Un prezioso crocefisso ligneo del XV secolo, realizzato dalla bottega di Giovanni Teutonico, che, prima del terremoto del 30 ottobre 2016, si trovava sopra l’altare maggiore della concattedrale di Santa Maria Argentea di Norcia, sarà restaurato grazie all’intervento dell’ organizzazione LoveItaly, un’ associazione senza scopo di lucro fondata nel 2014 e dedicata alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale unico in Italia e al più grande museo vivente del mondo, che è la prima nel suo genere a sostenere progetti di conservazione in tutta Italia.
Un protocollo d’intesa tra Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Regione Umbria, Arcidiocesi di Spoleto-Norcia e l’Associazione LoveItaly è stato firmato stamattina, mercoledì 19 settembre, nella Sala Giunta di Palazzo Donini a Perugia. Il protocollo è stato firmato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dalla soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, Marica Mercalli, dal vicario per la ricostruzione della Diocesi di Spoleto-Norcia, mons. Giampiero Ceccarelli e dal vice presidente esecutivo dell’Associazione LoveItaly, Stefano Pighini.
“E’ un’iniziativa che abbiamo apprezzato moltissimo – ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini – e di questo voglio ringraziare sia l’associazione LoveItaly che il settimanale Panorama che hanno organizzato la raccolta fondi soprattutto in America. La restituzione di queste opere d’arte contribuisce senza dubbio a restituire normalità di vita al territorio, che accanto alle famiglie ed all’imprese, ha sofferto anche per le grandi ferite dei beni culturali che rappresentano la storia e la testimonianza della fede secolare. Per questo il recupero dei numerosi beni mobili danneggiati dal sisma 2016, vede la Regione continuamente impegnata nella ricerca di soluzioni che consentano il restauro ed il conseguente posizionamento nei luoghi deputati”.
“Questo progetto – ha affermato Stefano Pighini – rappresenta la sintesi della azione di LoveItaly per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano come esperienza di partecipazione, di condivisione e collaborazione attiva, che in questa occasione ci vede tutti coinvolti nel recupero e nella ricostruzione del patrimonio artistico umbro. Il restauro di questo capolavoro della scuola del maestro Giovanni Teutonico, proveniente dalla Cattedrale di Santa Maria di Norcia, è reso possibile grazie alla preziosa sinergia tra pubblico e privato: un mecenatismo messo in campo attraverso una rete efficace e prestigiosa composta dalla Regione Umbria, dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, dall’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia, da noi di LoveItaly e dall’impegno di Panorama”.
La cattedrale di Santa Maria Argentea era, insieme alla basilica di San Benedetto, il principale luogo di culto cattolico di Norcia e riconosciuta concattedrale dell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia. In essa si trovava il Crocifisso ligneo di scuola Giovanni Teutonico che è una pregevole opera plastica, monoblocco, che esprime con grande e coinvolgente realismo, la pateticità e le sofferenze della crocefissione, accentuate da un meccanismo che, attivato da una cordicella, faceva muovere la lingua entro la bocca del Cristo, rendendolo ‘parlante’ in occasione di sacre rappresentazioni in chiesa o sul sagrato.
A seguito del sisma del 30 ottobre 2016, oltre alla Basilica di San Benedetto anche la Concattedrale è crollata nella parte sommitale (tetto e muri perimetrali) ed il Crocefisso ligneo si è frantumato in diverse parti, danneggiandosi in particolare sul fianco sinistro e sulla testa. Quello che resta del tronco centrale, insieme ai frammenti del volto e di braccio e piede del fianco destro, è stato recuperato nel novembre del 2016 tra le macerie della concattedrale di Santa Maria Argentea a Norcia, con un prelievo operato dai Vigili del Fuoco, insieme alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria e al Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri, utilizzando un cestello sospeso ad una gru che ha permesso di raggiungere l’opera d’arte sorvolando i detriti che ingombravano l’intera navata. La scultura è stata immediatamente trasportata dagli stessi Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale nel deposito di Santo Chiodo di Spoleto dove sono custodite circa settemila opere salvate dagli effetti devastanti degli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi.
L’organizzazione LoveItaly, opera in collaborazione con ministeri italiani, sovrintendenti per monumenti italiani, belle arti e musei, autorità locali e nazionali, dirigenti ecclesiastici ed istituzioni superiori di apprendimento tra università e accademie italiane ed internazionali ed oltre alla funzione primaria di raccogliere fondi, il ruolo dell’associazione è quello di coordinare i vari attori coinvolti nei progetti di raccolta fondi destinati ad attività, come le istituzioni, gli esperti, i donatori, i mecenati, gli operatori specializzati, i professionisti della raccolta fondi e delle pubbliche relazioni e tutte le persone, che vivono negli Stati Uniti ed appassionate dell’Italia.
A novembre 2017, la rivista Panorama ha organizzato un importante evento di beneficenza presso il Museo Guggenheim di New York. In quell’occasione l’Associazione LoveItaly, tramite l’Associazione americana “American Friends of Loveitaly”, ha raccolto dei fondi, pari a 20.500 euro, per il restauro del Crocefisso che saranno messi a disposizione per i lavori di restauro che saranno di competenza dell’Arcidiocesi di Spoleto – Norcia, in quanto proprietaria del Crocefisso. La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio, dell’Umbria, avvalendosi anche delle competenze tecniche dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, si occuperà della direzione dei lavori, mentre la Regione Umbria, per quanto di sua competenza, si impegna alla diffusione e promozione dei lavori di restauro.
L’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia, la Regione Umbria nonché il MiBACT – Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio, dell’Umbria, si sono impegnate per quanto di loro competenza o per le iniziative che saranno programmate, a pubblicare e/o divulgare i risultati del restauro garantendo le opportune menzioni in merito al finanziamento ricevuto da parte dell’Associazione LoveItaly, la quale è autorizzata a pubblicare il progetto e le immagini del restauro sul proprio sito Loveitaly.org.