Assisi, il Ministro Passera in Basilica: "lavoro condizione basilare per la rinascita economica". Al convegno anche Bindi e Rutelli - FOTO e VIDEO - Tuttoggi.info

Assisi, il Ministro Passera in Basilica: “lavoro condizione basilare per la rinascita economica”. Al convegno anche Bindi e Rutelli – FOTO e VIDEO

Redazione

Assisi, il Ministro Passera in Basilica: “lavoro condizione basilare per la rinascita economica”. Al convegno anche Bindi e Rutelli – FOTO e VIDEO

Lun, 18/06/2012 - 12:22

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Alessia Chiriatti

“Vorremmo che da Assisi uscissero proposte concrete, praticabili, per rispondere alle sofferenze provocate dalla crisi fra le famiglie, i lavoratori, gli impreditori. Non potevamo restare insensibili a tutte le istanze drammatiche, alle richieste di aiuto che da mesi stanno investendo la nostra comunità francescana: ecco perchè abbiamo pensato di convocare qui, nella casa di San Francesco, tutti gli uomini di buona volontà”. Si è aperto così l'incontro di questa mattina presso la Basilica di San Francesco di Assisi, nella Sala Papale: un momento per parlare di crisi, dell'economia di oggi e delle sue condizioni congiunturali, ma anche dell'apporto delle istituzioni e del ruolo della grande famiglia francescana nel sostegno alla società civile. Ospite d'onore il Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera. Al convegno erano presenti, tra gli altri, il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, l'onorevole Rosy Bindi, il senatore Gaetano Quagliarello e gli onorevoli Francesco Rutelli e Retinopera.

“Uomo, fraternità e lavoro” – Nel giorno in cui scatta il pagamento della prima rata dell'IMU, un'imposta tanto dibattuta e che in molti hanno ritenuto come la tassa che si sarebbe abbatuta inesorabile sull'economia delle famiglie italiane, padre Giuseppe Piemontese e gli economi generali delle famiglie francescane hanno declinato, nei loro interventi, “un nuovo dizionario, ricco di lemmi antichi e sempre nuovi, quali risposte alla crisi attuale: uomo fraternità, povertà, mestieri, lavoro, fedeltà, devozione e preghiera, onestà, sobrietà, bene comune, sussidiarietà, letizia”. Tra gli altri interventi, quelli del presidente dell'Agenzia per il terzo settore, Stefano Zamagni, e il filosofo Dario Antiseri. La moderazione dell'incontro è stata affidata al direttore del Sole 24 Ore , Dott. Roberto Napoletano. Interrogarsi dunque di fronte a i cambiamenti e alle rapide trasformazioni di questi tempi, alla crisi economica che depaupera la società e alla quale si risponde con vecchi sistemi e inadatti paradigmi. Come suggerisce la sede, le istituzioni del mondo cattolico hanno voluto dare una risposta chiara e concreta, intrisa di spiritualità. “Francesco ha sempre lavorato con le sue mani e ha ordinato ai frati di lavorare con lavori onesti”: questo il messagio di speranza ed umiltà che i frati hanno voluto lanciare davanti ad una platea gremita di cittadini umbri, piccoli e grandi imprenditori, sofferenti anche loro della crisi produttiva.

Un focus sull'Umbria – Importante l'intervento della Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini: il suo è stato un discorso incentrato sulla situazione umbra. “Guardo con preoccupazione ad alcuni effetti rilevanti della crisi. La contrazione dell'economia italiana sta producendo effetti sociali rilevanti, accanto al disagio sociale, misurato dall'effetto combinato dall'aumento di disoccupazione e prezzi. L'inasprimento della crisi si evidenzia nella flessione dei consumi delle famiglie umbre che peraltro ricorrono alle riserve finanziarie accumulate negli anni. Come Regioni ed autonomie locali pensiamo di essere interlocutori fondamentali sia nelle risposte da dare alle esigenze ed ai nuovi bisogni della popolazione, anche in conseguenza della crisi, sia nel pensare alle riforme strutturali che servono all'Italia tutta”.

Le parole di Passera – “Un'economia sana si può avere solo con una crescita sostenibile, forte. L'Italia è in negativo, la sua crescita non si avvicina neppure ad essere definita debole”. Esordisce così il Ministro alla Sviluppo Economico, confermando i dati degli ultimi giorni espressi dalle borse italiane ed internazionali, dalla risalita dello spread e dalla sfiducia dei mercati. “La nostra situazione è stata causata dall'enormità di debito accumulato nel passato per risolvere troppo presto i problemi. La fonte del problema della contrazione dei posti di lavoro è anche questa”. Il ministro prova anche a formulare una soluzione: “dobbiamo percorrere tutte le strade: tutto il sistema paese deve stringersi intorno alle aziende, ai sistemi di giustizia e di formazione. La competitività deve essere salvaguardata. Ma non basta: serve anche coesione. I paesi che hanno dimostrato nel tempo di guadagnare una crescita vera e profonda sono stati quelli dove la cooperazione è stata più forte. Come direbbe Zamagni, si tratta di cavalli che trainano lo stesso aratro, che si chiamano competitività e coesione sociale. Non bisogna pensare al medio termine, ma avere responsabilità politica. Per questo bisogna limitare gli sprechi, ed usare in maniera corretta i risparmi, facendo attenzione anche al rispetto per l'ambiente. La politica può fare di più, perchè le norme possono aiutare molto ad acquisire dignità”. Non è mancato un affondo nei confronti dell'Europa: “non possiamo essere d'accordo con l'Europa dopo i primi provvedimenti presi dalle banche europee. Ora però si comincia a prendere la mossa giusta. Non basta l'economia: serve un tipo di finanza che si unisca al dialogo con le altre istituzioni”.

Passera ha poi voluto concludere così: “servono esempi concreti, un modo di vivere diverso, e i francescani ne rappresentano un spunto. E' finita la certezza delle formule economiche matematiche ed assolute che guidano l'economia. Dobbiamo anche saper prendere delle decisioni costose, che non vedono subito il consenso dei cittadini, che fanno perdere voti: ma chi se ne frega? Se in passato c'è stato spreco di coraggio e generosità, adesso è ora di razionalità e fraternità”.

Video di Nicola Palumbo

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