Adolfo Pierotti è il nuovo segretario regionale della Fim, il comparto metalmeccanico della Cisl. La nomina è avvenuta ieri al termine dell’assemblea dei delegati riunitisi nella sala congressi del ristorante Zengoni per procedere alla nomina del successore di Giorgio Sabatini, che ha preferito anticipare la fine del proprio mandato per dar modo a Pierotti di preparasi al prossimo congresso che si terrà a marzo sempre a Spoleto.
Presente ai lavori anche il segretario nazionale di categoria Giuseppe Farina, quello regionale confederale Ulderico Sbarra e il territoriale Bruno Piernera. Quella di Pierotti è una elezione destinata a rimanere negli annali perchè per la prima volta sarà un perugino a guidare la segreteria regionale: fino a ieri, infatti, la segreteria è stata sempre retta da dirigenti di Terni.
Tutti hanno votato per lui: alla fine lo spoglio ha registrato 19 schede con il suo nome e una sola scheda bianca (quella dello stesso Pierotti). Si dice soddisfatto della fiducia che i delegati gli hanno dimostrato e di quella che in lui ha riposto lo stesso Sbarra. Pierotti avverte che il suo non sarà un mandato facile. La crisi ormai imperversa, non c’è azienda del settore che non ricorra agli ammortizzatori sociali. L’ultima in ordine di tempo, e che TO® può anticipare, è la L.A. Inox di Spoleto: “sì è vero – risponde Pierotti – ma siamo riusciti ad ottenere un buon accordo che tutela tutti i diritti dei dipendenti, inclusi i giorni di ferie, il rateo della tredicesima e quant’altro. La cassa integrazione sarà di 13 settimane e riguarderà tutto il personale che subirà una riduzione dell’orario di lavoro”. Sono altre però le aziende che lo preoccupano. “In primis la Merloni, il fallimento della Minerva (che di recente ha subito anche il clamoroso furto di decine e decine di pneumatici per un valore di 100mila euro, n.d.r.), la Rapanelli e la Meccanotecnica”. Sull’azienda di Campello sul Clitunno spera “che non si debba ricorrere ad ammortizzatori sociali più importanti”, non escludendo che si possa a breve ricorrere anche all’istituto della mobilità.
“Non sarà un mandato facile – ammette il sindacalista -, c’è una crisi che va affrontata nel miglior modo con la partecipazione veloce, attenta e interessata di tutte le istituzioni. Specie della regione, che ultimamente mi sembra un pò addormentata. Ma il mio impegno sarà rivolto anche ai nuovi modelli organizzativi che sta affrontando la Cisl”.
Arrivano le strette di mano dei delegati e l’abbraccio con Piernera: “ammetto che in passato ho sbagliato a dar credito a quel nostro ex sindacalista, meno male ex”, gli sussurra ad un orecchio. Poi tutti a tavola per la gioia dello chef Marco Saveri che, vista la presenza di Farina, ha preparato un menù tipico umbro. La discussione scivola via su argomenti più futili. E così si scopre che Ulderico Sbarra – l’Ulde, come lo chiamano i cislini neanche fosse un guerriero vichingo (per quanto i baffi tradiscono una certa somiglianza con i più noti Brodir e Bjorn Fianco di Ferro) – a Spoleto è stato di casa militando un paio di campionati nel club allenato da mister Possanzini e presieduto dal compianto Giancarlo Mercatelli. Una carriera sportiva degna di menzione che lo portò ad essere per tre stagioni consecutive il capocannoniere di quello che oggi sarebbe il torneo Eccellenza: “capocannoniere senza mai tirare un rigore” tiene a precisare.
Non è da meno Pierotti, con un passato nelle file di alcune società di Prima Categoria. “Ero bravino anch’io” dice scherzando rivolto al suo segetario “giocavo stopper”. “Io invece ero centravanti, di sfondamento” ribatte Sbarra “non te lo dimenticare… mai”.
