Assisi accoglie il presidente Mattarella, in attesa della Giornata Mondiale di preghiera - Tuttoggi.info

Assisi accoglie il presidente Mattarella, in attesa della Giornata Mondiale di preghiera

Redazione

Assisi accoglie il presidente Mattarella, in attesa della Giornata Mondiale di preghiera

Ieri apertura del programma verso l'appuntamento del 20 settembre, in presenza del Papa, con Uto Ughi e i Filarmonici di Roma
Dom, 18/09/2016 - 16:13

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Aggiornamento h 19,02– La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha accolto questo pomeriggio, a Santa Maria degli Angeli, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in Umbria per presenziare ai lavori di apertura dell’iniziativa “Sete di pace”, che si concluderà martedì 20 settembre, con la presenza di Papa Francesco.
Ecco il suo saluto di benvenuto al Capo dello Stato. “Come comunità regionale siamo onorati ed orgogliosi di averla qui con noi in occasione di questo importante trentesimo anniversario del(agenzia umbria notizie) lo storico incontro internazionale di Assisi, allora fortemente voluto da Papa Giovanni Paolo II, ed oggi riaffermato da Papa Francesco”.lo storico incontro internazionale di Assisi, allora fortemente voluto da Papa Giovanni Paolo II, ed oggi riaffermato da Papa Francesco”.
La presidente della Regione ha colto l’occasione per ringraziare il Presidente Mattarella “anche per la vicinanza, la solidarietà e la partecipazione istituzionale che ha voluto esprimere all’Umbria ed ai cittadini di Norcia e della Valnerina colpiti dal sisma del 24 agosto, ai quali va il nostro rinnovato pensiero, e la sua attenzione per assicurare assistenza alla popolazione e la ricostruzione”.
Ha poi ringraziato gli organizzatori ed i partecipanti all’importante e straordinario convengo internazionale, dalla Diocesi di Assisi ed il suo Vescovo, le Famiglie Francescane, la Comunità di Sant’Egidio, la Conferenza Episcopale Uumbra ed il suo presidente Cardinale Bassetti, il Comune di Assisi, le tante Autorità religiose ed esponenti culturali “che daranno – ha affermato – contenuto e prestigio a questi tre giorni di dialogo e confronto”.
“Sono orgogliosa di rappresentare questa terra, l’Umbria, – ha proseguito Marini – la terra di Frate Francesco, il figlio più illustre, che ne ha contaminato l’identità, l’anima, il carattere. Il francescanesimo come identità spirituale, ma anche come parte profonda e ricca della storia secolare di questa regione. L’Umbria, Assisi, la terra di Francesco, questa nostra terra, affonda le sue radici storiche in un terreno reso fecondo dai valori religiosi, spirituali e laici della pace, della non violenza, dell’integrazione e della cooperazione tra i Popoli, dell’accoglienza ai migranti, della cultura della coesione sociale, del rispetto delle persone e della natura”.
“È dunque molto forte – ha proseguito la presidente – il legame tra l’Umbria e lo “spirito di Assisi”. Uno spirito che grazie all’incontro del 1986 pervase il mondo di allora. Un mondo che viveva le forti tensioni della contrapposizione tra est ed ovest, della “guerra fredda”, delle tensioni tra gli Usa e l’Urss di allora, che vide subito dopo, con il crollo del Muro di Berlino, nascere una nuova Europa, più vicina a quella visione dei suoi “padri” costituenti, mossi soprattutto da un ideale di pace, di pacifica convivenza tra popoli. Oggi viviamo un altro scenario, anch’esso drammatico, che vede un maggior coinvolgimento delle comunità civili in tensioni internazionali anche a causa dei tragici episodi terroristici che sempre più spesso entrano nel cuore dell’Europa, attraversano tutta l’area del Mediterraneo, del Medio Oriente, colpiscono in ogni area del mondo”.
“Penso che proprio da questa piccola regione, l’Umbria – ha detto -, e in virtù dello “spirito di Assisi” – grazie al quale qui hanno potuto in passato, e possono oggi confrontarsi e dialogare culture e religioni differenti, leader religiosi, intellettuali, Premi Nobel per la Pace – possa venire un concreto aiuto che potrà indicare una nuova rotta per costruire pace e convivenza, assicurando alle giovani generazioni un nuovo mondo possibile”.
Secondo la presidente Marini “la straordinaria forza di Assisi, della terra di Francesco, della sua testimonianza universale di uomo della pace, è stata anche l’inevitabile e naturale fonte di ispirazione per quel gruppo di intellettuali, capeggiati dall’umbro Aldo Capitini, che diedero vita negli anni ’60 alla Marcia per la pace che da Perugia li condusse – ed ancora oggi è così – proprio qui ad Assisi, il luogo che custodisce il corpo di Francesco, il Santo, l’uomo simbolo di un messaggio di pace oggi incredibilmente attuale. E noi cogliamo la forza spirituale e razionale di vederci tutti qui, i leader delle religioni del mondo”.
Infine, la presidente Marini ha voluto ribadire di essere davvero “molto onorati che questa terra, proprio nel nome di Francesco, a distanza di otto secoli, sia ancora, e di nuovo, in grado di offrire, con questo incontro, una occasione di dialogo e confronto tra culture e religioni, ma tutti chiamati a dare un concreto contributo ideale affinché la pace non resti una astratta idea, ma sia – ha concluso – un progetto che si concretizza”.

