#SvegliatiItalia, a Perugia in centinaia per unioni civili e diritti Lgbt - Tuttoggi.info

#SvegliatiItalia, a Perugia in centinaia per unioni civili e diritti Lgbt

Alessia Chiriatti

#SvegliatiItalia, a Perugia in centinaia per unioni civili e diritti Lgbt

Romizi "grande assente" | A breve il ddl Cirinnà in Parlamento | In piazza anche per la stepchild adoption
Dom, 24/01/2016 - 10:36

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Un intero cordone color arcobaleno ha riempito ieri Corso Vannucci, Piazza Morlacchi e Piazza Italia per #SvegliatiItalia, la manifestazione organizzata per manifestare per l’uguaglianza delle coppie formate da persone dello stesso sesso. In prima fila i rappresentanti di Omphalos e Arcigay, pronti a sventolare le loro bandiere in favore delle unioni civili e dei diritti Lgbt. In piazza gli attivisti e le attiviste hanno portato con loro orologi e sveglie, simbolo del tempo che passa, utili a suonare la sveglia a un Paese, come l’Italia, che “attende da troppo tempo il riconoscimento dei diritti delle persone lgbt”. Proprio mentre si avvicina il momento in cui il ddl Cirinnà verrà presentato in Parlamento: sul tavolo convivenze e coppie di fatto, definite come “specifiche formazioni sociali”, che potrebbero usufruire di un istituto giuridico di diritto pubblico.

Volti noti – In tanti hanno sfilato insieme ai ragazzi di Omphalos, Udu Perugia, Radicali, per le vie e le piazze di Perugia, al grido di “Svegliati Italia” e “Svegliati Umbria”. Tanti anche i volti noti della politica locale: la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, la quale già in mattinata con una sua nota aveva detto “parteciperò per manifestare contro l’omofobia e per sensibilizzare la comunità affinché, anche nel nostro paese, diventi effettivo il principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione. Spero che il ddl venga approvato in tempi brevi“. E ancora: la parlamentare Valeria Cardinali, i consiglieri regionali Marco Vinicio Guasticchi, Attilio Solinas e Giacomo Leonelli, i consiglieri comunali del Pd Emanuela Mori e Tommaso Bori, accanto all’altro consigliere perugino, Massimo Perari, unico membro della maggioranza di centro-destra di Palazzo dei Priori ad essere presente alla manifestazione, tanto che l’assenza del sindaco Andrea Romizi è stata definita da molti come “grande”.

Le altre piazze – Una manifestazione che si è fatta sentire in tante piazze d’Italia. Non solo Perugia, dunque, ma anche Ancona, Andria, Aosta, Asti, Bari, Bologna, Bolzano, Cremona, Caserta, Catania, Firenze, Foggia, La Spezia, Lecce, Livorno, Lucca, Mantova, Milano, Modena, Napoli, Novara, Padova, Palermo, Parma, Pavia, Piacenza, Pistoia, Reggio Emilia, Roma, Siracusa, Taranto, Torino, Trento, Trieste, Udine, Varese, Vercelli, Verona, Viareggio, Vicenza. Tutti insieme, a sfidare il freddo gelido di gennaio, e a raccontare con la propria presenza il proprio modo di vivere i diritti.

Chiarezza sulla stepchild adoption – Con la manifestazione, centinaia di persone hanno voluto portare in piazza anche la questione della tanto discussa stepchild adoption, ossia l’adozione del figlio del partner. Con questa norma si prevede la possibilità, come per le coppie eterosessuali, di poter estendere la responsabilità genitoriale sul figlio del partner, anche se, fanno sapere da Omphalos, “non sarà automatico, poiché il giudice valuterà l’interesse del minore, si tratta della tutela minima del minore che ha di fatto due genitori, ma per la legge solo uno. Non si potrà accedere all’adozione legittimante di figli esterni alla coppia. Il ddl sulle unioni civili non modifica il divieto in Italia di Gestazione Per Altri (volgarmente detta “utero in affitto”)”.

In diversi, giunti in Piazza IV Novembre, hanno preso il microfono per esprimere il loro pensiero: l’amore, in tutte le sue forme, è il grande presente, questa volta. “Spesso sentiamo dire – dice Federica Frasconi dei Radicali – che l’amore e i diritti di noi omosessuali non siano una priorità nell’agenda stracolma di riforme “intelligenti” o peggio ancora ci sentiamo dire quotidianamente, che il voler approvare una legge, per garantire pari opportunità a noi omosessuali e alle varie realtà di questa società, equivalga ad una mancanza di responsabilità in quanto non si può perdere tempo dietro bizze egoiste di pochi (o presunti pochi). L’Amore, Amare e Amarsi per chi siamo e come noi siamo,senza imporci di divenire come gli altri vorrebbero , questa nostra forte opposizione a seguire ” il male minore” non è solo orgoglio, è libertà”.

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