Coletto e la sanità regionale segnalano i casi alla Toscana: consentito solo se studiano o lavorano fuori regione
Anche i carabinieri del Nas potrebbero interessarsi degli umbri che si sono fatti vaccinare in Toscana, come riservisti subentrati alle persone che non si sono presentate. Un caso che era stato sollevato dal sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, che aveva espresso sconcerto, puntando l’indice contro i ritardi della Regione.
All’indomani, l’assessore regionale Coletto e i vertici della sanità umbra replicano stizziti. Ricordando che, in base alle disposizioni date a livello nazionale dal commissario Covid generale Figliuolo, possono essere vaccinati in una regione anche i non residenti che lì si trovano per ragioni di studio, di lavoro o per altri casi espressamente previsti. Quindi i pendolari umbri della vaccinazione dovrebbero rientrare in una di queste situazioni. “Altrimenti si tratta di casi che potrebbero passare non inosservati al Nas” viene sottolineato.
Coletto ha spiegato che è già stata fatta una segnalazione alla Toscana. Perché l’onere della verifica spetta alla Regione che vaccina. “La Toscana è dietro di noi nelle vaccinazioni, ma se ci vuole dare una mano…” ironizza l’assessore. Che aggiunge: “Non mi sembra una genialata, visto che i vaccini, come i finanziamenti, vengono assegnati pro capite ponderato“.