Fare in fretta per ridare un presente e un futuro alle attività produttive di Norcia e più in generale del cratere umbro. Il grido d’allarme – lanciato dalle associazioni di categoria di Norcia – viene raccolto dal vicepresidente della Giunta regionale Fabio Paparelli, che fa il punto sui progetti in corso e che annuncia l’arrivo dei tanto attesi contributi una tantum di 5mila euro agli imprenditori terremotati. Contributo atteso con speranza anche a Spoleto da alcune attività economiche i cui proprietari sono in grave difficoltà. Nel frattempo, però, un controllo dei carabinieri dei Nas ha portato alla “chiusura” di alcuni dei ristoranti delocalizzati da un paio di mesi nelle tensostrutture all’interno dello stadio comunale.
Anomalie nei ristoranti provvisori, controlli dei Nas | 3 su 6 rinunciano
Il caso è esploso nelle ultime ore: un controllo dei carabinieri del Nas e del personale dell’Usl ha portato a riscontrare delle irregolarità tra alcuni dei ristoranti ospitati nell’area dello stadio comunale di Norcia. Alla base delle verifiche ci sarebbe stato un esposto da parte di privati. Il fatto è stato anticipato nell’edizione odierna de Il Messaggero. Le attività interessate – secondo quanto si apprende – starebbero comunque già regolarizzando la propria posizione, in modo da poter continuare a rimanere aperte. Nelle ultime settimane alcune avevano già lasciato le tensostrutture messe inizialmente a disposizione in occasione di Nero Norcia e poi rimaste aperte per turisti e non solo fino ad oggi.
Intanto proprio oggi è stata emessa un’ordinanza a firma del sindaco Nicola Alemanno in merito alla rinuncia di alcuni operatori commerciali alla delocalizzazione provvisoria nell’area sportiva. Nel documento del Comune di Norcia si dà atto dell’acquisizione al protocollo comunale, nella data di ieri, della rinuncia di 3 operatori commerciali “ad utilizzare la struttura provvisoria posta a disposizione presso il suddetto campo sportivo“. Tre invece le attività che continueranno ad operare nella struttura provvisoria. Per questo il Comune, nell’ordinanza, rimodula la loro dislocazione all’interno della tensostruttura.
Nell’ordinanza non si fa riferimento ai controlli dei Nas, ma viene specificato che “la presente autorizzazione è rilasciata esclusivamente a fini amministrativi e, pertanto, non esime le imprese interessate dall’acquisizione di ogni altra autorizzazione o titolo necessario per il legittimo esercizio dell’attività, in particolare, in materia di sicurezza, igienico-sanitaria, fiscale, giuslavoristica; la stessa autorizzazione decade, senza necessità di formale atto in tal senso, contestualmente al perfezionamento della pratica di delocalizzazione prodotta dalle medesime ditte ai competenti Uffici Regionali a seguito degli eventi sismici del 24 agosto e 26 e 30 ottobre 2016″.
Sulle delocalizzazioni le aziende di Norcia: “Accelerare i tempi”
“Bisogna accelerare i tempi di azione, perché la popolazione e il tessuto produttivo vivono ancora una situazione di disagio, che è ormai troppo prolungata”. Il presidente di Confartigianato Norcia Luca Lazzarini e il presidente di Confcommercio Norcia Fabio Brandimarte denunciano – a prescindere dagli ultimi fatti di cronaca – i problemi che stanno affliggendo Norcia e i comuni limitrofi colpiti dal terremoto. Una posizione condivisa anche da Luciano Palazzeschi, a nome dei commercialisti di Norcia. “Dalle segnalazioni lasciate ai nostri Uffici sul territorio, entrambi in piena operatività, e dai numerosi contatti avuti con gli operatori locali – dicono i presidenti Confartigianato e Confcommercio di Norcia – si capisce che, nonostante siano trascorsi oltre 7 mesi dal sisma, per molti imprenditori la situazione è ancora critica. A volte gli imprenditori rimasti sono stanchi, demotivati e afflitti. Molti stanno dando fondo alle proprie risorse aziendali per ripartire, perché ancora non c’è quasi nulla sul fronte dei finanziamenti delle banche per aiutare la ripresa”. C’è ancora incertezza, secondo le due organizzazioni, anche sui provvedimenti normativi fin qui presi. “Il contributo una tantum di 5.000 euro, contenuto nel D.Lgs 189 per i titolari di impresa operanti nel cratere che hanno dovuto sospendere l’attività, non è stato ancora erogato alle aziende, nonostante la Regione Umbria abbia già istruito oltre 700 pratiche. Notizie scarse ed incerte sono quelle relative alla tempistica della liquidazione di questo contributo così atteso. Facciamo appello al Commissario Errani affinché intervenga presso l’Inps per risolvere questo problema”.
