ALL'ISTITUTO COMPRENSIVO "GIOSUÈ CARDUCCI" INAUGURATA LA MOSTRA "UNA SCUOLA PER LA VITA" (Foto TO®, scoprila) - Tuttoggi.info

ALL'ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOSUÈ CARDUCCI” INAUGURATA LA MOSTRA “UNA SCUOLA PER LA VITA” (Foto TO®, scoprila)

Redazione

ALL'ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOSUÈ CARDUCCI” INAUGURATA LA MOSTRA “UNA SCUOLA PER LA VITA” (Foto TO®, scoprila)

Sab, 20/11/2010 - 11:22

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“Una Scuola per la Vita. La città, la scuola, la memoria nell’archivio di Maria Pia Napolitano”: è la mostra allestita negli spazi della Saletta Expo dell’Istituto Comprensivo “Giosuè Carducci” di Foligno, presso il quale, nel pomeriggio di ieri, ha avuto luogo la presentazione e l’inaugurazione dell’esposizione.

Il convegno che ha preceduto la visita guidata alla mostra è stato presieduto da Manlio Marini, ex sindaco del comune di Foligno e presidente dell’associazione “L’officina della memoria”, e si è avvalso dei saluti di Pier Giorgio Lupparelli, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Giosuè Carducci”, Elisabetta Piccolotti, assessore alla cultura del comune di Foligno e Rita Zampolini, assessore all’istruzione del comune di Foligno. A seguire, gli interventi “L’archivio Napolitano” di Rossana Landi, direttrice della biblioteca comunale di Foligno, “Dall’archivio alla mostra” di Luciana Brunelli de “L’officina della memoria”, “Le sezioni della mostra” di Rinalda Bottai, Rita Paglia e Giovanni Pioli, “La mostra e noi” di Maria Vera Speranzini dell’Istituto Comprensivo Carducci e “Il contesto pedagogico” di Luigi Santangelo.

“La mostra è il lavoro di un gruppo di persone appassionate, competenti ed entusiastiche e la mia è stata soltanto una presenza avendo partecipato in maniera marginale” ha debuttato Marini. “È stato un lavoro non facile ma impegnativo, che attesta la volontà di dare alla città una testimonianza ed una memoria. La mostra è un percorso di vita- ha proseguito l’ex primo cittadino- perché Maria Pia Napolitano ha vissuto 93 anni e con essi due guerre mondiali, tante stagioni politiche e qualche riforma scolastica, con proficuo entusiasmo e competenza. Non dimentichiamoci che è stata anche una battagliera consigliera comunale. Siamo fieri di aver organizzato e prodotto questo risultato e di averlo fatto in questo Istituto visto che Maria Pia Napolitano ha frequentato qui i suoi anni di scuola media. Una scuola che ha licenziato tante ottime persone e qualcuna, inevitabilmente, è venuta male- ha scherzato Marini sul suo ex istituto scolastico- in questa scuola ho infatti passato la mia adolescenza e sono ben felice di aver partecipato, anche se, ripeto, in maniera irrilevante, alla realizzazione dell’esposizione. Per questo ringrazio chi l’ha permesso”.

Secondo il dirigente Lupparelli “occorre fare più spesso iniziative di questo tipo. Maria Pia Napolitano è stata un’insegnante che ha dato tutta se stessa e sono convinto che ne esistano altre che meritino altrettanta attenzione. In questo istituto Maria Pia Napolitano ha dato la sua disponibilità intellettuale per 34 anni e quando gli ex alunni tornano qui parlano sempre con stima e affetto di lei”.

“Quella della Napolitano è stata una famiglia di quattro insegnanti, padre, madre, seconda moglie del padre e figlia, che hanno dato i caratteri della storia attraverso la scuola” ha affermato l’assessore Piccolotti. “La mostra è l’occasione per mostrare che gli archivi non sono luoghi morti, ma vivi, e ‘L’officina della memoria’ lo ha dimostrato spesso negli ultimi anni. Le istituzioni rischiano infatti il più delle volte di dimenticare il valore dell’importanza della tutela di questi archivi. La mostra mette anche in risalto il ruolo della scuola nella formazione dello stato e del popolo italiano. Quanto la scuola ha oggi bisogno di una nuova valorizzazione sociale. Sono infatti molto preoccupata dall’idea che la scuola sia solo per prepararsi al lavoro, non alla cittadinanza. Se perde questo ruolo l’intera società ne esce sconfitta. La scuola è per la crescita di persone consapevoli con capacità critica. L’esposizione mostra come la scuola è aperta alla città e che con la città interloquisce”.

“È una mostra che si stava preparando da tempo” ha rivelato l’assessore Zampolini. “Cade in un momento molto opportuno in cui si riflette sul senso dell’insegnamento e del ruolo educativo. La situazione agisce in maniera da svalutare le istituzioni scolastiche e i valori educativi. La mostra è un’azione ampia verso il lavoro di recupero della nostra storia”.

Il Fondo Napolitano, per volontà della stessa professoressa Maria Pia Napolitano, è stato acquisito dalla biblioteca comunale “Dante Alighieri” di Foligno nel febbraio del 2003, e ampliato successivamente con lascito testamentario del maggio 2006. Il materiale, estremamente eterogeneo, testimonia usi, costumi, metodi didattici e pedagogici di quasi un secolo di scuola statale italiana di ogni ordine e grado. Si va da progetti realizzati nella Scuola Arti e Mestieri di Foligno dal 1900 al 1940, a libri di testo, foto, relazioni e documenti didattici.

“Una Scuola per la Vita. La città, la scuola, la memoria nell’archivio di Maria Pia Napolitano” è un’iniziativa de “L’officina della memoria”, frutto della collaborazione con l’assessorato all’istruzione e alla cultura del comune di Foligno e l’Istituto Comprensivo Giosuè Carducci, alla quale ha contribuito la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.

La mostra resterà aperta fino a sabato 18 dicembre tutte le mattine, dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30, e nei pomeriggi di martedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.00.

È possibile prenotare visite guidate contattando Simona Bonini: 0742.356378 – 329.9882585 – officinadellamemoria@tin.it

(Elisa Panetto)


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