Piazza Garibaldi-Burri 'dimenticata' da programma Estate in città

Mancini (LN) “Piazza Garibaldi-Burri ‘dimenticata’ da programma Estate in città”

Davide Baccarini

Mancini (LN) “Piazza Garibaldi-Burri ‘dimenticata’ da programma Estate in città”

La polemica del vicepresidente del consiglio regionale, "Qui un solo evento e in Piazza Fanti 28, perché?" | Dito puntato anche contro arredi urbani e cantiere di Piazza Gabriotti
Ven, 21/08/2015 - 14:50

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Ogni anno, a Città di Castello, il foltissimo cartellone di eventi di “Estate in Città”, spesso vanto della locale Amministrazione comunale, propone tantissimi appuntamenti e manifestazioni volte a “rivitalizzare” il centro storico e i territori limitrofi anche nei mesi più caldi dell’anno.

Il Capogruppo della Lega Nord tifernate, nonché vicepresidente del Consiglio regionale, Valerio Mancini, ha però voluto far notare, anche tramite un’interpellanza, l’evidente e disomogenea ripartizione di questi stessi eventi, in particolar modo tra Piazza Fanti, Piazza Matteotti e Piazza Garibaldi-Burri. Se nelle prime due, infatti, sono state organizzate rispettivamente 28 e 25 manifestazioni in Piazza Garibaldi-Burri ne è stata prevista una sola, peraltro nel mese di settembre. Una “distrazione” imperdonabile, secondo Mancini, che non valorizzerebbe affatto una zona dove peraltro hanno sede la Fondazione Palazzo Albizzini – Collezione Burri, centro focale del Centenario del maestro tifernate, e l’imponente Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, che al momento ospita l’importante mostra Rendez Vous des Amis ed è “corredato” dal magnifico Parco sul retro.

Lamentele –Dato che gli eventi di ‘Estate in città’ servono anche ad una vera e propria promozione sociale ed economica dei comprensori comunali e delle singole attività imprenditoriali, – dichiara Mancini – il ‘caso’ di Piazza Garibaldi-Burri, rappresenta una vera e propria macchia nel perseguimento di questo obiettivo“. Ad avvalorare la tesi del consigliere della Lega Nord sarebbero state anche le lamentele di disappunto di alcuni commercianti della zona, alquanto perplessi sulla decisione di organizzare nella “loro” piazza un solo misero (in termini di numeri) evento. Lamentele che, a quanto pare, sarebbero andate a vuoto e che, spiega Mancini, avrebbero anche spinto l’assessore al Commercio e Turismo Riccardo Carletti a minacciare azione legali, per motivazioni non del tutto chiare, nei confronti di uno dei suddetti commercianti.

Il “mistero” Piazza Fanti  L’esponente del Carroccio tifernate, che vorrebbe fin da subito, e per il futuro, una logica redistribuzione delle manifestazioni in tutte le piazze principali del centro storico, non riesce a spiegarsi neanche il numero così alto di manifestazioni in Piazza Fanti (addirittura superiore a quello della piazza principale di Città di Castello), luogo da sempre considerato alquanto “anonimo” e poco sfruttato ma riscoperto soprattutto nell’ultimo anno. All’assessore Carletti, dunque, il vicepresidente del consiglio regionale chiede di “dissipare questo e tutti gli altri dubbi sulla questione, magari spiegando anche, in aula, quali siano state le manifestazioni effettuate a titolo gratuito, i costi dell’intero cartellone di ‘Estate in città’ e se i commercianti di Piazza Fanti, come asserito dallo stesso assessore, abbiano o no sostenuto gli eventi organizzati nella suddetta piazza“.

L’intitolazione “inutile” a Burri – Resta comunque il fatto palese che tra le varie Piazze del centro storico esiste un forte squilibrio per quanto riguarda il numero di eventi estivi organizzati, con l’evidente penalizzazione di una piazza importante come quella di Garibaldi-Burri, per di più, come già detto, nell’anno del Centenario del maestro tifernate. “E pensare che a gennaio 2015, – ricorda Mancini – con i 17 voti favorevoli della maggioranza, il Consiglio Comunale aveva anche approvato la mozione del capogruppo del Pd Gaetano Zucchini per l’intitolazione ad Alberto Burri dell’attuale piazza Garibaldi. A quanto pare, però, quella che è finita per essere l’ennesima operazione di autocompiacimento, non sembra aver portato a nessun tipo di vantaggio“. Lo stesso Mancini allora, con il suo voto contrario, espresse le proprie perplessità ad intitolare a Burri una piazza priva di qualsiasi riferimento all’artista tifernate, sempre piena di auto e con la “ferita” evidente dell’ex scuola Garibaldi, invitando di fatto l’Amministrazione a rendere la zona almeno “idonea” (con cartellonistica, sculture, zone relax, etc. che richiamassero il maestro) e “degna” di celebrare un centenario come si deve.

Gli arredi urbani – Il consigliere comunale leghista è tornato anche sulla questione dei discussi arredi urbani recentemente apparsi in città dove “in questo caso, paradossalmente, la “bistrattata” Piazza Garibaldi-Burri non ne è rimasta esclusa, così come altre zone della città nei pressi delle scuole, dove sono spuntate strane strutture curvilinee e bici senza ruote.Elementi che facilitano la relazione, lo scambio e la socializzazione, tesi a fare del centro storico uno spazio urbano a misura di giovani e bambini’, così li ha definiti l’Amministrazione Comunale dopo il bombardamento mediatico che ha letteralmente stroncato l’inutilità e la bruttezza delle nuove installazioni, parte di un progetto di ‘valorizzazione degli itinerari tematici’ finanziato dal Gal Alta Umbria. C’è chi ha avuto anche il coraggio di dire che esse ‘rispondono a studi specialistici sui comportamenti e le preferenze delle nuove generazioni’, probabilmente senza aver sentito le varie e ‘distruttive’ opinioni dei giovani tifernati che, in tutta franchezza, al giorno d’oggi non hanno certo bisogno di una bici senza ruote di nome Manolo”.

Il “cantiere fantasma” di Piazza Gabriotti – “Ma che bisogno c’è – conclude Mancini – di un ridicolo e posticcio parco giochi, quando centinaia di turisti vanno alla ricerca infruttuosa di cestini dei rifiuti o si imbattono nel “cantiere fantasma” di Piazza Gabriotti, dove gli operai, che dovrebbero cercare di finire entro i 90 giorni stabiliti i lavori di restauro della pavimentazione, si permettono anche il lusso di andare in ferie o sparire all’improvviso? Non bisogna dimenticare che i lavori, partiti lo scorso 28 maggio, dovrebbero indicativamente essere conclusi entro fine agosto. La calma sconcertante con cui procedono le operazioni non fa certo ben sperare. Intanto a rimetterci sono i commercianti della zona e la stessa città, privata di una delle sue piazze principali in un momento più che favorevole al continuo afflusso turistico.

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