Studiosi ed esperti da tutta l’Umbria e dalla provincia di Viterbo si sono ritrovati venerdì scorso a Trevi per assistere al convegno dal titolo “Salamandre, Geotritoni, Ululoni e Rane: i soliti Ignoti. Endemismi appenninici in Umbria”, vera e propria maratona culturale presso l’Osservatorio Regionale per la Biodiversità, il Paesaggio rurale e la Progettazione sostenibile di Villa Fabri. L’iniziativa è stata promossa dalla Regione Umbria con il Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia e lo Studio Naturalistico Hyla, per divulgare la conoscenza e mettere in rilevo l’importanza di Anfibi e rettili, elementi importante della biodiversità ma sostanzialmente sconosciuti al grande pubblico.
La manifestazione si inseriva all’interno di HerpeThon, manifestazione a livello nazionale che prevede una serie di conferenze divulgative a carattere erpetologico in tutta Italia (Erpetologia, Herpetology, è la scienza che studia Anfibi e Rettili). Promossa dalla Societas Herpetologica Italica in collaborazione con il Museo Piemontese di Scienze Naturali, HerpeThon è stata inaugurata a Torino il 18 marzo scorso.
Il workshop che si è svolto a Trevi, unico in Umbria, era dedicato ad approfondire la conoscenza di Salamandre, Geotritoni, Ululoni e Rane. Strani nomi associati ad esseri viventi molto speciali, poco conosciuti anche dagli addetti ai lavori e del tutto ignorati dal grande pubblico. Nel corso dell’incontro, sono stati presentati temi legati alla biologia e alla conservazione di specie caratterizzate da elevato interesse naturalistico, esclusive della penisola italiana, attraverso le relazioni degli esperti Cristiano Spilinga, Silvia Carletti, Francesca Montioni, Emi Petruzzi e di Bernardino Ragni, docente di zoologia all’Università degli Studi di Perugia che ha concluso l’incontro con un intervento sulla problematica delle connessioni ecologiche in relazione alla fauna dei piccoli vertebrati.