La comunità francescana di Assisi ha rivolto oggi un appello, in vista delle festività pasquali, agli uomini del governo della stiscia di Gaza di Hamas, chiedendo loro la liberazione del soldato israeliano Gilad Shalit, “da troppi anni prigioniero, affinchè non sia una Pasqua amara per la sua famiglia, così come è purtroppo per la famiglia del volontario italiano, Vittorio Arrigoni, ucciso a Gaza”.
Giuseppe Piemontese, custode del convento di Assisi, si è detto particolarmente colpito dalla ''tragica vicenda'' del giovane italiano, attivista per i diritti palestinesi a Gaza, ucciso nei giorni scorsi da un gruppo estremista di salafiti, ha chiesto ad Hamas di compiere un ''gesto di pace'', liberando il militare israeliano.
“Vorremmo che ogni morte innocente possa portare 'frutti di pace e di speranza' in quella tormentata regione: la liberazione di Shalit potrebbe essere uno di questi. Continuiamo a pregare sulla tomba del Santo d'Assisi, affinchè il processo di pace nella Terra Santa possa rafforzarsi: preghiamo affinché tutti gli uomini di buona volontà di Israele e dei territori palestinesi e la comunità internazionale possano intensificare i loro sforzi tesi alla costruzione di comunità che vivano in sicurezza e nel rispetto reciproco”.