E’ stato presentato al Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno il progetto “Giocare con la scienza” rivolto al personale educativo dei nidi d’infanzia della città. Il progetto si inserisce nell’ambito del progetto più generale “Perché? Le Scienze per le bambine e i bambini da zero a sette anni” che nasce dalla collaborazione tra gli assessorati alle politiche per l’infanzia e all’istruzione del Comune di Foligno e il Laboratorio di Scienze Sperimentali, con il contributo economico della Regione Umbria.
Si è parlato in particolare degli interventi precoci che riguardano i bambini fin dai primi mesi di vita poiché i processi di apprendimento dei primi anni di età risultano essere decisivi per lo sviluppo cognitivo, relazionale e affettivo futuro.
Particolarmente interessanti sono risultati gli interventi della dottoressa Moira Sannipoli, Docente della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Perugia e della dottoressa Patrizia Ercolani, responsabile del Servizio di Psicologia dell’età evolutiva della Asl n. 3 Umbria, che hanno contribuito a delineare un quadro dei possibili percorsi educativi rispettosi della individualità e creatività di ciascun bambino.
Sono previsti attività di laboratorio con il coinvolgimento di bambini, genitori ed insegnanti, formazione teorica, progettazione e allestimento di spazi della città.
Lo spazio riservato alla formazione degli insegnanti avrà il compito di sostenere e accrescere le loro competenze e le loro consapevolezze.
Il primo degli incontri previsti per la formazione si è svolto lunedì 28 novembre, a Palazzo Trinci, aperto a tutti gli insegnanti dei nidi delle scuole dell’infanzia e dei primi due anni delle scuole elementari. Gli interventi del professor Pierluigi Brustenghi, neurologo della Asl n. 3 dell’Umbria e del professor Edoardo Boncinelli, genetista dell’Università “Vita e Salute” di Milano, hanno catturato l’attenzione della platea per l’interesse verso i processi messi in moto dal cervello nell’attivazione dei meccanismi di comprensione e trasmissione degli apprendimenti e delle conoscenze a partire dall’esplorazione, attraverso i cinque sensi, dei bambini di pochi giorni fino a determinare l’unicità di ogni singolo individuo. Il dibattito ha anche approfondito gli intrecci genetici, ambientali e casuali che determinano gli apprendimenti e, più in generale, che caratterizzano ogni essere umano.
Al via “Giocare con la scienza”
Gio, 01/12/2011 - 08:42