “Siete arrivati adesso, state buoni. Quello che è stato fatto è merito nostro”. Le premesse per qualche settimana frizzante ci sono, vedremo come andrà la luna di miele.