Asili nido, i sindacati "no alla privatizzazione" | Project financing a Perugia? - Tuttoggi.info

Asili nido, i sindacati “no alla privatizzazione” | Project financing a Perugia?

Alessia Chiriatti

Asili nido, i sindacati “no alla privatizzazione” | Project financing a Perugia?

A Collestrada, genitori ed educatrici per tenere aperto l'asilo La Magnolia
Mer, 20/04/2016 - 16:07

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I sindacati non condividono la scelta dell’amministrazione comunale di Perugia sul futuro degli asili nido e delle scuole materne presenti sul territorio del capoluogo umbro e gestiti direttamente da Palazzo dei Priori. Al centro, c’è la decisione che l’amministrazione intende percorrere attraverso un eventuale project financing chiamato “Perugia città dell’infanzia”, che interessa 6 strutture educative attualmente gestite direttamente dal Comune di Perugia. Il fronte delle proteste si allarga, dunque, e spazia dalle mense scolastiche, dopo il loro affidamento a ditte esterne avvenuto lo scorso anno, alle educatrici dipendenti con contratti scaduti o in attesa di nuovo concorso, al recupero stesso delle strutture scolastiche.

E’ tutto scritto nella delibera del 15 marzo scorso, dove si parla di 15 asili comunali direttamente gestiti dall’amministrazione,  alcune delle quali “autorizzate al funzionamento fino 31 agosto” e che necessitano di “forti interventi di manutenzione“. Lo scorso 15 marzo, poi, Palazzo dei Priori ha ricevuto un’offerta da  Consorzio ABN, Coop. Sociale Borgorete e Coop. sociale Koinè di project financing per la ristrutturazione delle 6 strutture. Una proposta che naturalmente l’amministrazione si riserva di valutare entro sei mesi, “sotto il profilo della funzionalità, della fruibilità del servizio, della accessibilità al pubblico, del rendimento, del costo di gestione e di manutenzione, della durata della concessione, delle tariffe da applicare, della metodologia di aggiornamento delle stesse, del valore economico del piano e del contenuto della bozza di convenzione“.

Ma, come detto, i sindacati non ci stanno: “i servizi educativi all’infanzia – si legge in una nota della Cgil di Perugia – sono servizi fondamentali nello sviluppo delle bambine e dei bambini, fondamentali nella realizzazione di azioni di conciliazione dei tempi delle donne ed un importante strumento dal punto di vista dell’integrazione e prevenzione sociale. Perugia ha una antica storia di servizi educativi ed è un esempio di servizio pubblico a gestione diretta per l’infanzia per tutta la regione. Come organizzazione sindacale – concludono – nelle sue articolazioni, ribadiamo con assoluta fermezza la nostra contrarietà alla privatizzazione dei servizi educativi e la svendita dei servizi pubblici”.

Intanto i genitori e le educatrici restano in allerta: è previsto per questa sera, alle 20, l’incontro pubblico presso il circolo Arci Collestrada contro la chiusura dell’asilo nido “La Magnolia”. Un asilo da 24 posti, per il quale la comunicazione della sospensione per un anno del servizio di asilo nido La Magnolia è stato deliberato dalla giunta il 24 febbraio scorso perché la struttura “deve essere oggetto di rilevanti interventi di ristrutturazione per ottenere almeno il certificato di prevenzione incendi”. Nella delibera per la sua chiusura si legge infatti che si tratta di “interventi estremamente onerosi, che non possono essere messi in cantiere per l’estate prossima, tenuto conto degli altri incombenti e della programmazione degli uffici”, e che inoltre “le spese da sostenere sono al momento incompatibili con il servizio reso dalla struttura tenuto conto della progressiva diminuzione dell’utenza, e del fatto che nello stesso territorio insistono altre due strutture comunali per una capienza di 92 posti oltre a varie strutture private“. Al momento, dunque, la soluzione per i bimbi e le loro famiglie è stata quella di aumentare i posti del nido limitrofo l’Anatroccolo, sempre attualmente gestito in concessione, passato così da una ricettività di 32 a una di 40 posti.

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