Summit a Foligno, 5 aree per la delocalizzazione
Alcune risposte sui problemi sollevati sono arrivati giovedì a Foligno, al Centro regionale della protezione civile, dove si è tenuto un incontro con gli operatori interessati alla luce anche del provvedimento del Consiglio di Stato che ha dato il via libera (temporaneo, in attesa dell’udienza di merito sul ricorso) all’esproprio dei terreni dove saranno delocalizzate alcune attività commerciali. E dalla riunione sono emerse alcune novità sui progetti iniziali, soprattutto per quanto riguarda Castelluccio, a seguito delle rimostranze degli operatori e della comunanza agraria. Nonostante il ricorso in essere e la sospensiva inizialmente concessa dal Tar a tre nursini, la Regione Umbria è andata avanti nel redigere i progetti relativi alla delocalizzazione delle attività produttive e la situazione è a buon punto.
Lo schema di delocalizzazione di competenza della Regione prevede cinque interventi. A Norcia verrà realizzata una galleria commerciale a ridosso del centro storico con piccoli esercizi commerciali rivolti ai turisti. Un vero e proprio centro commerciale e artigianale è previsto in zona industriale che insiste sulla stessa area dove sarà realizzato il nuovo insediamento di circa 90 casette (SAE). Nei pressi della stessa area industriale troveranno spazio anche le attività dei professionisti. Prevista anche una delocalizzazione dedicata ai soli ristoranti su tre spazi già individuati, ovvero, due aree a ridosso di Porta Romana e una nei pressi di Porta Ascolana dove attualmente sono collocate le strutture provvisorie delle istituti bancari che saranno spostati ad iniziativa del Comune. Infine a Castelluccio sarà prevista una delocalizzazione per le attività commerciali nella piazza centrale e una destinata ad accogliere i ristoranti nella parte bassa, lungo la strada di accesso al paese.
Ritardi per le verifiche dell’Anticorruzione | Primi interventi a giugno
“Rispetto ai tempi che ci eravamo dati per la definizione di tutti gli interventi – ha detto Paparelli – il cronoprogramma ha subito uno slittamento di circa 20 giorni per permettere all’Agenzia nazionale Anti Corruzione di fare le verifiche necessarie ad approntare procedure di gara ineccepibili dal punto di vista formale e caratterizzate dal massimo della trasparenza, così da non incorrere in rallentamenti amministrativi. Da qui – ha aggiunto l’assessore – la conferma da parte della struttura tecnica della imminente conclusione delle procedure di gara per l’assegnazione dei lavori di urbanizzazione e la realizzazione per le strutture riservate ai professionisti che potranno quindi partire già nei prossimi giorni. E’ anche in stato avanzato la procedura di gara riferita alle strutture che ospiteranno i commercianti del centro storico di Norcia ed alcune attività di Cascia, i cui lavori dovrebbero partire entro i primi giorni di giugno”. “Nei prossimi giorni – ha poi annunciato l’assessore – sarà consegnato il progetto definitivo dei ristoranti che ha visto un incremento delle attività interessate. I lavori sono previsti a partire dalla metà di giugno vista la disponibilità, nei tempi concordati, delle aree individuate per la posa in opera delle strutture che deve essere però assicurata dal Comune di Norcia”.
