Arrivano i rimborsi per i passeggeri che avevano prenotato sui voli Trapani-Cagliari-Trapani, cancellati dalla compagnia Aliblue Malta: voli che riguardano anche alcuni utenti umbri, visto che la compagnia ha cancellato anche i voli dal San Francesco d’Assisi, ufficialmente per scarso traffico. Nel corso di quello che passerà agli onori delle cronache come il giugno nero dello scalo perugino, dopo la cancellazione dei voli della Cobrex per Bucarest e Barcellona, AliBlue aveva riservato analogo destino al Perugia/Roma-Fiumicino, cancellato per scarsità di biglietti, dal San Francesco d’Assisi, e successivamente aveva tagliato anche ii voli per la Sardegna (Cagliari e Olbia, con possibilità di ‘agganciare’ anche Trapani) previsti sempre dalla compagnia Aliblue.
In quest’ultimo caso, all’origine della decisione ci sarebbe un non meglio specificato problema con l’Enac che aveva convinto anche Sase a fare un passo indietro. Con una comunicazione sul proprio sito il vettore spiega che la cancellazione è “dipesa da fattori esterni alla nostra compagnia, che ci impediscono di fornire l’abituale servizio offertovi. Ringraziandovi per la comprensione e rinnovando le nostre scuse, vi invitiamo ad utilizzare esclusivamente l’indirizzo email support@alibluemalta.com per qualunque comunicazione”.
E intanto – dopo l’odg di alcuni consigli comunali per valorizzare l’aeroporto San Francesco – alcuni deputati sardi, siciliani e umbri – Emanuele Prisco (Umbria), Salvatore Deidda (Sardegna), Carolina Varchi e Carmela Bucalo (Sicilia), tutti di Fratelli d’Italia – hanno presentato un’interrogazione al ministro dei trasporti.
“Prima gli annunci, poi la cancellazione nel sito della compagnia delle tratte interessate, poi gli scambi di accuse tra società che gestisce l’aeroporto di Perugia e la stessa compagnia Aliblue, poi la cancellazione anche del volo Cagliari Trapani”, si legge nel documento, che lamenta “disagi e danni per tutti. Chiediamo al Ministro Toninelli di tutelare i cittadini ma anche le Regioni interessate perché in alta stagione non è piacevole vedere cambiare i propri programmi – osservano i deputati – dopo aver magari speso soldi per un viaggio che mai si farà”.
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