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Aggiornamento h 17,20– Dopo l’intervento  finale nella cerimonia di inaugurazione del Patriarca Bartolomeo I,  con un accorato appello alla pace, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lascia il Lyrick salutato da tutti i leader religiosi e dalla auutorità presenti alla prima giornata dell’Incontro Sete di Pace.

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Aggiornamento h 17,02- L’anima storica della Comunità di Sant’Egidio, il Prof. Andrea Riccardi esprime la gioia di tutta la comunità per la presenza all’Assemblea di apertura del Presidente Mattarella. Nel suo saluto alle autorità presenti, Riccardi ricorda l’intuizione dell’ottobre del 1986, quando pregare tutti insieme per la pace sembrava una idea semplice ma impossibile. Eppure quella intuizione fu una icona del dialogo mondiale tra i popoli e di affratellamento delle religioni. Assisi ’86 fu una grande occasione per dare ragione del lavoro di tanti pionieri della pace, ma fu anche un momento in cui si registrarono molte reazioni indispettite, una stravaganza di un Papa, si disse. Ma da allora in poi lo Spirito di Assisi, non si è più fermato.

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Aggiornamento h 16,36- Nel saluto della Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il ringraziamento al Presidente Mattarella per essere stato vicino alle popolazioni delle regione terremotate nel sisma del 24 agosto. Lo stesso spirito di vicinanza che anima l’Umbria nell’accoglienza di chi soffre, dei migranti e di chi ha bisogni impellenti. Dalla piccola Umbria, la terra di Francesco, può venire un modello che dopo  otto secoli dal Santo di Assisi possa ancora una volta essere un luogo di pace e da cui proviene una proposta concreta di convivenza

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Aggiornamento h 16,28- Il Vescovo di Assisi, Mons. Sorrentino, nel saluto alle autorità, ricorda il gesto di San Francesco che si spogliò di tutti i suoi averi pur di seguire Dio. Lo spirito di Francesco e che suggerì anche a Papa Giovanni Paolo II la scelta di Assisi per il primo famoso incontro mondiale di preghiera, perchè tutti si spoglino di qualcosa seguendo la voce di Dio.

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Aggiornamento h 16,20-Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella è già arrivato al Teatro Lyrick di Assisi dove la Comunità di Sant’Egidio, che organizza la Giornata Mondiale di Preghiera, porge il saluto a tutte le autorità politiche e religiose intervenute all’Assemblea di apertura dell’evento internazionale

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Ad Assisi tutto è pronto per la Giornata mondiale di preghiera “Sete di pace. Religioni e culture in dialogo” del prossimo 20 settembre. Uto Ughi con l’Orchestra “I Filarmonici di Roma” ha aperto ieri (17 settembre) con un concerto gratuito, il meeting dedicato all’ambiente e l’incontro internazionale al quale parteciperanno 511 leader religiosi provenienti da tutto il mondo.
L’edizione 2016 vedrà  tra pochi minuti, oggi domenica 18 settembre, la presenza ad Assisi del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e quella di Papa Francesco il prossimo 20 settembre.
Gli ultimi dati indicano che i luoghi di ritrovo permetteranno a 12 mila persone di seguire l’evento. Ventinove i panel a cui parteciperanno circa 200 relatori. Gli incontri previsti toccheranno anche gli argomenti più attuali: tra i dibattiti spazio ai conflitti che minacciano la pace nei territori del Medio Oriente, al fenomeno delle migrazioni e dell’integrazione e alla lotta al terrorismo.

“La speranza di pace che noi incarniamo dia sollievo, consolazione e forza a chi soffre per la guerra, per il terrorismo e la violenza”. Lo ha detto il Presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, nel saluto prima della celebrazione che ha aperto ad Assisi l’evento “Sete di Pace”.
“Trent’anni fa – ha ricordato Impagliazzo – si alzo’ da questo colle una voce di pace e fraternita’ universale. Quella voce oggi, dopo trent’anni, e’ piu’ forte e lo spirito che la sorregge si e’ diffuso e ha dato coraggio a tanti nel mondo. La voce di pace sia piu’ forte e audace – ha concluso il presidente di Sant’Egidio – perche’ deve parlare anche nel nome di chi non ha voce perche’ e’ sopraffatto dalla guerra e dalla violenza”.

Aggiornamenti sulla visita del presidente della Repubblica, nel corso del pomeriggio.

Diretta video dell’incontro sulla wb-tv della Comunità di Sant’Egidio (CLICCA QUI)

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