Per i negozi a Norcia inizio lavori a fine giugno | A Castelluccio struttura temporanea per la fioritura
In riferimento al progetto di delocalizzazione delle attività commerciali e produttive, anch’essa caratterizzata nei giorni scorsi da importanti variazioni circa il dimensionamento delle attività interessate, il Vice Presidente Paparelli ha presentato agli operatori la prima bozza di progetto che prevede la predisposizione di un’area in cui sarà realizzata una galleria commerciale ed in cui troveranno insediamento anche alcune attività artigianali. L’obiettivo è partire con i lavori entro la fine di giugno. Per quanto riguarda la delocalizzazione delle attività di Castelluccio, risulta ipotizzabile il montaggio delle strutture che ospiteranno le attività commerciali nella Piazza del paese intorno alla fine di giugno, circa un mese in più richiederà invece la realizzazione della struttura per i ristoranti a causa della complessità che caratterizza un progetto di altissimo livello qualitativo. L’Assessore Paparelli ha però chiesto che venga comunque studiata e predisposta una soluzione temporanea per le attività ristorative che, con un modello di “sagra”, possa permettere la piena fruibilità della fiorita da parte dei turisti e garantire agli operatori una parziale ripresa della propria attività. In riferimento al progetto di delocalizzazione delle attività di Preci, infine, anche in considerazione che tale realizzazione insiste sulla stessa area dove saranno realizzate le SAE, è possibile ipotizzare la consegna delle strutture entro metà luglio.
Oltre 1.100 domande per l’indennità di 5mila euro, a breve le prime erogazioni
Relativamente alle richiese di indennità una tantum di 5000 euro per le imprese che hanno sospeso l’attività, il vice presidente ha precisato durante l’incontro che ad oggi sono pervenute agli uffici oltre 1.100 domande, di cui 750 istruite. L’Inps ha fornito nei giorni scorsi i protocolli di colloquio relativi alle modalità di trasmissione dei dati in formato digitale e nei prossimi giorni, in esito alle verifiche congiunte con INPS relativamente alla iscrizione a forme di previdenza obbligatorie dei soggetti che hanno fatto domanda, sarà possibile procedere alle erogazioni. Durante la riunione è stato poi ricordato che grazie alla richiesta della Regione Umbria il Ministro Poletti è intervenuto sui propri uffici consentendo la presentazione delle domande, ancora in corso, anche ai titolari di srl artigiane e del commercio che versano alle gestioni previdenziali obbligatorie di Artigiani e Commercianti.
Le misure per l’accesso al credito
Nell’affrontare poi le questioni relative all’accesso al credito, è stato evidenziato che la Regione Umbria ha attivato l’adeguamento delle garanzie pubbliche a fronte di concessione di moratoria e sospensioni su rate di mutui e finanziamenti garantiti dalla finanziaria regionale e da confidi e cooperative artigiane di garanzia su fondi regionali in gestione. E’ stata inoltre prolungata l’operatività del fondo di riassicurazione fino al 28 febbraio 2017 a favore di confidi e cooperative artigiane di garanzia che garantiscono finanziamenti bancari con modalità a prima richiesta. A ciò si aggiunge la concessione di garanzie fino all’80% senza applicazione di commissioni a fronte di finanziamenti bancari di importo massimo pari a 250 mila euro per investimenti ed esigenze di liquidità delle imprese operanti nell’area individuata dal dl 189/2016, ovvero per le imprese del turismo, dei pubblici esercizi e dei servizi connessi al turismo nel resto della regione che ad oggi ha approvato oltre 50 interventi di supporto all’accesso al credito. Si è inoltre proceduto all’applicazione di sospensione su istanza dell’impresa, per un periodo massimo di 12 mesi, su finanziamenti concessi ai sensi di leggi regionali come nel caso della legge regionale 12/95 su imprenditoria giovanile, prestiti partecipativi su strumenti finanziari comunitari ecc. Da gennaio 2017 è stato costituito un fondo di 2 milioni di euro su fondi regionali, in gestione presso Gepafin Spa, per il rilascio di garanzie a prima richiesta a fronte di finanziamenti bancari finalizzati ad investimenti e liquidità prioritariamente finalizzato al supporto delle imprese dell’area danneggiata ed alle imprese del turismo, pubblici esercizi e servizi connessi al turismo nel resto della regione.