Il sindaco di Città di Castello critico sulla campagna di vaccinazione umbra "Cittadini costretti ad andare a Sansepolcro per usufruire delle dosi avanzate" | Bettarelli (Pd) annuncia interrogazione urgente
Il numero dei contagi, a Città di Castello, continua a scendere ma a far discutere, in questi giorni, è ancora una volta l’andamento della campagna di vaccinazione.
La Regione Umbria: casi segnalati in Toscana,
possibile intervento dei carabinieri del Nas
“Mentre in Italia si parla di iniziare a coinvolgere i 40enni, in Umbria non risulta essere neanche partita la somministrazione alla fascia 60-69 anni, che attualmente nemmeno si possono prenotare” ha dichiarato stamattina (13 maggio) il sindaco Luciano Bacchetta, che si è detto “sconcertato” del fatto che alcune persone di Città di Castello gli abbiano segnalato di aver effettuato il vaccino in Toscana, nella vicina Sansepolcro e in altre città limitrofe al confine con l’Umbria, “perché sembra che vi siano dosi in quantità superiore al fabbisogno attuale dei residenti in quei territori”.
Il sindaco, per questo, ha rivolto “un ulteriore appello alla Regione Umbria perché questa situazione della vaccinazione si risolva”. Sul caso è intervenuto anche il consigliere regionale Michele Bettarelli (Pd): “Sa di beffa per tutti i cittadini umbri la notizia annunciata oggi dal sindaco di Città di Castello.
“Mentre il Generale Figliuolo annuncia di poter procedere alla vaccinazione dei 40enni – osserva il consigliere Dem -, gli umbri sono costretti a sperare nella sanità toscana per riuscire ad accedere al vaccino anti Covid. Gravi ritardi, criticità organizzative e nella distribuzione dei sieri fra i differenti punti vaccinali regionali stanno caratterizzando la campagna vaccinale umbra, alle prese con una Giunta regionale che si è sempre rifiutata di predisporre le liste di riservisti, persone che su base volontaria o per prossimità possano essere contattate dai centri in caso di esubero di dosi”.
“Nel ringraziare la Regione Toscana, che attraverso la gestione delle somministrazioni e la predisposizione delle liste di riserva riesce a vaccinare i cittadini umbri”, Bettarelli ha annunciato un’interrogazione urgente “per comprendere quello che invece sta accadendo in Umbria”.