Ast – Arvedi spegnerà un forno dell’acciaieria di Terni a fine settembre per colpa del costo dell’energia – dopo la denuncia pubblica fatta nei giorni scorsi – ed il sindaco Stefano Bandecchi scrive a due ministri e per conoscenza anche alla Regione Umbria. Mentre il tema infiamma la politica e dopo il consiglio comunale di lunedì a Terni, martedì mattina è stata la volta di quello regionale.
L’annuncio del gruppo Arvedi è arrivato nelle ultime ore, motivato dal “perdurare degli alti costi energetici che non consentono all’azienda di essere competitiva nei confronti delle crescenti importazioni dall’Asia a prezzi stracciati”. E’ stata quindi chiesta anche l’attivazione della cassa integrazione per 200 persone.
La notizia dello spegnimento a breve di un forno per la lavorazione a caldo nella Acciai speciali Terni è stato dato proprio mentre il consiglio comunale di Terni discuteva (ed approvava con 22 voti a favore, quelli di Alternativa popolare e Partito democratico, e 6 astenuti) un atto di indirizzo sull’accordo di programma di Ast. Un documento, presentato dal Pd e poi fatto proprio dalla maggioranza, che chiede che si stringano i tempi sull’intesa e che in particolare vengano affrontati i temi della questione energetica, quella ambientale e quella relativa al piano industriale, in un’ottica di riconversione che possa assicurare futuro al polo siderurgico di Terni e la sua competitività internazionale. Il documento approvato era stato presentato ad aprile e contiene dei punti che l’aula ha dato per attuati, come quello che riguarda la discarica di Valle, per la quale è stato approvato il nuovo piano di sfruttamento e di salvaguardia ambientale.
Ast, Bandecchi scrive a due ministeri
Proprio nella giornata di lunedì, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha dunque inviato una lettera di sollecitazioni sull’accordo di programma per Ast ai ministeri delle Imprese e dell’Energia. Una missiva per conoscenza alla regione dell’Umbria.
“In virtù della mancanza assoluta di qualsiasi notizia sull’attuale stato dell’arte dell’Accordo di Programma, che ricopre notevole rilievo per il tessuto economico del territorio ternano e della Regione Umbria, – scrive il primo cittadino ternano – dopo avere ascoltato il pensiero dei rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali Territoriali ed anche avvertito l’emergere di un malessere espresso da alcune associazioni datoriali, si ritiene assolutamente necessaria la convocazione di un tavolo per fare chiarezza sull’argomento. Si porta a conoscenza dei ministeri interessati che, nel frattempo, l’Amministrazione comunale si sta adoperando in una forte collaborazione con il gruppo Arvedi per rendere ambientalmente sostenibile la produzione di acciaio, attraverso accordi ed interlocuzioni costanti, sia con le società interessate, sia con la cittadinanza e il Comitato costituito dalla comunità che vive a ridosso della fabbrica. L’equilibrio che si sta cercando di mantenere produrrà i suoi effetti complessivi solo se saranno effettuati gli investimenti previsti nella fase di preparazione dell’accordo stesso mentre qualsiasi eventuale ridimensionamento del piano industriale e delle attività previste, metterebbe di nuovo in crisi il progetto di ambientalizzazione della città nel suo complesso, su cui si stanno investendo ingenti risorse economiche ed intellettuali, che traghetterebbero la città di Terni verso il Futuro Green”.
Aggiunge l’assessore allo Sviluppo Economico Sergio Cardinali: “Il sindaco Bandecchi si è mosso rapidamente. L’azione portata avanti in questi giorni dal Comune di Terni ha evidenziato il problema dei costi energetici così come denunciato anche dal gruppo Arvedi con iniziative pubbliche. Ancora più significativo il fermo della produzione a caldo per una settimana e la richiesta della cassa integrazione per 200 lavoratori. C’è il rischio che tutto ciò sia il preludio della chiusura dei forni di fusione, lasciando spazio ai semilavorati in arrivo dall’India, una ipotesi sciagurata per l’integrità produttiva del polo siderurgico di Terni. Anche la presidente Tesei si attivi subito nei confronti del ministro Urso per la convocazione del tavolo nazionale e smetta di fare false promesse ai lavoratori e ai Ternani tutti”.
De Luca (M5s): “Regione boccia l’atto a sostegno di Ast”
Le problematiche energetiche di Ast sono state al centro anche del consiglio regionale, con la maggioranza che ha respinto la mozione proposta dalle minoranze “che prevedeva misure urgenti per il sostegno alle industrie energivore residenti nei territori interessati dagli impianti di derivazioni d’acqua ad uso idroelettrico”. Lo evidenzia il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Thomas De Luca, che sul tema ha convocato una conferenza stampa per mercoledì mattina. “La bocciatura dell’atto che andava a sostegno anche di Ast – dice il capogruppo di opposizione – è arrivata con il voto contrario della presidente Donatella Tesei. Ecco come la destra affronta la crisi della principale industria siderurgica che ha stoppato le attività di un forno a causa dell’incremento dei costi energetici. Questi argomenti ed altre importanti e dirimenti proposte saranno oggetto della conferenza stampa che si terrà domani“.