Per Grifo Latte, buone notizie al termine del tavolo fiume svolto nella giornata di ieri, 17 novembre. Dopo una settimana di sciopero dei lavoratori del magazzino di Ponte San Giovanni, che hanno incassato la solidarietà anche degli altri dipendenti, ecco le prime garanzie. La Flai Cgil, insieme alla Cgil regionale e al Camera del Lavoro di Perugia esprimono soddisfazione per la firma del verbale di incontro sottoscritto dalle parti in Regione che di fatto toglie dal tavolo i licenziamenti dei lavoratori del magazzino, che dovranno essere ricollocati all’interno del gruppo (fatta eccezione per chi sceglierà volontariamente di passare alla cooperativa con incentivo), e apre un percorso su basi nuove, che coinvolge l’intero perimetro aziendale.
Già da domani, infatti, le parti ricominceranno a trattare per valutare insieme la possibilità di ricorrere in tutte le realtà del gruppo allo strumento della mobilità incentivata verso il pensionamento. In questo modo, l’esternalizzazione del magazzino, voluta dall’azienda, non comporterà fuoriuscita di personale, ma al contrario potrà rappresentare un’occasione di nuova occupazione.
Da oggi sono inoltre rientrati al lavoro i 18 addetti del magazzino e si è concordato che la cooperativa subentrerà soltanto dopo il raggiungimento di un accordo tra le parti, che si sono date tempo fino al 21 novembre.
Rifondazione comunista di Perugia intanto esprime profonda soddisfazione per gli sviluppi della vertenza Grifo Latte: dopo una settimana di sciopero e picchetto davanti ai cancelli, rientrano le ipotesi di licenziamento propedeutiche all’esternalizzazione dei lavoratori del magazzino di Ponte San Giovanni. L’azienda ha dovuto fare retromarcia e riaprire il tavolo coi sindacati, all’indomani del riuscitissimo picchetto partito dalle prime ore del giorno dello scorso 14 novembre che ha ricevuto la solidarietà sia degli operai della produzione che degli impiegati. “La lotta ha pagato – riferisce – ci auguriamo che questa vicenda possa essere da esempio per tante vertenze aperte nel nostro territorio. I lavoratori hanno dimostrato che dignità e fermezza possono conseguire risultati importanti. Ribadiamo inoltre la necessità che la Regione Umbria, proprietaria del 21% della Grifo Latte, intervenga per garantire i livelli occupazionali, i volumi produttivi e rilanciare l’azienda”.