La seconda edizione, dedicata alla disinformazione, a Spoleto dal 15 al 18 ottobre
Dopo il successo della prima edizione, torna la prossima settimana il Festival Free Wor(l)d per la Libertà di Espressione. Dal 15 al 18 ottobre arriveranno a Spoleto scrittori, giornalisti, docenti universitari, registi. Non solo. Nel fitto programma di incontri, proiezioni, concerti e mostre che coinvolgerà, anche se a distanza, gli studenti delle scuole superiori, si affronteranno temi di strettissima attualità: dalle strategie linguistiche della persuasione, all’educazione e interpretazione dei mass media; dall’analisi delle notizie (cosa è vero e cosa è falso?), al valore e rispetto dei diritti umani.
“L’obiettivo del Free Wor(l)d e delle associazioni che ne fanno parte è sempre stato quello di rimettere al centro le persone – è il commento della coordinatrice del direttivo Valentina Tatti Tonni – Crediamo che questo sia particolarmente importante oggi, dopo il periodo di lockdown e questo ha rappresentato certamente una sfida. Il filo conduttore di questa seconda edizione è la disinformazione o la cattiva informazione, aspetti che hanno un’incidenza forte sulle nostre vite anche se spesso non ce ne accorgiamo: è proprio al recupero di questa consapevolezza che noi teniamo”.
Edoardo Lombardi Vallauri (che presenterà il libro La lingua disonesta), la docente e scrittrice Lorella Zanardo, il regista Cesare Cantù, la Vicesegretaria generale di CittadinanzAttiva Anna Lisa Mandorino, la sociolinguista Vera Gheno, la giornalista e presidente di “Cittadini Reattivi” Rosy Battaglia, la giornalista collaboratrice de Il Sole 24Ore su Viaggi e Turismo Sara Magro, l’avvocato esperta di diritto internazionale Laura Guercio e l’attore Mirko Frezza sono solo alcuni degli osptiti che animeranno gli incontri della quattro giorni del Free Wor(l)d dedicato quest’anno alla disinformazione.
“Siamo alla seconda edizione del festival per la libertà di espressione. Quest’anno, nel mondo, c’è la presenza di un protagonista nuovo anche in questo delicato campo – ha dichiarato il Sindaco Umberto de Augustinis – È il COVID-19 che in questo momento getta una luce sinistra sugli stessi contenuti della libertà di espressione: notizie manipolate, fake news inflazionate, dati taciuti e, dato nuovo, martellamenti più o meno necessari, hanno condizionato e condizioneranno fortemente la comunicazione e possono aprire la strada ad autoritarismi, anche beceri, in buona parte fondati soprattutto sull’ignoranza del rispetto reciproco. Si rinforza la convinzione per la quale la più importante ed efficace manifestazione della libertà di espressione è quella di poter offendere. Ma… non è il pensiero che si intende promuovere a Spoleto. Di questo sono certo, ben conoscendo la matrice ideale che anima gli organizzatori”.
Come nel 2019, il Festival rappresenta un esempio virtuoso di educazione civica per molti docenti del comprensorio scolastico che nella causa dimostrano presenza e partecipazione, anche con le classi iscritte ai webinar del giovedì e del venerdì mattina. Seppure con minori prenotazioni rispetto ad un anno fa a causa dei posti a sedere distanziati tra loro, la capienza delle sale che va da 30 a 100 persone per ogni evento è quasi completa, a sottolineare quanto i cittadini interni e fuori regione siano interessati al tema.
Si rammenta che tutte le iniziative, ove non specificamente indicato, sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Nel rispetto delle disposizioni vigenti anti-Covid nei luoghi chiusi è fatto obbligo di indossare la mascherina mantenendo la distanza di sicurezza.