Il progetto da 40 mila euro era stato approvato lo scorso ottobre dalla giunta comunale, in questi giorni il cantiere si è attivato | La nuova area dedicata agli amici a 4 zampe sorgerà in una zona inutilizzata da tempo
Sono finalmente partiti, da qualche giorno, i lavori di costruzione di un’area di sgambatura per cani, che sorgerà al parco del Teatro Romano a Gubbio.
Il progetto da 40 mila euro, approvato con una delibera di giunta lo scorso ottobre, vede ora la sua concreta realizzazione nella parte recintata sul lato nord delle rovine, attualmente inutilizzata (nelle foto). In questa porzione di terreno sono stati effettuati nel tempo una serie di scavi, parzialmente ancora aperti e collocate alcune pietre recuperate nelle varie fasi di indagine archeologica. Solo dopo l’ok della Soprintendenza si è potuto aprire il nuovo cantiere.
I lavori prevedono, nel dettaglio, la rimozione di recinzione e cancello (danneggiato), l’abbattimento di alberature infestanti, lo spostamento e collocazione di tutte le pietre custodite nell’area, all’interno dello scavo esistente o nell’ambito del parco su indicazione della Soprintendenza stessa. I reperti verranno protetti con dei teli di tessuto non tessuto.
Per quanto riguarda le nuove forniture saranno installate: una fontanella in ghisa per abbeverare i cani, due panchine in ferro, una nuova recinzione della stessa tipologia dell’esistente con due cancelli in ferro posizionati agli opposti dell’area, una staccionata in legno al confine con l’attuale parcheggio.
La mancanza di un’area di sgambatura per cani in tutto il Comune di Gubbio aveva fatto insorgere fin dal 2019 prima i cittadini, con una petizione di oltre 300 firme, e poi i consiglieri di Scelgo Gubbio con un ordine del giorno portato a Palazzo Pretorio. Cinque anni dopo è arrivata la svolta anche grazie alla volontà dell’assessore ai Lavori Pubblici Valerio Piergentili: “A seguito di un impegno preso dall’amministrazione con l’intero Consiglio comunale questa sarà un’opera che garantirà ai cani un luogo sicuro e libero dove muoversi, riqualificando un’area attualmente in disuso”.