Valerio Mastandrea è tornato a calcare i palcoscenici italiani con la novità assoluta di Mattia Torre, autore poliedrico fra i più interessanti e curiosi del momento, noto al pubblico per la serie cult Boris. Oggi, alle ore 17, si terrà l'ultimo appuntamento perugino per lo spettacolo teatrale, dal titolo “Qui e ora”, che vede l'attore romano recitare accanto a Valerio Aprea. Lo spettacolo ha registrato un'ottima presenza di pubblico, da quando, lo scorso giovedì, è apparso nel famoso Teatro umbro.
La trama – Un incidente appena avvenuto in una strada secondaria di un’isolata periferia romana, vicina al grande raccordo anulare, completamente deserta, senza passanti né case, nei campi, nel nulla. Due scooter di grossa cilindrata subito dopo l’impatto: il primo ribaltato, idealmente conficcato a terra, il secondo irriconoscibile, un disastro di lamiere ancora fumanti. Un incidente importante, spettacolare. A terra, a pochi metri l’uno dall’altro, due uomini sulla quarantina; il primo immobile, potrebbe essere morto, l’altro piano muove un piede, a fatica si alza. E anche il primo apre gli occhi. Avrebbero bisogno di aiuto, ma non lo avranno; avrebbero bisogno di cure, ma i soccorsi non arriveranno prima di un’ora e mezza. Su questa trama colorita si staglia la piéce di Mattia Torre, che grazie alla romanicità di Mastrandrea e all'interpretazione di Aprea riesce a prendere forma e a dare significato alla storia.
Il significato – Lo scontro tra i due, rappresentato dal loro incidente, non è che una sorta di epifania, di rivoluzione, che preannuncia tutto ciò che dovrebbe accadere durante lo spettacolo. Le parole ed i testi di Mattia Torre diventano tanto più interessanti quando ci si accorge che su quel Grande Raccordo Anulare, di solito sempre affollato, non ci sono che i nostri protagonisti.
Ogni giovedì il Teatro Morlacchi ricorda l'incontro con autori e protagonisti degli spettacoli inscenati: il pubblico è intrattenuto dal professor Alessandro Tinterri, docente di Storia del teatro e dello spettacolo e di storia e critica del cinema dell’Università degli studi di Perugia. Al termine presso il Caffé del Teatro, l’Azienda agraria Terre de la Custodia offre al pubblico una degustazione dei propri vini. (Ale. Chi.)
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